Two

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"Smettila..ti prego basta!!
No..no..non è vero..
Noni??? Noni ti prego svegliati!

Guardo il cellulare sul comodino, bene, non sono nemmeno le 3:00 ed io non riuscirò a prendere facilmente sonno a causa del solito incubo a cui ormai non faccio nemmeno più caso.
Fisso il soffitto da circa 2 minuti ormai..
"OK. Adesso basta."
Mi alzo di scatto dal letto provocandomi un giramento di testa, ma non mi importa.
Apro l'armadio: felpa degli Eagles, i miei jeans preferiti e le Adidas.
Entro in bagno cercando di fare il minimo rumore per non svegliare mio padre e la sua compagna, se così si può chiamare.
Faccio una doccia calda, infilo i vestiti scelti e... Beh non credo ci sia qualcuno che faccia caso alla mia faccia struccata.
Apro la porta d'ingresso e il venticello fresco di Novembre mi invade i sensi.
Lo adoro, in questo mese qui in Sicilia c'è un clima fantastico, a differenza della mia vecchia città.
Inizio a camminare senza una meta arrivando a un piccolo parco con un paio di panchine.
Mi siedo su una di esse sobbalzando per il freddo che emanavano.
Beh, noto di non essere l'unica pazza in giro a quest'ora.
"Hei Nadia, sei tu?"
Mi guarda alquanto sconvolta e non posso fare a meno di ridere e prenderla per il culo.
"AHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHA noooo, sono il suo fantasmaaaaaaaa buuuuu"
Ahahahaah rischio di pisciarmi se non smetto di ridere.
Mi avvicino per abbracciarla e lei mette il broncio.
"Ahahah ciao Zafri"
Era un po che non la vedevo..
Siamo sempre andate d'accordo, anche con il mio carattere di merda.
Poi ci siamo un po separate quando.. beh quando accadde l'incidente..
Ci sediamo e iniziamo a parlare della scuola, dei voti e della vita di tutti i giorni.
"Sempre la solita secchiona eh"
Mi fa l'occhiolino facendomi arrossire. Come sempre.
Erano ormai le 5 e Zafrina voleva tornare a casa.
Si alzò e abbracciandomi mi disse le parole che non avrei mai più voluto sentir pronunciare..
"Perdonami se non ci sono stata quando...beh hai capito..
Mi dispiace tanto per quello che è successo"
Una lacrima rigò il mio viso..
Si staccò dall'abbraccio salutandomi e dirigendosi verso casa.
Io restai li. Seduta in quella fredda panchina a piangere e a maledirmi per non aver portato con me le pillole.
Era l'alba ormai, mi decisi ad alzarmi e tornare a casa per affrontare un'altra giornata nella sua inutile quotidianità.

Spero vi piaccia la storia fin qui..
È il mio primo libro e ho tante, forse troppe idee che mi frullano in testa:)
Fatemi sapere che ne pensate♡

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