31.

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CARLOTTE.

Louis e Niall mi avevano invitata ad uscire con loro, in realtà mi avevano obbligata, ma io accettai, non sarei rimasta a casa a piangermi addosso per il comportamento di Harry nei miei confronti.

Lo odiavo, odiavo come pensava cadessi ai suoi piedi con qualche parola dolce, ma ciò che lui si ostinava a dimenticare era che io non sono come tutte le altre ragazze e mai lo sarò; all'inizio, quando scrissi ad Harry per la prima volta, oltre ad essere irritante con quella 'x' alla fine di ogni frase, sembrava un ragazzo con i piedi per terra ed un atteggiamento diverso da quel che ha dimostrato avere in queste settimane.

Nonostante avessi cercato di non farlo, quando smise di scrivermi, piansi come una ragazzina,  non ero al corrente del motivo per cui lo feci, infondo è stata solamente una piccola discussione, ma questa volta sembrò importarmi più delle altre.

Così me ne restavo seduta in un tavolo del mio ristorante italiano preferito ad ascoltare questi due ragazzi bisticciare per motivi a me sconosciuti, Louis alzava il tono della voce quando ne aveva l'occasione e Niall gli lanciava occhiatacce.

≪Esco a fumare una sigaretta≫, sbuffò Louis alzandosi dal tavolo e lasciando il locale in pochi secondi.

≪Io vado al bagno≫, disse il biondo allontanandosi, poi, dal tavolo.

Fu così che mi ritrovai seduta da sola al tavolo guardandomi attorno; il locale era pieno, nessun tavolo libero al di fuori del mio e tutti erano occupati da qualche coppia tenersi per mano e dimostrarsi il loro amore incondizionato.

Il mio tavolo era abbastanza lontano dall'entrata del ristorante così che non potessi vedere chi entrava, ma quando vidi Harry avvicinarsi non ne capii più nulla.

Indossava i suoi soliti jeans stretti neri ed una camicia bianca che lasciava intravedere qualche suo meraviglioso tatuaggio, ai piedi dei stivaletti di camoscio beiges ed alle dita i suoi soliti anelli.

≪Che ci fai qui?≫, chiesi con voce flebile, speravo di riuscire ad urlargli contro, ma questo ragazzo accendeva in me ciò che mai altri ragazzi sono riusciti ad accendere.

≪Ti avevo promesso un appuntamento, giusto?≫, ghignò divertito sistemandosi i capelli con le dita ed, a quel gesto, andai fuori di testa.

Mi piaceva quando cercava di sistemarsi i capelli ed era un'azione piuttosto sexy, ed il più delle volte lo faceva apposta.

≪Sì, ma non mi hai chiesto di uscire≫, gli feci notare e lui rise prendendo posto davanti a me.

≪Mi sono dovuto arrangiare≫, alzò le spalle sorridendo e subito dopo notai le sue fossette, probabilmente lo faceva di proposito.

≪Louis e Niall non torneranno≫, mi disse divertito, e lì capii che Tracy aveva ragione, ma probabilmente era stata incastrata anche lei.

≪Passerò con te anche il weekend?≫, gli chiesi spostando lo sguardo sul cameriere camminare per tutto il locale servendo i clienti.

≪Esattamente≫, affermò continuando a sorridere.

≪Bene≫, risposi quasi fossi seccata e cominciai a frugare nella mia borsetta in cerca del mio telefono e, quando lo trovai, scrissi a Louis.

Me: Sei una troia, fottiti Tomlinson!

Louis troia: Aaaw quanto sei dolce piccola Carlotte!!

Me: Mi stuprerà!

Me: Mi avrai sulla coscienza Tomlinson!

Louis troia: È un'ipotesi

Messages with Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora