Capitolo 8

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Era quasi l'ora di cena quando Le ragazze mi chiamarono.Tutte le volte che facevamo la chiamata a quattro non riuscivamo a capire niente.Kate,con la sua parlantina non la smetteva di parlare,Jade cercava sempre di raccontare senza riuscirci,Emily si lamentava per la difficoltà nel comunicare e io,semplicemente,ridevo.

«Ragazze» dissi con il cellulare premuto tra spalla e orecchio.Stavo cercando di infilare i pantaloncini che facevano da pigiama.

Loro ignorarono il mio richiamo come sempre.

«Ragazze» alzai un po' il tono della voce,ma non fu efficace.

«RAGAZZE» urlai direttamente.Sentii immediatamente un silenzio che mi fece sorridere.Ero riuscita a farle tacere.

«Domani mattina lavoro,ma voi potreste venire sulla spiaggia e quando finisco il turno potrei venire da voi.Che ne dite ?»ci fu un attimo di silenzio e subito mi ricordai di dire un'altra cosa.«Rispondete una alla volta,sennò non capiamo nulla» Kate rise e io alzai gli occhi al cielo sorridendo.Alla fine accettarono dicendo che avrebbero portato alcuni amici.mi andava bene,mi piaceva la compagnia.

La mattina dopo alle 8:00 a.m ero già al bar.Iniziai ad aprire gli ombrelloni,sistemai le sedie e diedi una ripulita al piano.

Verso le 9:30 a.m arrivarono Kate,Jade,Emily,Jason,Dave e sorprendentemente anche Harry.

Mi vennero a salutare e io gli spiegai che verso le 2:00 p.m li avrei raggiunti sulla spiaggia.Chiesi come mai Isaac non ci fosse e mi spiegarono che era andato a Roma a trovare degli amici.

Stavo servendo una birra ad un ragazzo quando Harry mi comparve da dietro spaventadomi così,ovviamente,la birra finì sul pavimento.

Chiesi scusa al ragazzo e gliene diedi un'altra.Iniziai a pulire,ma come se non bastasse,mi tagliai con un pezzo di vetro.

«Certo che tu attenta mai eh...»alzai gli occhi al cielo,mi alzai e lo furminai con lo sguardo.

«Cosa.Vuoi ?»
Scandii ogni parola.

«Una birra» disse alzando le spalle.La mia rabbia salì ancora di più,così lo ignorai e continuai a pulire,neanche notando il sangue uscirmi dalla mano destra.Finii di pulire e poi diedi quella dannata birra ad Harry.
Mi squadrò la mano e poi,ovviamente,disse solo "stai sanguinando".

Ma grazie,senza di te non ci sarei mai arrivata.

Misi la mano sotto il getto dell'acqua,ma il sangue non si bloccò,così cercai dei cerotti,ma non trovai niente.

Harry venne dietro il bancone,e mentre io servivo lui prese dello scottex e lo avvolse intorno alla mia mano,ma si toglieva così gli dissi di cercare in qualche cassetto,e trovò dell scotch che poi avvolse sulla "fasciatura".

«Complimenti infermiere»
Lui mi fece un sorrise finto e fece il giro del bancone sedendosi su uno sgabello.

Verso le 2:00 p.m presi una coca cola dal frigo e lasciai la mia postazione a Marcus,raggiungendo gli altri sulla spiaggia,seguita dal riccio.

Quegli occhi e i ricci non gli si addicevano proprio,erano in contrasto con la sua personalità.

Quando mi parlava,quelle poche parole che mi rivolgeva intendo,sembrava che gli stessi antipatica,e invece ora era stato con me per una mattinata.

Mi guardai la mano mentre camminavo sulla sabbia bollente e con la mia grazia da elefante,inciampai,ma per fortuna c'era Mr.broncio che mi salvó.

«Ma quando giri per strada,trovi sempre qualcuno che ti tiene quando stai per cadere ?» chiese con un sorriso sfacciato.Lui mi stava stuzzicando ?

«Preferivo quando non parlavi e mi guardavi male» lo guardai e sul suo volto concentrato a guardare la sabbia,notai un piccolo sorriso.

«Ehi Hayden,finalmente,ci mancavi» Dave mi venne incontro,con il suo splendido sorriso e mi abbracciò.
Eravamo una specie di migliore amici,e io amavo il nostro rapporto.

Ricambiai con un sorriso e lo abbracciai anche io.Poggiai la mia borsa sulla sabbia e iniziai a togliermi la maglia,avevo già messo il bikini prima di venire al lavoro,altrimenti mi sarei dovuta cambiare prima e non ne avevo voglia.
Misi l'asciugamano sulla sabbia,tolsi quella specie di benda che mi aveva messo Harry e raggiunsi le mie amiche nell'acqua dopo essermi tolta anche i pantaloni.Mi salutarono educatamente come sempre,schizzandomi.Sentii il mio taglio bruciare tantissimo al contatto con il sale,ma ignorai il dolore.
Ci raggiunsero anche tutti i ragazzi tranne Harry che era rimasto con la maglietta e i pantaloncini del costume.Dimostrava proprio 80anni quello la,perchè non provava a rilassarsi un attimo ?

Decisi di uscire dall'acqua e provare a convincerlo un po'.

«Hey musone»lo chiamai dalla riva.Lui alzò lo sguardo dai suo ray-ban,mi squadrò dalla testa ai piedi e poi mi fissò un attimo negli occhi,per poi tornare al libro che stava leggendo.

Sbuffai e alzai gli occhi al cielo raggiungendolo sul lettino.Lui stava sdraiato e io mi sedetti alla fine delle sue gambe chilometriche.

«Potresti anche spogliarti,se prendi un po' di sole non muori mica» mi guardò di nuovo e mi ignorò come la prima volta.Dio,non lo sopportavo,non poteva parlare come tutte le persone sulla terra ?
Nonostante lui non parlasse rimasi ferma seduta lì.Dopo mezz'ora così,tra sguardi rivolti a lui e alle mie amiche,il riccio si sedette accanto a me.Mi lanciò un piccolo sguardo e poi  si alzò.
Quel tizio che parlava poco e se lo faceva era per borbottare,si stava togliendo la maglietta nera che indossava,facendomi mancare la salivazione.

«Continui a guardarmi da lì o vieni in acqua così mi guardi da vicino ?» tornai sulla terra e maledissi il mio stupido corpo per come aveva reagito a quella visione.

«Ah ah ah non stavo guardando i tuoi stupidi addominali» in risposta rise,per la prima volta,di cuore,senza nascondersi e incredibilmente per me fu un successo.

Dopo quel piccolo episodio non parlammo più fino alle 7:00 p.m quando fu l'ora di levare le tende.
Fu lui a rivolgermi la parola e infatti rimasi sorpresa.

«Con cosa sei venuta ?» rimasi sorpresa da quella domanda ma subito ignorai la mia mente contorta,era solo una stupida domanda.

«Ho preso la metro » lo vidi annuire lentamente e poi girarsi per prendere la sua roba,cosa che feci anche io.

Io e i ragazzi arrivammo davanti alla stazione e io li salutai,mi avevano offerto un passaggio,ma in macchina erano tanti così avevo preferito lasciare stare.Sapevo che Harry era venuto per conto suo,con la sua auto,ma non volevo dare fastidio,se avesse voluto me lo avrebbe detto lui no ?

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