Capitolo 2.

974 100 50
                                    

-Hai preso tutto?-
-Sì, mamma.-
-Tutto tutto?-
-Sì...-
-Il kit di sopravvivenza non l'hai preso, Jessica!!- Esclamò mia madre, proprio nel momento in cui le mie mani ebbero sfiorato la maniglia della porta.
No, ma davvero, faceva sul serio?
-Mamma, senti,- Presi un grosso sospiro, buttando momentaneamente la borsa sul parquet e andandole in contro. -non sto andando in guerra. Sto andando a casa di Safaa.- Precisai, per la milionesima volta. -Una mia amica. Ricordi?-
Ma perché le madri dovevano essere così ansiose e pesanti?
Non capivo cosa la preoccupasse, non era la prima volta.
Eppure glielo avevo fatto capire chiaro e tondo: Safaa mi aveva invitata (supplicata) a dormire a casa sua per una notte; il motivo era abbastanza ovvio. I suoi genitori dovevano andare ad una cena di lavoro e sarebbero ritornati tardi quella sera... non voleva stare da sola con suo fratello, non aveva le forze per sopportare le sue prediche dopo quello che era successo a scuola.
Anche per questo motivo l'avevo accompagnata a casa sua, finite le lezioni, solitamente ritornava con la macchina di Zayn... ma aveva rifiutato di entrarci.

-Non ho bisogno di nessun kit di sopravvivenza, quindi.- Proseguii. -Voglio dire... non sono terroristi...-
Beh, però, a pensarci bene... il fratello non ci avrebbe impiegato tanto tempo a diventarlo.
-Va bene, okay! Divertiti!- Mi abbracciò e mi schioccò un veloce bacio sulla fronte, per poi guardarmi. -Conosco la famiglia Malik, sono brave persone.-
-Certo.-
Non le avevo detto che i genitori sarebbero ritornati tardi quella sera e che, in realtà, saremmo rimaste sole a casa. Sì, c'era suo fratello, ma non mi avrebbe fatta andare se glielo avessi detto.

-Soprattutto il figlio, è molto carino. E gentile.- Commentò poi, ridendo.
Prego? Perché faceva certe considerazioni in presenza mia?
-E anche uno stronzo senza cervello.- Aggiunsi a bassa voce, irritata dal fatto che avesse appena fatto un complimento a quel cetriolo.

-Che hai detto?-  

Aveva detto gentile?!

Mia madre lo conosceva a malapena... come faceva a pensare che fosse gentile, se non gli aveva neanche rivolto la parola? L'aveva sentito anche rivolgersi in modo sgarbato al preside, una volta, quando fu chiamata dalla scuola. Ovviamente, la colpa era sempre e solo sua: non ero io quella che tentasse di buttare acqua ghiacciata nel corridoio o che facesse scomparire il telefono delle persone.

Delle volte finivamo dal preside per vari motivi e lo facevamo esasperare in una maniera incredibile. Il nostro preside era un angelo ma allo stesso tempo un grande stronzo: abbaia, ma non morde. Era lui stesso che lo diceva quando finiva di farci la ramanzina riguardo le regole dell'istituto e ci obbligava a stringerci la mano. Nel senso che tra tutte le volte che ci aveva minacciato di sospenderci se non avessimo finito di scannarci per i corridoi, non l'aveva fatto neanche una volta. Ci faceva la predica, ci minacciava, sbuffava quando davamo la colpa all'altro e poi ci riaccompagnava in classe personalmente, per non far sì che potessimo azzannarci per i corridoi. Se ci andava male, invece, esistevano varie punizioni: la peggiore era stata quando ci aveva obbligato di pulire la palestra dell'istituto, insieme a Greg, il bidello simpatico e ciccione.

Comunque, sapevo che in fondo in fondo, anche se faceva finta di scocciarsi ogni qualvolta che ci vedeva solcare la sua porta, Victor Crawford si compiaceva a sentirci discutere.

-E anche un fratello perfetto, ho detto.- Mi corressi.
Sì, come no.
Un fratello così perfetto da mettere in ridicolo la sorella davanti a tutta la scuola e impedirle di stare insieme al ragazzo di cui è innamorata, pensai.

Mia madre fece per aggiungere qualcos'altro, ma venne interrotta dallo squillo del mio cellulare. Frugai dentro la mia borsa e lo presi in mano, accettando la chiamata; riconobbi subito il contatto: -Jessica, muovi il culo. È da un'ora che stiamo qui ad aspettarti, non ho tempo da perdere!-
Alzai gli occhi al cielo, sbuffando per la sua arroganza. -Potresti anche essere più carino nel dire le cose!-
-Muoviti!!- Mi chiuse il telefono in faccia e lo riposi in borsa.

Remember meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora