"Dai tocca solo a te a trovare un boyfriend!"quell'esclamazione mi fece pensare,mi fece pensare all'ultima volta, a cui avevo affidato ad un ragazzo il mio cuore.
"Ragazzi,i-io vad-do in bagno-o,se a-arriva il cameriere,ditegli ch-he io prendo una p-pizza ma-argherita ok?" dopo aver detto ciò,balbettando,mi diressi in bagno. Camminavo a testa bassa,cosa che non facevo da un pò,finchè non mi scontrai con qualcuno. Mi scusai senza nemmeno guardarlo negli occhi e continuai a camminare.
"Perchè è così difficile fidarsi di qualcuno? Ormai sono poche le persone di cui ti puoi fidare,che ti sono accanto e che non ti tradiscono. Ora se ho difficoltà a esprimermi,anche con i miei amici è solo colpa sua."pensai. Pian piano mi rivenne in mente tutto e la ferita,che ormai si stava rimarginando,si riaprì.
*Flashback*
Era sera,io e i miei migliori amici,eravamo al parco a parlare del più del meno,finchè non andammo al bar ed io incrociai i suoi occhi,profondi come il mare,nel quale pensavo di affogare,lui mi sorrideva ed io ricambiando, pian piano arrossivo sempre più. Mi innamorai di lui a prima vista. Lo rividi al parco e cominciammo a conoscerci,si chiamava Valerio e penso che lui abbia costituito una parte importantissima della mia vita. Mi sosteneva,per me c'era sempre e ci completavamo a vicenda.
Era il giorno del mio compleanno e avevo organizzato una festa. Mi ero allontanata, per andare al piano di sopra e quando aprii la porta del bagno lo vidi con un altra,limonarsi e palparsi dappertutto.
Io gli avevo affidato il mio cuore e lui lo aveva frantumato in mille pezzi.*Fine flashback*
Ero confusa e frastornata,ma come sempre ce l'avrei fatta,con i miei amici o da sola,ma ce l'avrei fatta. Avevo le lacrime agli occhi,ma non potevo farmi vedere così e non avrei permesso a qualcun'altro di rifarmi male,soprattutto a lui.
Mi sciaquai la faccia,feci due tre respiri e uscii.
Michela
Non avrei dovuto fare quell'esclamazione,dovevo immaginare che ci sarebbe rimasta male e che avrebbe pensato di nuovo a lui,quel ragazzo che tanto odiavo con tutto il cuore per ciò che aveva fatto nei suoi confronti.
Lei non se lo meritava. È una ragazza così brava,lo so che a volte è arrogante, diretta e irritata,ma prima non era così. Aveva un cuore grande e forse anche ora,solo che è nascosto dalla rabbia e dalla sofferenza.Era un bagno da un pò e il cameriere aveva già portato le pizze. Non sapevo se stesse piangendo,se ce l'avesse con me o no,ma una cosa la sapevo io la dovevo aiutare,in veste di migliore amica e di persona che le vuole un bene dal cuore. Mi stavo per alzare quando la vidi arrivare,i suoi occhi erano tristi,ma il suo sorriso,avrebbe ingannato chiunque.
Francesca
Mi diressi al tavolo e vedendo le pizze, sorrisi,mi avrebbero aiutato a dimenticare.
"Eccomi,scusate" dissi sorridendo e rivolgendomi a tutti. Ricambiarono il sorriso e cominciammo a mangiare e di tanto in tanto,qualcuno rompeva il silenzio,facendo qualche domanda o qualche battuta.
Ogni tanto mi giravo e osservavo Michela, aveva uno sguardo preoccupato. Forse si sentiva in colpa oppure aveva capito a cosa avevo pensato tutto questo tempo. Ma io non ce l'avevo con lei,anzi io le voglio bene e proprio nel momento in cui io stavo male,lei c'era, era lì che mi faceva tornare il sorriso e che mi consigliava.
*Flashback*
Eravamo sedute sul letto e lei mi parlava...
"Eddaiii non essere triste piccola fraa! Devi pensare così:'lui non mi merita,lui non sa di essersi appena perso una ragazza fantastica,simpatica e con un cuore grande grande. Senza di me lui sarà perso e mentre io sorriderò,lasciandomi tutto alle spalle,gli farò capire che questa volta non l'avrà vinta!' Capito piccola fraa?"
Un sorriso si vece spazio sulle mie labbra e con un ghigno mi abbracciò.*Fine flashback*
Mentre riflettevo,James mi chiamò"Fraa? Terra chiama Fra!Allora che succede? Tutto apposto" sbattei gli occhi più di una volta e mi ripresi." Si certamente,sto benissimo! Comunque oggi pago io per tutti e nessuno provi ad obbiettare eh...". Ridemmo di gusto e io mi avvicinai al bancone,aspettai il cassiere e pagai.
Presi Michela per mano e la portai fuori,dove l'abbracciai con tutta me stessa.
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'La ragazza che voleva essere un maschio'
RandomEccola qui,la ragazza diciassettenne che che sin da piccola desidera essere un maschio. Cresciuta con il fratello,comincia ad amare tutto ciò che ama lui. Ma riuscirà Damiano,a cambiarla?