Dopo l'incubo e la lunga nottata non ho più dormito e a quanto pare alle mie occhiaie non fotte di nasconderlo.
Dopo aver pulito camera mia sono scesa in cucina per cibarmi dell'ultima fetta di pizza di ieri sera e una scena raccapricciante mi si presenta davanti:
QUELLA STRONZA DELLA COMPAGNA DI MIO PADRE LA STA MANGIANDO O__________O
Cerco di mantenere i nervi saldi e senza rivolgerle uno sguardo apro il frigo prendendo uno yogurt alla fragola.
"Brava Nadia, tu si che mangi sano"
Credo che il mio viso abbia cambiato 37 sfumature di rosso.
NERVI. NERVI. NERVI. NERVI.
STA CALMA.
Senza rispondergli esco dalla cucina incrociando mio padre..
"Buongiorno tesoro" dice stampandomi un bacio sulla fronte.
"Buongiorno" rispondo fredda.
Oh no..l'ho fatto di nuovo.
Sembra ce l'abbia con lui per qualche motivo a entrambi sconosciuto.
Sarà per aver sostituito mamma con quella sottospecie di femmina, sarà per essere sparito 12 anni..
Come vi ho già accennato io non vivevo qui, io sono nata e cresciuta a Seattle con mia madre..
Poi quando il cancro me la portò via mio padre si rifece vivo.
Ed eccomi qua.
21 anni. Vergine. Senza amici.
Cosa si può desiderare di più dalla vita?
Almeno ho le mie sigarette, loro non andranno mai via da me..
La mia prima sigaretta fu a 11 anni, e per poco non morivo soffocata.
A 14 il primo pacchetto, ed oggi con i polmoni consumati.
Apro l'armadio e resto perplessa qualche istante.
Cazzo mi metto?
Opto per dei leggins neri e una felpa gigante grigio perla e le vans nere.
Passiamo al trucco: eyeliner e mascara e in 10 minuti sono pronta.
Afferro il mio nuovo libro che avrò letto una quindicina di volte e aspetto un autobus, non mi importa quale.
Leggere sull'autobus mi rilassa, è una delle poche cose che amo.
Beh, pensandoci sono davvero poche..
Libri, musica, mangiare e..
Devo pensarci..
Mh...forse...
Ah si, il mare.
Mentre il mio cervello frulla pensieri salgo su un autobus senza leggere la linea.
OPS.
Mi avvicino timidamente all'autista e con un filo di voce chiedo..
"Scusi, che linea è?"
Il tizio sgarbatamente fa finta di non sentire.
Beh...non sono in vena di litigare oggi, pazienza.
"531 piccola"
Mi giro e mi si mozza il fiato.
Un uomo di circa 30 anni mi stava squadrando con un ghigno malizioso in viso, e che uomo.. pensai.
"G-grazie" risposi cercando di non fare possibili figure di merda e di apparire il più indifferente possibile.
Oh, ma la 531 porta vicino la spiaggia..
Oggi il destino sembra essere dalla mia parte.
Dopo 20 minuti di lettura e di imbarazzo a causa dell'uomo che non ha smesso di fissarmi scendo dall'autobus e l'odore del mare mi rapisce totalmente.
Sulla spiaggia mi rendo conto di essere seguita da quel bel trentenne che non mi dispiacerebbe affatto aver di sopra..
Ops scusate, momenti perversi.
Poggio il libro e le vans sulla sabbia avvicinandomi alla riva.
Il mare è fantastico e l'acqua freddissima proprio come piace a me.
Eppure la spiaggia è isolata, stupidi umani che preferiscono dormire e scopare.
Beh, non che abbia qualcosa in contrario a queste due cosine.
Do un'occhiata in giro per essere sicura che nessuno mi stia guardando e lentamente inizio a spogliarmi lasciando solo gli slip.
"Evviva il topless" pensai..
Mi immergo in acqua senza esitare, come se fossimo una cosa sola.
Nuoto per circa 5 minuti e prima di congelare decido di uscire.
Alzo lo sguardo e.. cazzo.
Lui è lì, infondo. Con una birra in mano, tremendamente eccitante e mi sta osservando.
Ed io sono quasi nuda.
Ok. Manteniamo la calma.
PERCHÈ MI GUARDA?
Mi siedo dandogli le spalle sperando che il sole mi asciughi velocemente.Credevo se ne fosse andato invece..
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▪Fammi male, fammi tua.▪
RandomUn'acida vergine ninfomane, stronza quanto dolce, secchiona e irrecuperabile lettrice di libri vecchi e impolverati della biblioteca si trova a dover fare i conti con il passato che la perseguita e un presente misterioso ed eccitante.