In My Veins

Capitolo 5

Don't Go Away

Nel cuore della notte il cellulare di Damon squillò.

Era in macchina, fuori dall'ospedale.

Aveva passato tutto il tempo vicino a Brian.

E poi lui aveva iniziato ad agitarsi.

Nominava sempre lo stesso nome, Justin, ed all'inizio era stato difficile capire il perché.

Poi l'aveva fatto.

Era riuscito ad entrare nella sua testa, ed aveva visto tutto.

Aveva visto l'incidente, ciò che gli era successo...Ciò per cui desiderava così tanto morire.

Aveva vissuto quel momento...ed aveva sofferto con Brian quando lui soffriva nel sogno.

Il suo cuore era stato scosso da mille emozioni, da mille brividi...Non si era mai sentito più dispiaciuto per qualcuno in vita sua.

Non te lo meriti.

E lo pensava sul serio.

Il terribile senso di colpa di aver ucciso il suo ragazzo l'aveva fatto sua vittima...E lo stava divorando piano piano...Parte per parte.

Gettò la testa all'indietro sul sedile e sospirò.

Il suo telefono squillò.

-Stefan, che succede?-

-Abbiamo il nome.-

Il moro corrugò le sopracciglia.

-Quale nome?-

-Il nome di chi ha ingerito la cura.-

Finalmente, il momento della verità.

-D'accordo, dimmelo e vado a risolvere questa faccenda.-

-Si chiama Brian Kinney.-

Il respiro di Damon si bloccò.

Il cuore cessò di battere.

Gli occhi s'immobilizzarono.

-C-Come?-

-Damon, tutto bene? Hai una voce strana...-

-S-sto bene.-

No, non era vero.

No...Ti prego...No...

La gola gli si era serrata in una morsa che pareva soffocarlo.

Il suo sguardo era pietrificato.

L'espressione spenta.

Non poteva essere vero.

Avrebbe dovuto spegnere i suoi sentimenti prima di avventurarsi alla ricerca di quella maledetta cura...

Perché proprio lui?

Perché proprio Brian Kinney?

-D'accordo...Trovalo ed uccidilo al più presto. Ce l'abbiamo fatta, fratellone...saremo di nuovo liberi.-

La telefonata terminò.

No, Stefan, non sarò mai libero ora...

Damon mollò un rabbioso calcio al cruscotto accompagnato da un urlo.