Day Four

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Mi sono appena svegliato nella stanza stanza degli ospiti, che da quando sono arrivato é diventata molto più carina. Io e Tilly l'abbiamo addobbata con alcuni ninnoli molto carini, comprati in alcuni mercatini vicino alla periferia di Los Angeles. Ty ha insistito per farmi aggiungere la piccola riproduzione dell'Empire State Building che Zoe gli ha portato da New York. So quanto conti per lui, quindi ho sempre paura di romperla...

Sto per andare a svegliarlo, quando il mio cellulare squilla, facendo svanire tutto il torpore che il sonno mi aveva lasciato appresso. Leggo il nome di Connor sul display e trattengo un piccolo sospiro. Da quando abbiamo parlato continua a chiamarmi quasi continuamente, ma mi rifiuto sempre  di rispondergli. Non voglio altri problemi con lui, voglio rimanergli amico... So che tra noi qualcosa di vero c'è stato, ma era tutto offuscato da quello che provo per Tilly. L'amore - perché di questo si tratta - ha assorbito la mia cotta per Connor. Ho finto un amore profondo per lui per arrivare qui e ancora me ne pento... Sono stato davvero uno stronzo arrivista. Da me non me l'aspettavo.

Rispondo, la voce ancora impastata di sonno.

Troye, non mi aspettavo che rispondessi...

Dimmi solo cosa vuoi da me, adesso. Io.. Io ti ho detto che non voglio più essere il tuo ragazzo...

Voglio solo vederti e chiarire un paio di cose, nulla di più. Tra mezz'ora al parco?

È davvero necessario? Non possiamo semplicemente parlarne al telefono?

Non voglio rivedere Connor per paura che lui cerchi di convincermi a tornare con lui. Ho paura di cedere...

Dai, cosa ti costa?

E va bene...

Sono troppo facile da manovrare, diamine!

Grazie, piccoletto. Ci vediamo tra mezz'ora.

Lo sento mandarmi un bacio, prima di attaccarmi. Mi alzo e mi vesto velocemente, prima di dirigermi in cucina per sgranocchiare qualcosa. Tilly ancora dorme, quindi niente pancake, stamattina.
Uffa, la giornata inizia già dannatamente male.

Decido di lasciare un biglietto a Tyler, così da non farlo preoccupare.

Hey, Bella Addormentata! Innanzitutto, buongiorno ♥️. Devo andare a fare una commissione, quindi non preoccuparti se non mi trovi in casa.
Ti voglio bene.

~ T ~ il tuo piccolo australiano ~

Mezz'ora dopo, al parco...

Connor, hey...

Mormoro piano, guardando il ragazzo davanti a me. È indubbiamente un ragazzo bellissimo, ma qualcosa manca... Non è scoppiettante come Ty, non é altrettanto divertente, non é così strambo. In sintesi... Non è Tilly.

Troye, pensavo che mi avresti bidonato...

Non sono così cattivo, Connor, lo sai.

Senti... Perché mi hai piantato in asso così? Io... Pensavo di piacerti davvero...

Il suo viso da cane bastonato mi fa rabbrividire per il senso di colpa. Mi mordo le labbra e sposto lo sguardo sull'erba, trovandola più interessante del viso meraviglioso di Connor.

Ti ho già detto come la penso... A me piace Tyler...

È troppo grande per te.

Non sono affari che ti riguardano, Franta.

La mia freddezza stupisce addirittura me stesso ma , soprattutto , ferisce Connor.

Cos'ho che non va? Vuoi dirmelo?

B-basta...

Inaspettatamente, si avvicina e poggia le sue labbra sulle mie. Sanno di caffè, le sue. Ma io non voglio questo, no. Mi scosto, lasciandolo con l'amaro in bocca. Era sicuro che avrei ricambiato fino alla fine le sue attenzioni.

Io lo amo, Connor... Sono fottutamente innamorato di lui e nessun bacio, per quanto bello, mi farà cambiare idea.

Ore 1:27 a.m.

Dio ha deciso di riproporre il diluvio universale, stasera. Il temporale imperversa, e così anche i fulmini e i tuoni. E io sono completamente terrorizzato dai tuoni.

Sobbalzo quando un altro boato invade l'appartamento. Nascondo il viso sotto il morbido cuscino che Ty mi ha messo a disposizione, cercando di estraniarmi da quella situazione orribile.

Un altro tuono.
Altri brividi.
Qualche lacrima affogata nel cuscino.

Non posso andare avanti tutta la notte così, proprio non posso sopportarlo. I rumori improvvisi mi terrorizzano, dallo scoppio di un palloncino al tuono più potente, tutti in egual misura.

Sarà da bambino, ma non voglio dormire da solo, questa notte. Quelle rare volte che piove in Australia, mi rifugio sempre nella camera dei miei fratelli, che sono pronti a confortarmi, consapevoli di essere in procinto di perdere un'intera nottata di sonno.

Mi alzo, a piedi scalzi, rabbrividendo al contatto tra la pianta del piede ed il pavimento freddo. Mi dirigo lentamente verso la stanza di Tyler, con la paura opprimente di farlo svegliare con la luna storta. Non ho mai visto quella sassy queen incazzata, ma immagino che sia come una lottatrice di wrestling con il ciclo. Pessima cosa.
Non intendo vederlo così.

Busso, titubante, continuando a sobbalzare a causa dei tuoni. Ho una paura blu in questo momento.

Un puffo bellissimo , ma avvolto dalle braccia dolci di Morfeo , si presenta davanti alla porta, sbadigliando. Indossa solo una maglietta dei Los Angeles Lakers e un paio di miseri pantaloncini grigi, tutti spiegazzati.

Troye... Ma che succede? É la una e mezza...

Mugugna lui, assonnato e anche lievemente irritato.

Ho paura dei tuoni, Tilly... Posso... Posso dormire nella tua stanza?

Arrossisco alle mie stesse parole, sperando vivamente che lui non colga un messaggio malizioso in esse. Voglio solo un po' di conforto... Mi sento un bambino in mancanza del suo peluche, in questo momento.

E va bene, vieni pure, dai...

Mi prende per mano e mi conduce nella sua stanza, sdraiandosi poi nel suo letto. Scivola verso il muro, così da farmi un po' di spazio. Mi infilo in quello spazio piuttosto stretto, finendo dritto dritto tra le braccia del ragazzo che amo. Perché sì, ormai sono sicuro di amare quella sassy queen di Tyler Oakley. Lui mi stringe forte, facendomi poggiare la testa sul suo petto. Mi bacia la nuca, sussurrandomi che andrà tutto alla grande e che presto il temporale finirà.

Poco dopo mi addormento proprio così, accoccolato come un bimbo alla sua mamma, sentendomi protetto in mezzo ad un paio di braccia che diventano sempre più familiari.
Nessun tuono potrebbe rovinare qualcosa di così grande e perfetto.

I tuoni dovrebbero zittirsi un po', lasciando che i battiti dei nostri cuori diventino la musica di questa nottata indimenticabile.

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