_24.06.2016_Brighton Beach_
«Avanti Hayden,vieni qui,si sta così bene»
Mi richiamò Jade da dentro l'acqua.Scossi la testa e la mia amica sbuffò,era troppo fredda.
«Che aspetti ad entrare ?» dietro di me si era avvicinato Dave,un mio grande amico.Aveva 18 anni,come me,ma ancora era al penultimo anno di liceo visto che era stato bocciato in primo.Ci eravamo conosciuti a scuola proprio il primo anno,avevamo legato subito,e così siamo sempre rimasti amici nonostante lui non stesse più nella mia stessa classe.
Era molto alto,magro con addominali scolpiti,ma non troppo;Occhi castani e ciuffo corvino.Diciamo che era molto migliorato rispetto ai primi due anni di liceo;benedetta pubertà.
«Vorrei non morire congelata,è freddissima» lui alzò gli occhi al cielo scherzosamente e rise scuotendo la testa.
«Dai su,il peggio è solo appena entri,poi si sta bene»ovviamente era così,il problema però era entrare.
Lasciammo la conversazione in sospeso e io continuai a infilare distrattamente i piedi nella sabbia a riva,lasciando che l'acqua salata mi bagnasse solo fino alle caviglie.
Mi sentii sollevare da terra e subito spalancai gli occhi,ma quando entrai in contatto con l'acqua fredda urlai come una scema.Dave mi aveva preso in braccio e buttato in acqua.
«Ma che cavolo fai ? È ghiacciata» lo guardai torva,mentre lui sorrideva.
«Non ti decidevi ad entrare,così ci ho pensato io» iniziai a schizzarlo fin quando lui non chiese una tregua.
Dopo essere stati ammollo nell'acqua per quasi un'ora e mezza decidemmo che era meglio andare a pranzare.
Ci asciugammo e poi ognuno tirò fuori ciò che aveva portato da mangiare.
Io mi limitai a mangiare un po' di frutta,così che sarei potuta rientrare in acqua.I miei amici invece,stavano facendo una sorta di cenone di Natale,evidentemente a loro non importava rientrare .
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La giornata passò velocemente,fin quando arrivò l'ora di tornare a casa.Salii le scale fino al 5°piano visto che l'ascensore era rotto (come sempre) e quando arrivai davanti alla grande porta in legno massiccio Infilai le chiavi nella toppa ,ma appena entrai trovai mia madre che piangeva sul divano.Mi sedetti affianco a lei e le accarezzai la schiena.
«Mamma,che succede ?» le scappò un singhiozzo,si asciugò le lacrime e mi guardò con i suoi occhioni da cerbiatto.
«Tuo padre ha detto che vuole portarci via Luke,perché dice che non so una buona madre per lui e ora ha messo in mezzo il suo avvocato;sicuramente ci riuscirà,ho un stipendio che a malapena ci fa arrivare a fine mese mentre lui ha i soldi per comprare tutto il paese.» le lacrime stavano per scappare ma mi trattenni.Dopo tutto quello che ci aveva fatto,con quale coraggio poteva comportarsi così ?
Mi si strinse il cuore a vedere mia madre soffrire ancora per quell'uomo.Ne aveva passate così tante per far star bene me e mio fratello e ancora non riusciva ad essere felice a causa sua.Si erano separati circa 3 anni fa e il giorno che me lo disse fui la ragazza più felice del mondo.
«Non ti preoccupare mamma,una soluzione c'è sempre.Tu sei la madre di Luke e nemmeno i soldi di quell'uomo potranno cambiare questo.» ci abbracciammo e dopo aver visto un film decidemmo di andare a dormire,ma nonostante la giornata al mare mi avesse stancato,non riuscii ad addormentarmi.Decisi che la mattina seguente mi sarei svegliata per dare una mano a mia madre,Dal momento che avevo 18 anni ed ero abbastanza grande per assumermi delle responsabilità.