Capitolo 11

312 37 16
                                    

Sono a scuola, il tempo passa veramente in modo lento oggi e ora come ora non mi sento nemmeno tanto bene.
Sto freneticamente cercando un bagno vuoto per avere un po' di privacy ma sembra che oggi tutti abbiano deciso di di mettersi a fumare lì dentro.

Rinuncio all'idea di trovare un bagno vuoto e mi giro per tornare indietro quando mi ricordo che c'é uno stanzino quasi sempre vuoto qui vicino.

Inizio a camminare nella direzione dello stanzino e quando trovo la porta, busso prima di entrare. Giusto per essere sicuri di non interrompere niente o nessuno.

Grazie al cielo é vuoto e ora posso avere la mia pace.

L'unica cosa che posso fare per rilassarmi é scrivere, perció tiro fuori il mio diario e inizio a sporcare di nero quelle pagine bianche e immacolate.

"  30/09/2015

Caro diario,

in questo momento sono a scuola, precisamente nello stanzino del bidello rannicchiato a terra a scriverti.

Questo é l'unico posto in cui c'era un po' di tranquillità e spero non entri nessuno.

Ho saltato l'ora di letteratura, ho un mal di testa tremendo e non riesco a smettere di pensare ad Ashton.

Stamattina, quando sono arrivato a scuola, ha fatto una cosa che nessuno mi faceva da anni, da quando i miei sono morti in quell'incidente con la macchina e sono rimasto solo.

Ashton mi é venuto incontro e mi ha abbracciato come se non mi vedesse da anni. Sono stato preso alla sprovvista da quel gesto ma mi ha fatto piacere, ed anche se con riluttanza, ho ricambiato l'abbraccio. Ha detto che si é spaventato perché alla festa sono praticamente scappato e sono tipo "sparito" e non gli ho nemmeno risposto ai messaggi.

Ma cos'ha quel ragazzo? Perché non fa come tutti gli altri e mi snobba?

Più mi sforzo di capirlo e più "

La porta viene improvvisamente spalancata e, come se fossi appena stato colto con le mani nel sacco, chiudo il diario lasciando tra le sue pagine la penna che stavo usando.

Alzo di scatto lo sguardo alla porta e vedo Ashton che mi rivolge un dolce sorriso.

"Michael, cosa stai facendo lì? Tutto bene?"

"Sì, sto bene, non preoccuparti. Tu perché sei qui?"

"Beh, io....ecco... qualcuno ha fatto cadere dell'acqua e mi hanno mandato a prendere uno straccio per asciugare." Annuisco come risposta.

"Cosa state facendo qui dentro? Uscite subito e andate in classe."
Subito, la mia attenzione e quella di Ashton viene catturata dall'uomo che ci sta dicendo di uscire e con un sonoro 'subito signore' usciamo da quello stanzino.

Ashton POV

Devo dire la verità?

Nessuno ha fatto cadere l'acqua e io non stavo cercando uno straccio.

Mentre andavo in classe ho semplicemente visto Michael bussare e poi entrare in quello stanzino.

Volevo seguirlo e l'ho fatto.

Adoro passare del tempo con lui e anche una minima chiacchierata insieme a lui mi migliora la giornata.

All'inizio mi sembrava strano con quei capelli colorati e l'aria da ragazzo 'solitario' ma dopo aver passato del tempo con lui, ho cambiato idea sul suo conto. É un ragazzo simpatico.

Solo che ancora non sono riuscito ad essere proprio 'un suo amico'.

É difficile entrare nella vita di quel ragazzo, non é molto propenso a fidarsi delle persone.

A volte sembra così indifeso.

Non so perché ma, qualche volta, sento il bisogno di stare con lui e fare in modo che lui stia bene.

Michael é come un mistero per me. Un bellissimo mistero che non aspetta altro che essere risolto.







The only reason ||MashtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora