Arrivammo alla festa in pieno orario e pregai Liam di non lasciarmi da sola all'interno di quella casa, sapevo che non mi sarei sentita per niente a mio agio in mezzo a tutta quella gente con cui io non centravo assolutamente niente.
Per tutta la sera fortunatamente non mi aveva lasciata sola un attimo finché Katrine non gli chiese di ballare con lei e lui ovviamente non avrebbe potuto mai rifiutare.
Cosí mi ritrovai seduta al bancone della cucina da sola, sorseggiando la mia coca, aspettando il ritorno di Liam, quando qualcuno attirò la mia attenzione picchiettandomi sulla spalla.
Mi girai e vidi un alto ragazzo, muscoloso, capelli ricci, neri e due grandi occhi azzuri. Non ci potevo credere che dopo tanti anni l'avrei incontrato cosí. Martin, era stato uno dei miei piú grandi amici durante il periodo dell'adolescenza e non nego di aver provato anche qualcosa di piú nei suoi confronti a quei tempi.
Cosí mi ritrovai ad abbracciarlo e: - Hey Martin, come stai? Oddio quanto tempo é passato, ti trovo davvero in forma.-- Io tutto bene tu? Sei diventata ancora piú bella di quanto ricordassi che a momenti non ti riconoscevo piú, che ci fai qui tutta sola?-
- Oh ho accompagnato un mio amico che a quanto pare se l'é andata a spassare e perciò eccomi qua- sorrisi contenta di aver rivisto finalmente il mio vecchio amico.
La serata passò in fretta in compagnia di Martin. Ci raccontammo tutte le cose successe l'un l'altro nel corso di questi anni e alla fine mi aveva pure convinto ad andare a ballare in pista, cosa che mai avrei dovuto fare date le conseguenze.
Nel bel mezzo di una canzone mi sentii mancare. Mi girava la testa, e sentivo che di li a poco tempo se non me ne andavo mi sarebbe venuto uno dei miei attacchi di panico che erano già da un paio d'anni che mi erano iniziati, proprio da quel giorno nel quale la mia vita subí una tremenda scossa.
Cosí mi scusai con Martin e raggiunsi il piano superiore, sperando di trovare il prima possibile un balcone su cui poter prendere una boccata d'aria. Dopo un paio di giri a vuoto trovai una grande terazza ben tenuta e per fortuna isolata.Mi sedetti sul dondolo ad ammirare il meraviglioso panorama che avevo dinanzi a me, della mia città natale.
Amavo la notte, rendeva piú magica ogni cosa, forse per il silenzio che con la sua venuta porta e di conseguenza anche la pace che riesci a trovare o forse perché di notte si riesce ad apprezzare quei dettagli che durante il giorno immersa nella tua quotidianetà non noteresti mai.
Completamente persa nel mio mondo non mi accorsi nemmeno della presenza di un'altra persona fin quando non udí:- Che ci fai anche tu qui?-
Quella voce e quegli occhi che anche nel buio riusci a vedere, non potevano che appartenere a lui. Di nuovo lui, era incredibile come fino a pochi giorni fa non l'avessi mai notato e d'ora era qui sempre pronto a mettermi in soggezzione e a mandarmi in tilt il cervello.
- Mi sono sentita male e cercavo un pò d'aria e t-tu perché non sei giú a divertirti?- in tutta risposta lui finse una risata e:
- Sai Charlie, so cosa tu pensi di me, che sia uno di quei ragazzi che viene alle feste solo per spassarsela con ragazze a caso e non hai tutti i torti, ma quello che non sai é che sono un tipo a cui piace stare da solo per cui se ne ho bisogno mi allontano dalla massa di gente come in questo caso.-
Sinceramente non mi aspettavo una risposta cosí da lui cosí semplicemente annuí.
