'Possa la buona sorte sempre essere a vostro favore'

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Dopo un pranzo leggero cucinato da Wanda, Gale era finalmente pronto per la sua prima prova. Si recó in una zona al margine del bosco, opposta rispetto a quella in cui si trovava la prigione. Mabor si era proposto per accompagnarlo, ma lui non ne aveva voluto sapere. Era una prova importante, aveva bisogno di andarvi da solo. Mentre camminava, ripensava alle parole di Johanna. 'Perché non ho più nessuno a cui volere bene'. Le aveva già sentito pronunciare questa frase, durante gli ultimi Hunger Games. A quell'epoca non lo avevano stupito più di tanto, erano solo un altro stupido dettaglio dello stupido teatrino quali erano quegli stupidi giochi. Ma ora, che aveva visto Johanna pronunciarle con tanto astio e tanto fervore, ne era rimasto tremendamente colpito. In quel momento, peró, cercava di non pensarci: doveva rimanere il più lucido possibile per affrontare la prova. Dopo un quarto d'ora di cammino, arrivó finalmente in un grande spiazzo, dove almeno un'altra quarantina di candidati stavano già seduti su delle panchine ad aspettare il proprio turno. Gale si chiese come mai così tante persone volessero entrare nella squadra che presidiava tra il Distretto 11 e il 12, ma non riusciva a trovare una spiegazione plausibile, e sinceramente non gli interessava. L'unica cosa che lo preoccupava era che maggiore era il numero di candidati e minore era la probabilità di essere scelto.
Un quarto d'ora dopo l'arrivo di Gale, il comandante Cupbirth e alcuni suoi assistenti fecero il loro ingresso in alta uniforme. Cupbirth si mise su un piedistallo, in modo da farsi sentire chiaramente dall'intera folla.
'Buon pomeriggio, Pacificatori. Oggi avrà luogo per voi una prova molto importante, in base alla quale verrà scelta la squadra che sorveglierà il confine tra il Distretto 11 e il 12. Verranno messe a dura prova sia la vostra forza fisica sia quella intellettuale, quindi vi raccomando disciplina e ordine e, come dicevano i nostri vecchi amici, 'possa la buona sorte sempre essere a vostro favore!''
Al sentire quelle parole, ciascun candidato ebbe una stretta al cuore, ad ognuno si era aperto uno spiraglio di ricordi dolorosi, la paura di essere scelti, la sofferenza nel perdere i Tributi del proprio distretto, la collera contro Snow e l'intera Capitol City. Gale riuscì a pensare solo a Prim, per la quale Katniss si era sacrificata e che era stata ammazzata da una delle bombe da lui progettate. Un'altra vittima inconsapevole di un rancore sepolto, di cui gli Hunger Games rappresentavano solo la punta. Cupbirth sapeva quali emozioni avesse suscitato, ma non sembró provare sensi di colpa. I suoi assistenti, successivamente, divisero i candidati in gruppi in modo da concludere le prime tre prove nel più breve tempo possibile.
'In questo modo dedicheranno l'intera mattinata a torturarci, domani' pensó Gale, e una fitta di paura lo colpì allo stomaco.
Per l'orienteering i 40 candidati vennero divisi: 20 avrebbero affrontato questa prova, gli altri 20 avrebbero fatto pratica nella 'Sezione Catastrofi', per vedere come cavarsela in caso di un cataclisma naturale o di un attacco da parte di animali o Capitolini, poi ciascuno avrebbe fatto pratica con pistola ed arco, successivamente si sarebbero scambiati i ruoli. Gale faceva parte della prima squadra: lui e altri 19 avrebbero fatto orienteering all'interno dei boschi, da lì sarebbero dovuti tornare alla base. A ciascuno, in base alla posizione d'arrivo, sarebbe stato assegnato un punteggio, e ovviamente, prima si arrivava, più punti si ottenevano. Il giovane Hawthorne non avrebbe certo avuto problemi, considerando che aveva passato gran parte della sua adolescenza in quel bosco. Era sicuro, peró, che ci sarebbero state delle insidie, lungo il tragitto, altrimenti il tutto sarebbe stato troppo facile.
Un elicottero li stava conducendo al centro del bosco. C'era una nebbia fitta, che non permetteva di vedere ai candidati il paesaggio che stava loro intorno, ed ovviamente era un trucco che era stato ripreso dai famosi 'giochi della fame'. Ad un tratto l'elicottero atterró, ed un portale enorme si aprì, facendo scendere i primi 20 aspiranti. L'elicottero decolló di nuovo subito dopo, non appena furono scesi tutti.Molti si avviarono immediatamente, sicuri del fatto che stavano individuando la strada giusta. Gale,invece, si fermó un po' a riflettere su quale fosse la via migliore da prendere. Nel frattempo, la nebbia si era diradata un poco, e adesso i confini degli alberi risultavano un po' più netti. Gale, ad un tratto, vide qualcosa che si ricordava perfettamente: c'era un albero con un tronco sul quale si apriva uno strano disegno geometrico a spirale. Lo aveva già visto . Controlló un po' in giro, poi vide un faggio alla sua destra e capì immediatamente quale direzione prendere. Inizió a correre quindi verso sinistra. Percorse un breve tratto, fino a quando non inciampó  e cadde su qualcosa di appuntito. Arrivato con la faccia in terra, si graffió anche in volto. Faceva un gran male. Da lì, peró, riuscì a capire in cosa era inciampato. Si chiamavano dormienta, ed erano dei rovi che crescevano nel distretto 2  e che provocavano a chi ne veniva graffiato una grande sonnolenza, facendo cadere la vittima in un sonno profondo che durava in media 2-3 ore. Gale era nel panico. Si rialzó immediatamente ed inizió a ragionare. 'La vittima cadrà in un sonno profondo dopo circa 15 minuti, ma per combatterlo ed evitarlo bisogna... Bisogna..' Gale cercava di ragionare. Gli arrivó d'un tratto l'illuminazione. 'Bisogna preparare un miscuglio con muschio ed erba saetta ed ingerirlo'. Il ragazzo spiccó una corsa e strappó un po' di muschio da un albero vicino, poi proseguì, questa volta in direzione del lago. Correva talmente veloce che gli mancava l'aria e gli occhi gli stavano diventando sempre più pesanti. Dopo circa una decina di minuti, vi giunse.Praticamente Gale dormiva in piedi, ma data la sua forza di volontà riuscì a prendere un po' di erba saetta. Poi prese la borraccia dal suo zaino e la riempì con l'acqua. Il sonno lo stava assalendo. Strappó muschio ed erba saetta con foga, chiuse la borraccia e la mosse velocemente per mescolare l'intruglio. Gli arti si facevano sempre più pesanti. Con un ultimo, immane sforzo, bevve tutto l'intruglio della borraccia. Ebbe appena il tempo d'inghiottirlo, quando scivoló in un sonno profondo.

