Lettera 2

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Caro Viktor,
sento il bisogno di scriverti ancora.
La lettera che ti ho scritto ieri è ora chiusa nel mio cassetto personale, sotto incantesimo, e non penso che Ron sarà in grado di aprirlo.
Non oso immaginare quello cui potrebbe pensare, se la leggesse.
Sai, sei sempre stato il suo giocatore di Quidditch preferito. Impazzì nel vero senso della parola quando suo padre ottenne i biglietti per la finale della Coppa del Mondo di Quidditch, anni fa. Anche Harry era fuori di sé dalla gioia.
Io invece, non ero particolarmente eccitata all'idea di assistere a quell'incontro. Il Quidditch non mi è mai piaciuto molto. Ho sempre preferito libri e studio allo sport.
Quando arrivammo allo stadio sentii dire che molta gente aveva scommesso che l'incontro sarebbe durato giorni, o addirittura settimane! Io ero terrorizzata da quell'idea, mi sarei annoiata a morte. Pregavo che "quel Krum", che tutti idolatravano, prendesse quel dannato boccino in fretta. Ancora non ti conoscevo, e non mi sarei mai immaginata che avresti saputo rendere interessante ai miei occhi quello sport che ho sempre disprezzato.
Prendemmo posto sugli spalti, e io mi preparai mentalmente a ore di noia.
"C'È KRUUUUUM, C'È VIKTOR KRUUUUM!!!!!"
L'urlo di Ron mi fece quasi prendere un colpo.
Io allora ti guardai, desiderosa di vedere come fosse questo Dio del Quidditch sceso in terra.
Mi aspettavo chissà che cosa, e invece quello che vidi fu un ragazzo normale, a cavallo di una scopa, che faceva il giro del campo.
Quello che forse mi colpì sin dall'inizio fu la tua...normalità.
La partita cominciò.
Non mi ricordo molto di quello che accadde (d'altronde non mi interessava granché), ma non credo che dimenticherò mai quella tua Falsa Wonky o Finta Wrosky o come diamine si chiamava. Sei stato semplicemente magnifico.
E verso la fine della partita, mi preoccupai sinceramente per il tuo naso, che sanguinava copiosamente. Fui contenta quando prendesti il boccino, anche se non portasti la tua Bulgaria alla vittoria.
Quando finì la partita una parte di me era sollevata al pensiero che fosse durata poco, ma un'altra parte, aveva lo strano desiderio di vederti giocare ancora.
Non avevo mai provato niente del genere per nessuno.
Mi dissi che era qualcosa di passeggero, e che a piacermi era il tuo modo di giocare, e riuscii a convincermi un pochino.
Ma ero triste nel pensare che probabilmente non ti avrei più rivisto.
Il mio rimuginare venne interrotto dal caos che si creò a causa dell'incursione dei Mangiamorte, e tu mi passasti di mente per un po'.
Non avrei immaginato che ti avrei rivisto di lì a breve.
Lo sai che Ron ha ancora il pupazzetto che ti rappresenta?
Pensavo lo avesse buttato via dopo il Ballo del Ceppo, ma qualche mese fa, mentre riordinavo la mansarda l'ho ritrovato.
Non funziona più, sono passati tanti anni.
Il Krum finto è un diciassettenne, ma ora tu non lo sei più. Chissà come sei diventato ora.
Chissà sei sei sposato.
Chissà se ti ricordi di me.
Tua, Hermione

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