I minuti seguenti furono colmi di imbarazzo, tutti e due eravamo in silenzio e a volte mi ritrovavo a fissarlo ma smettevo subito non volendo che lui se ne accorgesse. Per quanto avrei voluto, non potevo negare che la sua era una bellezza unica, la pelle mulatta, dei lineamenti che sembravano scolpiti e degli occhi di una forma a mandorla contornati da lunghe ciglia ee... E basta Charlie non puoi pensare queste cose di quel ragazzo non devi pensarlo e basta.
Mi alzai pronta ad andarmene, quando lui mi chiese sorprendendomi di parlargli un po di me.-Perché dovrei farlo?-
- Semplice, perché io sono qui, tu sei qui e stare in silenzio é davvero imbarazzante e poi non so niente su di te e vorrei conoscerti meglio ecco.-
Wow Zayn davvero, hai sempre la risposta pronta e riesci a sorpredermi? Complimenti.
-Beh allora mi chiamo Charlotte Nelson, per gli amici Charlie, ho 18 anni, vivo a Bradford da quando sono nata e ho appena finito il quarto anno di college. Le mie piú grande passione é la fotografia e penso che questo sia tutto quello che puoi sapere e tu- tu, parlami un po di te se ti va ovviamente.-
- Piccola Charlie penso che le uniche cose che tu possa sapere su di me sono che mi chiamo Zayn Malik, ho 22 anni e se te lo stai chiedendo si sono stato bocciato tutti questi anni, e la mia unica passione é disegnare.-
-Con chi vivi qui?- continuò sempre lui.
Su questa domanda cercai di rimanere un po sul vago, non volendo rivelare niente di troppo da cui avrebbe potuto emergere una cosa troppo dolorosa del mio passatao cosí:
- B-b-beh in realtà vivo solo con la mia migliore amica in una stanza del college si ecco. E tu?-
Sapevo di non essere sembrata convinta e lui se ne era reso conto, ma per fortuna non insistette e rispose solamente:
- Chiedi troppo cosí piccola Charlie, chiedi troppo.-
Dopo quella risposta mi girai verso di lui a fissarlo e lui stava facendo lo stesso. Quel ragazzo mi incuriosiva e non poco, avrei voluto sapere di piú su di lui, sul suo passato.
Iniziò cosí una rincorsa di sguardi, come se l'uno potesse leggere i bisogni dell'altro dentro, come se non servisse altro, solo un instante in cui i nostri occhi si incontrano per capire che non c'é altra cosa che io voglia vedere. Ma sicuramente questo fu tutto frutto della mia immaginazione ed ero l'unica che credeva ancora in queste cose. Lui di certo non era il ragazzo adatto a me e poi non prendiamoci in giro lui non potrebbe mai volere niente da me, siamo troppo diversi come il sole e la luna e io avevo deciso in quell'istante che non avrei mai piú dovuto vederlo per non rischiare di inziar a provare qualcosa di sbagliato o a diventar dipendente di quegli occhi come la luna lo é del sole.Cosí feci, corsi via. Raggiunsi il piano inferiore e trovai Liam, che a quanto pare mi stava cercando e lo pregai di portarmi al college e lui da grande amico qual'é lo fece.
Era ormai notte tarda e io mi rigiravo nel mio letto non riuscendo a prendere sonno, perciò decisi di affaciarmi alla finestra sapendo che in quel cielo c'era una persona molto importante per me, che avrebbe potuto darmi la tranquillità che cercavo in quel momento. In pochi secondi la vidi, la stella piú luminosa, nonché quella che era per me la mia mamma.
Spazio autrice:
Hey, hey ciao ragazze come state? Sono riuscita ad aggiornare anche questa volta yeeah.
Comunque volevo chedervi sempre di farmi sapere se la storia vi sta piacendo cosí e la continuereste a leggere, perché il vostro parere é il piú importante. E niente buon rientro a scuola tutte e alla prossima, bacii
STAI LEGGENDO
Instant [z.m]
Fiksi RemajaE l'avevo capito fin dal primo istante che avrei scelto lui,sempre.