"Scusami se ti ho svegliato,ma la mia curiosità mi ha portato a bussare. Volevo capire chi ci fosse nella stanza accanto, visto che ci resterò per due settimane." dico io.
"Non ti preoccupare, ma se non ti dispiace torno a dormire, sono stanco."
"Si si va bene. Allora ci vediamo in giro."
***
Sono le 9:15. Mi sono appena svegliata, devo prepararmi per scendere e andare a fare colazione.
Ieri mi sono iscritta al gruppo di animazione e oggi sono obbligata ad andarci. Alle 10 devo stare al bar. Credo di dovermi sbrigare.
Sono pronta, sono le 9:40 e sto scendendo per andare a fare a colazione.Sono tutti al bar, tutti si conoscono, mi vergogno ad avvicinarmi, sono sola, e se mi dovessero prendere in giro e non mi dovessero accettare?
Prendo coraggio e mi avvicino al tavolo dove erano tutti seduti.
L'animatore di cui non ricordo il nome chiede di presentarmi.
"Paola" rispondo io e mi siedo velocemente, credo di essere diventata più rossa di un peperone.
"No! Devi dirmi nome, età, città, che fai nella vita. Non ti devi vergognare"dice l'animatore con un sorriso.
Mi rialzo a malavoglia e dico tutto quello che mi è stato chiesto.
Dopo essermi presentata vedo arrivare il ragazzo di ieri sera, Alberico. Oddio è così bello. Indossa una maglia enorme della VANS, un costume nero e il suo lunghissimo ciuffo che fuoriesce da un cappello da pescatore che odio.
Si presenta anche lui, e vedo che abbiamo molte cose in comune. Anche lui è di Bari e frequenta il liceo linguistico come me solo che ha sedici anni.Finite le presentazioni ci avviamo verso il mare. Salgo sul trenino, e vedo Alberico avvicinarsi per sedersi accanto a me.
Sono abbastanza imbarazzata, e se dovessi diventare rossa davanti a lui? E se dovessi iniziare a dire cose stupide ed insensate?
"Ehy" mi dice sedendosi accanto a me.
"Ehy" gli rispondo con un filo di voce, che stentava ad uscire.
"Il tuo nome è Paola, vero? Sei la ragazza della stanza accanto."
"Si, e il tuo nome è Alberico se ricordo".È ovvio che mi ricordo, non ho fatto altro che pensare a lui per tutta la notte fino a questo momento.
Per evitare scene imbarazzanti, prendo il telefono e metto le cuffie nelle orecchie, ascoltando Chocolate dei The 1975.
La spiaggia era vicina e il trenino ci mise solo un paio di minuti ad arrivare.
Io e Alberico scendemmo insieme. Mi disse di non conoscere nessuno e mi chiese se avessimo potuto prendere le sdraio vicine per non stare da solo.
Lasciammo i vestiti sulle sdraio e andammo a fare il bagno. Nessuno del gruppo venne con noi. Eravamo solo noi due, perché gli altri stavano giocando a Beach Volley, così decidemmo di prendere una canoa e farci un giro.Spazio autrice:
Ciao a tutti, questo capitolo è breve perché è un capitolo di passaggio, ci sarà una piccola sorpresa nel prossimo.
Speriamo vi piaccia.
Questo capitolo è stato scritto con la collaborazione di Ehysuperman