Capitolo 16.

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Luca e Violetta non erano in casa al momento del decesso di Ida.
Erano fuori per lavoro.
-Oi Ste!
-Oi Luca, dimmi.
-Io e Desiré non torniamo fino a stasera alle 7. Vuoi andare a vedere se è tutto apposto? Ida non mi risponde. Tanto la porta è aperta, entri tranquillamente
-Certo, ci penso io. Poi ti faccio sapere. -Ok, grazie Ste. Ciao
-Ciao.
Stefano si avviò verso la casa di Luca.
Anche lui provava invano di chiamare Ida.
-Bah, starà dormendo.
Bussò alla porta.
-IDAAAAAAAAAAAA.
Nessuna risposta.
Stefano entrò in casa.
-IDA, SONO STEFANO. TUTTO BENE?
Urlò dalla cucina.
Iniziò a salire le scale.
-Ida! Ci sei?
Era al piano di sopra, ma Ida non rispondeva.
Entrò nella camera di Ida e rimase shoccato.
-Ommio dio...
Si portò le mani al volto.
Ida era lì accasciata, con tutto il sangue che la circondava.
Stefano si stava per sentire male.
Andò nel bagno è vomitò.
Poi si sedette a terra, guardando il muro.
Aveva paura.
Aveva iniziato a piangere.
Gli vibrò il telefono.
Era Luca.
-Stefano come....
Non lo fece finire di parlare.
-È morta!
-Chi?, Cosa?
-Tua figlia.
Stava urlando come un matto, in preda al panico.
-COSA?!
-È morta....
Iniziò a piangere.
-Come?
-L'ho trovata stesa a terra, con tutto il sangue....
Non fece in tempo a finire la frase che iniziò a vomitare.
Iniziò a diffondersi per tutta la casa un odore di cadavere che facevano star male ancora di più Stefano.
-No....
Dal telefono Stefano sentiva Desiré che diceva
-Me che succede?
Luca non le rispondeva.
-Stefano, sono Desiré, cosa cazzo è successo?
-Tua figlia....è a terra con tutto il sangue attorno, morta.
Piangeva ancora.
-È uno scherzo Stefano?
Luca già piangeva e Desiré stava per iniziare a songhiozzare.
-No....te lo giuro, non scherzerei mai su queste cose...
-Stiamo arrivando.....
Stefano spense la chiamata e attese l'arrivo di Luca e Desiré, attaccato al gabinetto.
Ogni volta che ripensava al cadavere di Ida, vomitava.
Un altro poco e avrebbe vomitato l'anima.
I due entrarono di corsa, piangendo.
Appena salirono video Stefano nel bagno.
Desiré lo accompagnò di sotto e lo accompagnò a casa a piedi mentre Luca era rimasto in casa.
Sentiva l'odore di sangue e carne anche con la porta chiusa.
La aprì ed inizio ad urlare.
Urlare e piangere.
Poi prese il telefono.
Digitò il numero 118.
-Vi prego aiutatemi, c'è mia figlia morta in camera!
-Come scusi?
-HO BISOGNO DI UN'AMBULANZA! MIA FIGLIA È MORTA!
Dopo dieci minuti arrivò l'ambulanza che prese il corpo senza vita di Ida.
Il dottore lo avvicinò.
-Signor Denaro, vostra figlia è morta dissanguata.
-Come?
-Si tagliava le vene. Lei lo sapeva?
-No...non pensavo che.....
-Condoglianze.
Quella sera nessuno dormì e Sascha invitò Luca e Desiré a dormire da loro per qualche giorno.
Sonia era a pezzi.
La sua migliore amica, anzi quasi sorella, si era suicidata.
E lei sapeva del fatto che si tagliasse.
In quel momento su riteneva la sola ed unica colpevole.

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