Si risvegliò d'improvviso, imperlato di sudore.Per prima cosa,con uno scatto alzó il polso e guardó il suo orologio. Il quadrante gli indicò che erano passati solo pochi minuti. Con un sospiro di sollievo, Gale si alzó. Ce l'aveva fatta, aveva dormito solo per un quarto d'ora, ció significava che l'intruglio aveva funzionato con successo. Si voltó verso il lago. Le ferite dei Dormienta gli bruciavano, avrebbe dovuto rinfrescarsi con un po' d'acqua. La raccolse mettendo le mani a coppa e se la buttó sul viso, poi passó un po' d'acqua anche sugli stinchi graffiati. Una volta conclusa l'operazione, tornó a guardare il paesaggio, e si accorse che qualcosa era cambiato: ora, di fronte a lui c'erano una serie di fitti alberi, quando Gale sapeva che nella zona vicino al lago crescevano soltanto piccoli arbusti, e si doveva percorrere prima un sentiero abbastanza lungo per giungere nel luogo dove la vegetazione cresceva più alta. Probabilmente, era un'altra prova: era come se fossero stati mischiati i pezzi di un puzzle, ma il giovane era sicuro che fosse soltanto un diversivo, con il quale cercare di farlo entrare in confusione e fargli imboccare un'altra strada. Ma Gale non lo avrebbe fatto. Imboccó una stradina che si dirigeva nella fitta foresta, e la percorse con passo lesto, guardandosi intorno in modo da trovare dei segnali che gli facessero capire che il sentiero imboccato fosse quello giusto. Dopo minuti di marcia, Gale inizió a dubitare di aver preso la decisione giusta, ma poi da lontano scorse una piccola piana dove il sentiero si divideva in tre diramazioni. A quella vista il giovane ebbe un tuffo al cuore, poiché si ricordava di quel l'incrocio, e sapeva che se avesse imboccato un determinato corridoietto sarebbe sbucato ai margini del bosco, davanti al comandante Cupbirth. Si avviò più deciso che mai quasi correndo, quando ad un certo punto intravide su un albero uno strano volatile dai colori sgargianti  che cantava. Vedendolo, Gale ripensó agli uccellini di Johanna, e a quella sensazione di calma innaturale che lo aveva pervaso sentendo la loro melodia. In questo caso, provava una sensazione ancora diversa, quasi di pace e di abbandono. Ascoltando il canto, la testa inizió a girare al giovane, e i piedi sembravano essersi inchiodati al suolo. La mente del ragazzo cercava di lavorare frenetica, lottando contro quel senso di smarrimento che il volatile gli provocava. Ad un tratto, Gale si ricordó di questa specie di uccelli: si chiamavano Confusori, ed erano molto utilizzati nel Distretto 11 per fare in modo di far smarrire qualsiasi ladro avesse tentato di rubare nelle coltivazioni. Il giovane sentiva di stare perdendo il senso dell'orientamento, ogni luogo gli sembrava uguale all'altro. Ma poi, rivide se stesso seduto in quella piana a scrutare l'orizzonte, a parlare con Katniss, a correre veloce fuori dal bosco prima del coprifuoco per portare la selvaggina a sua madre Hazelle. E quei ricordi ebbero l'effetto di un secchio di acqua gelata. Con uno scatto, Gale uscì dal bosco e correndo attraversó  la piana, la melodia che ancora lo seguiva da lontano. Ebbe un attimo d'incertezza quando si trovò di fronte alle diramazioni, poiché quel senso di smarrimento lottava contro i suoi ricordi e la sua conoscenza del territorio. Alla fine, con un ultimo scatto, imboccó la strada a destra, la mente ed il corpo pesante. L'ultima cosa di cui si ricordó prima di svenire furono le congratulazioni del comandante Cupbirth e la sua gioia nel constatare che aveva appena superato un nuovo ostacolo prima di giungere a Katniss.

Il fuoco dei tuoi occhi (JohannaxGale)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora