Spazio autrice
Ci tenevo a mettere lo spazio autrice in primo piano, per ringraziare haestetic per la fantastica copertina della storia💗La ragazza mi manda un occhiataccia, la ignoro e trascino Alberico verso il bar.
Ci avviciniamo verso il distributore di bevande ed entrambe prediamo una coca.
Ci sediamo al tavolo, lui di fronte a me. Mi guarda con uno sguardo diverso, mi sento abbastanza in imbarazzo.
Scanso quei bellissimi occhi, e in questo momento il bicchiere che ho in mano è diventato abbastanza interessante.
Chiedo ad Alberico se ha voglia di fare un giro per il villaggio, lui acconsente e ci alziamo dalle sedie per incominciare ad avviarci.
Camminiamo abbastanza vicini,la situazione è ancora più imbarazzante di prima.Sento un tocco sulla mia mano, in questo momento è unita alla mano di Albe. Dopo questo gesto io credo che non si possa dimenticare la promessa fatta poco prima.
"Ti va di andare al mare?" Mi chiede Alberico.
Al mare sono le undici!!
"Dai ci divertiamo" mi dice lui come se avesse letto i miei pensieri.
"Ehm.. Ok. Perché no?!" Decido di andare, senza di lui non andrei da nessuna parte. Le nostre mani sono ancora intrecciate quando arriviamo in spiaggia, però io tolgo la mia dalla sua per sfilarmi le scarpe, alla perdita di quel tocco lui emette un suono di delusione ma poi si abbassa e si toglie anche lui le scarpe.
Il percorso per il mare è illuminato e io riesco a vedere il suo profilo, noto che ha un bel naso e le labbra con quel pearcing mi fanno venire voglia di baciarlo ma non posso,ovviamente.
Lui si gira. Cazzo. Ha visto che lo stavo osservando.
"C'è un bel panorama qui eh?!" Dice guardando il mare.
Oh si, mi ha salvato dalla figuraccia.
"Si, se solo si vedesse un po' meglio.." Rispondo con l'aria un po' rattristata.
"Ti va se ci sdraiamo sulle sdraio e guardiamo le stelle?"
"Certo. Io adoro guardare le stelle"
Scegliamo due sdraio a tre metri dall'acqua e il rumore delle onde mi calma. Ci sdraiamo e guardiamo entrambi il cielo. In quel punto non c'è molta illuminazione e le stelle risaltano un sacco.
"Sei ancora più bella stasera.." Dice con un filo di voce.
Credo di essere diventata un peperone, ma tanto è buio e quindi non mi può vedere.
"Gg...grazie." Dico imbarazzatissima.
"Senti, mi dispiace per oggi. Continuo a dirti che sono stato solo uno stupido, anche troppo affrettato. Ma purtroppo non sono riuscito a tenermi dentro i sentimenti che provo per te."
"Alberico, sinceramente credo di provare le tue stesse emozioni" sto per pentirmi di quello che sto per dire "ma per ora" dico sottolineando la parola ORA "possiamo essere solo buoni amici."
Vorrei tanto non averlo detto, ma dopotutto lo conosco poco, anzi direi per niente. Di lui so solo il nome, la città e che scuola frequenta.
"Ti va di raccontarmi un po' di te?" chiedo "così al massimo potremmo, beh si, tipo... frequentarci."
Inizia a parlarmi della sua vita, delle sue passioni, di quanto le persone possano averlo preso in giro, di quanto possa aver sofferto in passato ma riderne e fregarsene durante il presente.
"Se ti va, parlami anche un po' della tua vita." mi chiede lui.
Gli dico che la mia vita è quella di una normale quindicenne, che ascolta musica e legge libri, che passa le sue giornate a fare le stesse cose e a studiare.
Dopo i vari racconti di entrambe, iniziamo a parlare di argomenti a caso, e penso che sia davvero un ragazzo d'oro.
Quando mi racconta delle sue figure e poi scoppia a ridere. Amo la sua risata, lo osservo mentre racconta e lo credo di osservarlo con degli occhi lucidi e a "cuore".
Mi incanto a guardarlo, ma ringrazio ancora una volta il buio che mi ha fatto evitare tutte le figure che avrei potuto fare se mi avesse guardata mentre lo osservavo.
Mi piace.
"Ti va di tornare in camera? Sono davvero molto stanco." mi chiede con tono gentile.
"Ah si, certo. Andiamo." dico con tono triste. Non mi va di lasciarlo, mi trovo davvero a mio agio con lui.Ci alziamo dalle sdraio, ci rinfiliamo le scarpe e iniziamo a camminare per raggiungere l'ingresso della spiaggia.
Il tragitto a piedi per arrivare al villaggio è di una mezzoretta abbondante, ma fatta con Alberico sembreranno soltanto pochi minuti.Ripete l'azione ti prima, mi prende la mano e ci iniziamo ad avviare.
La situazione durante il tragitto è abbastanza imbarazzante. Nessuno dei due parla.Arriviamo fuori dalle camere.
"Beh, allora ci vediamo domani mattina?" mi chiede lui.
"Perfetto. Alle 10 al bar." dico io
"Ah, dimenticavo..." si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla guancia "buonanotte."
"Buonanotte Alberico."Entro in camera, mi tolgo i tacchi, e senza neanche mettermi il pigiama per la stanchezza mi butto sul letto e cado in un profondissimo sonno."
Capitolo scritto in collaborazione di Ehysuperman
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