In My Veins

Capitolo 4

I Wish You Were Here

Erano circa le due e mezza di notte quando Damon s'avventurò tra le strade desolate della cittadina di Pittsburgh.

Il cellulare squillò.

-Fratellino, non sentirai mica la mia mancanza, vero?-

-Antipatico anche a quest'ora.- rispose ironica la voce di Stefan dall'altro capo del telefono.

-Che succede?-

-Trovata la cura?-

-Non ancora. Ci sto lavorando.-

Damon camminava ancora tra le strette strade della città guardandosi in giro ed assicurandosi che nessuno fosse in ascolto.

-Beh, ho delle brutte notizie. Bruttissime.-

Stefan fece una pausa.

Ora iniziava a preoccuparsi.

-Stefan, che succede?-

-...La cura che stiamo cercando è in forma liquida.-

-Bene. Tutto qui? Giuro che se mi hai fatto preoccupare senza motivo io-

-E' stata ingerita.-

La voce del moro si bloccò.

Corse nel primo vicolo che vide e si accostò al muro.

-Che significa?-

-Quello che ho detto...Qualcuno l'ha ingerita. Un umano.-

-Dannazione.- batté un pugno sul freddo muro della strada.

-Non sappiamo ancora chi sia...Stiamo cercando di capirlo.-

-Va bene, va bene...Maledizione...Che cosa dovrei fare quindi io adesso? Girarmi i pollici?-

-Damon, non lo so...Ti richiamo appena so qualcosa.-

Stefan attaccò.

Un umano.

Avrebbe dovuto ucciderlo per prendere la cura.

Questa non ci voleva proprio.

Il vampiro entrò nella stanza di Brian poco dopo.

Aveva lasciato la finestra semiaperta per svolazzare dentro al calduccio, come se niente fosse.

Brian giaceva ancora terribilmente addormentato sul letto.

Damon atterrò in ginocchio dopo essersi ritrasformato in uomo, e puntò lo sguardo su quel petto scoperto che la fioca luce dell'alba lasciava intravedere.

Sorrise.

Adorava assaporare la sensazione di brivido che quella pelle gli trasmetteva.

Si alzò in piedi avvicinandosi a quella figura che dormiva tranquilla ed indisturbata e non appena la voglia di aggredirlo si presentò, lui subito si allontanò.

A volte odiava essere un vampiro.

Odiava il fatto di sentir crescere dentro di sé la voglia di uccidere...Odiava dover uccidere per vivere.