Scusatemi per la lunga assenza ma ho tanti problemi sia familiari e non, che mi è difficile continuare.
Grazie per l'attenzione.**************
P.o.v Kay
L'avevo vista percorrere velocemente la foresta, non capivo cosa avesse visto o sentito ma la cosa più importante adesso era lei, su un precipizio, sembrava incantata e allo stesso tempo melanconica.
Ero a dieci passi da lei e cercavo disperatamente di non far rumore, per non farla spaventare.
Otto passi, Cristo, ma perché deve sempre accadere a me?
Sei passi, mi sembra di vivere un film, ma diamine...
Quattro passi, e lei dondola. Come fa a dondolare? Ma è pazza?
Due passi, avvolgo le mie braccia al suo ventre e la tiro verso il mio petto.
Lei si affloscia, come se avesse preso troppa aria, come un palloncino.
Eppure c'era qualcos altro ...-Chase...- la chiamo dolcemente una e due volte e non risponde...
La porto dentro la foresta e vedo Steven accorgersi dell'accaduto ma non si preoccupa, evidentemente sapeva che appena saremmo giunti fin qui sarebbe accaduto qualcosa.
E quel qualcosa era questo.Ma cosa avrà sentito? Cosa avrà visto?
Non avevo quel profondo potere.
Non avrei potuto neppure scoprirlo se lei sarebbe diventata mia moglie...
Ma...perché penso a certe cose?
Non sono il ragazzo per lei.
No, non lo sono e non lo sarò mai.Si addormenta fra le mie braccia e aspetto, non capisco neanche se è un buon o mal segno.
Quanto dovrà durare ancora?
Perché la nostra vita è una nullità?
Perché non si può vivere a pieni polmoni?
Non capisco...
Mi sono sempre chiesto cosa avrebbero detto i miei genitori se non mi avessero abbandonato...
Forse sarebbero stati orgogliosi...
Chissà.Chase si sveglia e non faccio altro che accarezzarle i capelli di un color mogano intenso e guardare le sue iridi che si espandono nel momento in cui intrecciamo i nostri sguardi.
Mare contro Foresta.
È un eterno combattimento, il nostro.
-Kay...-
Dei brividi mi percuotono velocemente la colonna vertebrale, il mio semplice nome aveva un qualcosa di importante in quel suono che lei emetteva.-Chase...-
Con il pollice percorsi la sua fronte, i suoi zigomi, le sue guance, le sue labbra.
E lei me lo lasciava fare.Sono stanco di non poter far niente per renderla felice.
Ma sono comunque suo " cugino".
E non ci potrà essere mai niente, di un niente.-Tu mi ami vero? -
Il mio cuore perse un battito a quella domanda.
La amavo?
Come mai avrei potuto amare nessun'altra...-No, non ti amo-
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A Parallel Universe
Science-FictionChase è una ragazza senza fiducia in se stessa. La tipica ragazza che si incontra ogni giorno con le cuffiette, maglione, messa nell'ultima sedia in fondo alla classe. E' una ragazza comune finché il suo mondo verrà ribaltato all'arrivo di suo zio...