1. Anxiety

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***
Things were all good yesterday
And then the devil took your memory
And if you fell to your death today
I hope that heaven is your resting place.
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~28 Ottobre 2056, ore 11.43AM.


Il Dottor Shawn fissò un appuntamento per le 11.45 di Sabato, al quale la madre di Maxine si presentò anche in netto anticipo.
Aspettò altri due minuti alla hall prima che un'infermiera l'accompagnasse esattamente nel luogo stabilito il giorno prima.
Quando entrò nella stanza colma di luce si catapultò davanti la scrivania sulla quale era seduta una figura umana con indosso un camice bianco girata di spalle.

-DIO MIO, DOTTORE MI DICA COSA È SUCCESSO.- urlò quasi Tamara evidentemente spaventata a morte.

-stia tranquilla signora, si sieda.- provò a calmarla il dottore facendola accomodare in una sedia di pelle nera nel suo ufficio.

Quando lei si sedette, anche lui fece lo stesso, passando nella sua comoda sedia d'ufficio anch'essa in pelle nera e scoprendo l'ologramma a computer che giaceva nel posto dove prima il medico era agiato.

-lei è al corrente che dal Gennaio del 2032 hanno iniziato ad applicare dei microchip all'interno del cranio di ogni persona, bambino o adulto che sia?- chiese il medico mentre Tamara teneva le mani strette a pugno per la sua ansia eccessiva.

-certo, l'hanno applicato anche a mia figlia, i medici dell'ospedale in cui è nata l'hanno consigliato subito dopo qualche giorno che è venuta alla luce.

-esattamente, questo piccolissimo affarino delle dimensioni di un microbo è stato creato con l'intento di... mh..."collegare" la nuova generazione con disturbi morali, non so se mi spiego.

No, non si spiega. -Pensò lei.

Rimasero in silenzio, la donna fissava gli scaffali stracolmi di libri sulla quale erano attaccate etichette digitali con sguardo assente mordendosi il labbro inferiore, evidentemente non aveva compreso, mentre la persona che in quel momento per lei era molto importante, la fissava con occhi piuttosto seri ma sereni.
Dopo vari minuti si decise a continuare.

-beh, ecco... questo microchip molti non sanno che è stato creato con l'intento di legare i giovani con un livello di socialità o di umore veramente basso. Però per farlo, il creatore si è servito di un apparecchio che, come dire... migliorava lo stato di depressione delle persone trasferendo la loro coscienza in un universo migliore; una sorta di mondo dei sogni. La patologia in cui fa ricadere questo dispositivo, prende il nome di Haikusaka, dall'ideatore del microchip, sua figlia non non può avere contatti col mondo esterno, ma può interagire in un altro universo e socializzare con le persone che si trovano in quel luogo..- la madre, preoccupata, annuì col cuore gonfio.

-sta dicendo che mia figlia è caduta in depressione? Quali segni ha per provarlo? In casa era sempre allegra e sorridente.- si alzò in piedi ticchettando con le dita sulla scrivania di ebano scuro.

-signora, non sempre quello che si pensa è davvero quello che è, noi, ad ogni modo, ne siamo convinti. Abbiamo trovato questi sulle braccia di vostra figlia.- si alzò dalla superficie su cui era seduto e con un movimento a chiusura di mano, trascinò fuori da una cartella un foglio digitale che svolazzò nell'aria davanti agli occhi increduli della madre. Quel foglio ritraeva le braccia di una ragazza ferite anche gravemente, alcune di queste lacerazioni erano anche molto profonde.
Scioccata prese il foglio tra le mani e passò una mano sopra, esso scompariva sotto le proprie dita riproducendo un tintinnio, fece uscire un leggero gemito soffiato.

Skyline||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora