"Non mi lasciare"

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La mattina dopo io e Sebastian ci svegliamo abbastanza presto -verso le sette- mentre Sophie continua a dormire.
Scendiamo insieme al piano di sotto e ci prepariamo per fare colazione.
Vado in cucina e comincio a controllare nella dispensa, nel frigo, ovunque ma niente. Niente. Eravamo senza provviste.
《SEBASTIAAAAN!》Urlo dalla cucina per chiamarlo tutta preoccupata.
Lo sento arrivare correndo.
《Cosa? Cos'è successo?!》Chiede velocemente e comincia a guardarsi intorno.
Senza che gli dico niente capisce dal frigorifero vuoto e aperto, dalla dispensa spalancata e piena di ragnatele che non abbiamo nulla da mangiare.
Si gira verso di me preoccupato.
《Dobbiamo uscire.》Faccio io seria 《Non abbiamo nulla da mangiare, come facciamo?!》aggiungo preoccupata.
《Io devo uscire.》Mi corregge.
Resto perplessa.
Poi affermo: 《No. Mai. No...》la voce mi si fa più sottile 《Mai... no...》.
Mi accarezza la guancia.
Sorride.
Poi corre al piano di sopra senza che lasciarmi la possibilità di ribattere una seconda volta.
Sento che scende nuovamente le scale con la pistola in mano.
Mi si avvicina e mi bacia la fronte delicatamente.
Si gira e fa per andarsene ma io lo blocco. Gli afferro il polso proprio come ho fatto ieri. Proprio come farò anche domani. Proprio come farò per sempre.
Alzo lo sguardo e mostro il mio volto rigato da lacrime.
Si morde il labbro ma poi con un gesto freddo fa scattare il polso e si libera della mia presa. Velocemente si allontana ed esce di casa.
Dalla finestra vedo che sale in macchina. Non ci penso due volte e come un fulmine corro più veloce del vento dietro di lui.
La macchina parte.
Ma io corro, corro, corro.
Comincio ad urlare in modo che si accorga di me.
Sento un grugnito alle mia spalle e solo adesso mi rendo conto di ciò che ho fatto: sono in mezzo al bosco, senza armi, da sola.
Accelero il passo.. sono senza fiato.
Urlo un ultima volta.
Rallento fino a ritrovarmi due Zombie alle spalle.
Rallento ancora ed urlo un altra volta.
Ho perso le speranze. Non avrei dovuto.
Ora non solo ho abbandonato da sola Sophie a casa, ma anche Sebastian ora è solo.
La macchina si ferma di colpo e comincia a suonare il clacson.
Sorrido.
Si è accorto di me.
Non mi ha ignorata.
Suona ripetutamente il clacson quando vede che non ho più fiato di correre. Gli Zombie si avvicinano.
Gemo e faccio forza sulle gambe.
Non ce la faccio!
È ciò che sto cercando di urlare.
Sento Sebastian urlarmi di scappare.
Ci provo: provo a fare l'ultimo sforzo ma una fitta tremenda mi fa cascare a terra.
Mi fanno male le gambe. Tanto male.
Ma lui lo avrebbe dovuto sapere. Lui avrebbe dovuto sapere che io non lo avrei mai abbandonato.
Lui doveva saperlo.
Ma lui ora mi sta abbandonando sento che mette in moto la macchina.
Mi lascerà qui.
Tre Zombie mi stanno attaccati.
Uno si abbassa su di me lentamente mentre gli altri due stanno un po più lontani e ci mettono più tempo per raggiungermi.
Le lacrime mi scendo velocemente sulle guance.
Ho paura.
Chiudo gli occhi. Non riesco a sorridere. Non riesco a "lasciare" questo mondo sorridendo.
L'unica cosa a cui penso è Sebastian.
La macchina anche se in moto non parte.
Tutto ciò che è successo finora è come successo a ravvelocizzatore.
Boom.
Sento; ora tutto rallenta.
Qualcosa mi prende e mi tira su.
Vedo un volto.
Vedo sfocato per colpa delle lacrime.
Sudo freddo per la paura.
Ho tanta paura.
Quella figura indistinta mi mette a sedere su qualcosa di morbido.
Sento la macchina che parte con me sopra.
Una mano si poggia sulla mia.
Lui non mi ha abbandonato, non l'avrebbe mai fatto.
《Non mi lasciare》Gli sento dire.
Mai. Cerco di dire.
Sorrido.
Chiudo gli occhi.

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