In My Veins

Capitolo 2

Whataya Want From Me?

Brian crollò pesantemente sullo sgabello davanti al bancone del bar.

-Dio, la testa...Una birra, per favore.- sussurrò quasi senza forze al barista.

Ancora si chiedeva come diavolo avesse fatto quel piccolo impertinente a scostarlo così violentemente dalla strada...

Era successo tutto così velocemente che aveva trascurato con quale velocità e riflesso avesse reagito...

Lui voleva solo morire.

Voleva lasciare questo dannato mondo per stare con il suo raggio di sole.

Ed ecco un altro sassolino nella scarpa che gli impediva di raggiungere il suo obiettivo.

Sarebbe mai riuscito a farla finita?

-Sta bene, signore? Vuole che le porti un panno bagnato da mettere sulla testa?- domandò il barista con aria gentile.

-Si, grazie, ed anche un bicchiere d'acqua...Niente birra.-

Brian si voltò tenendo ancora una mano poggiata sulla testa e scrutò di nuovo la persona che l'aveva salvato.

Ruotò le orbite in segno di disapprovazione.

Damon gli mostrò un falso sorriso.

Aveva fatto un po' fatica ad entrare lì dentro, con tutta quella ricca presenza di caldi corpi contenenti sangue denso e gustoso che scorreva nelle loro fragili vene.

Così fragili che potevano essere spezzate dai suoi denti.

-Non dovresti bere alcol dopo essere quasi stato investito.-

-E salvato da un tipo che non ha resistito a farsi gli affari suoi.-

Brian lo guardò malamente e poi bevve forzatamente il bicchiere d'acqua offertogli dal barista.

Il vampiro non sapeva bene perché lo respingeva in quel modo così scontroso, visto che gli aveva praticamente salvato la vita.

Cominciò a chiedersi cosa fosse successo se non l'avesse seguito.

Ci fu un momento di lungo silenzio, nel quale Brian forzava cenni di dolore intenso ora quasi disteso su quello sgabello dondolante, e Damon se ne stava dietro le sue spalle, come fosse appena diventato la sua ombra.

-Sei venuto qui fino a Pittsburgh solo per salvare vite umane o cosa?- gli chiese ironicamente Brian.

-Come fai a sapere che non sono di qui?-

Brian gli rivolse uno sguardo malizioso.

-Non ti ho scopato, quindi non sei di qui.-

Damon ridacchiò lievemente mordendosi il labbro inferiore.

-Comunque...sono qui per...Beh...-

Non poteva di certo fargli sapere la verità.

Era un umano, e non doveva assolutamente sapere che la sua natura era beh... sovrannaturale, ecco...Era il più pericoloso assassino di tutti i tempi.

Non credeva gli avrebbe fatto piacere sapere che poteva succhiare cinque litri di sangue di una persona in meno di dieci secondi.

-... per fare visita ad alcuni parenti molto...ehm, lontani...-