La casa

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Saliamo sulle scale d'ingresso seguiti da scricchiolii inquietanti.
Appena Sebastian apre la vecchia porta di legno un odore di muffa mi invade le narici lasciandomi per qualche istante senza respiro.
La casa non è proprio come me l'aspettavo: mio zio -ad esempio- abita in una villa a tre piani vicino all'oceano... il suo, evidentemente, abitava nel bel mezzo del bosco in una casa che casca a pezzi.
Appena entrata però mi accorgo che l'arredamento è in un bello stile vintage con cornici color oro e bronzo che cerchiano quadri d'epoca ed un lussuoso divano in fondo alla stanza dove decido di lasciar dormire la bambina.
Subito dopo averla posata mi dirigo nuovamente da Sebastian ed insieme usciamo dalla casa abbandonandovi la bambina.
Ci dirigiamo alla macchina e cominciamo a caricare il più in fretta possibile le nostre cose.
Una volta finito torniamo dentro casa e poggiamo tutto sui lati della porta principale.
Decidiamo di svegliare la bambina e di spiegarle la situazione.
《Ei... ei...》Comincio a scuoterla dolcemente.
Si sveglia di colpo e mi fissa. Il tempo che si ricorda la discussione in macchina e si rilassa, pronta ad ascoltare.
《Io sono Lucinda,》Comincio sorridendo tristemente 《ma tu chiamami anche Luce.》lei mi guarda perplessa per poi aggiungere: 《Io sono Sophie...》
Sorrido.
《Il mio nome intero è Sophielle》Mi guarda, dopo poco aggiunge 《Come mia nonna...》
Si ristende sul divano e si gira verso il muro ed aggiunge: 《Tu come ti chiami?》
《Sebastian》Dice lui dolcemente.
《Okay...》Risponde fiacca Sophie.
Io e Sebastian ci allontaniamo e saliamo al piano superiore.
《Sono tanto stanca.》Dico io.
Lui sorride semplicemente.
Mi prende la mano e mi trascina in una stanza matrimoniale.
Io resto perplessa e soprattutto offesa.
Poi aggiunge: 《Mio zio aveva solo due stanze: una per lui e sua moglie ed una per me dato che venivo spesso a fargli visita》Mi guarda giusto il tempo per decifrare il mio sguardo e poi aggiunge 《Io e te dormiremo qui, mentre Sophie nell'altra stanza.》
Ora sono molto offesa.
Gli tiro uno schiaffo e lo butto fuori dalla stanza ed affermo 《QUI CI DORMIREMO IO E SOPHIE!》
Lo sento ridere ed allontanarsi.
Comincio ad aprire gli armadi e vedo che ci stanno dentro vestiti da uomo e donna.
Chiamo Sebastian e lo faccio entrare.
《Si, come ti dicevo, questa è la stanza di mio zio e sua moglie e qui ci sono ancora i loro vestiti.》Afferma e prende i vestiti dello zio 《Gli altri puoi prenderli tu.. purtroppo per Sophie non ho niente perché nell'altra stanza ci sono sempre i miei di vestiti, vestiti che tuttora mi stanno.》
Se ne va dalla stanza ed io comincio ad esaminarla:
Come tutte le altre ha un particolare stile vintage, decorata con quadri e cornici ed un grosso armadio di legno ben decorato appoggiato alla parete.
Mentre una grossa finestra fa vedere il bosco. E gli zombie.
Sembrano attratti da qualcosa nella nostra casa. Ora che è sera l'unica fonte di luce è solo e soltanto questa casa...
Comincio ad urlare per chiamare Sebastian che viene correndo.
Gli spiego la situazione e subito scappa via per spegnere tutte le luci.
Corro di sotto e faccio salire Sophie che stava ancora sdraiata sul divano, sveglia, nella stessa posizione nella quale l'avevamo lasciata.
Dopo aver spento tutto torniamo nella camera matrimoniale e ci affacciamo alla finestra: glia zombie stanno ancora la ma adesso sembrano quasi disorientati, come se si fossero completamente scordati da dove proveniva la luce fortunatamente.
《Okay, tenete questa》Fa Sebastian e ci posa una pistola sul letto.
《Notte》Dice e si avvicina a Sophie per dirle qualcosa all'orecchio, lei sorride ed annuisce contenta, purtroppo non riesco a sentire cosa dice.
Ci ridà la buona notte e poi si allontana.
Io e Sophie andiamo a letto.
Ci metto poco e mi addormento.

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