Capitolo 2

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Suona la sveglia e mi alzo.
Strano che non mi abbia chiamato mio padre.
Mi vesto e prima di scendere mi guardo allo specchio, noto nella finestra dietro di me un corvo nero. Mi giro di scatto vedendolo volare via non appena mi avvicino.

Entro in cucina e trovo un foglietto attaccato al frigorifero con una calamita.

^Sono dovuto correre a lavoro, buona giornata principessa!^

Faccio colazione e dopo 10 minuti arriva Allison.
Salgo in macchina e passiamo a prendere Stiles.

"-Avete sentito del cadavere trovato stamattina presto nel bosco?-" comunica Stiles con eccitazione.

"-No. Ma in effetti mio padre stamattina è dovuto andare presto a lavoro.-"

"-Dicono che l'hanno ritrovato con graffi e morsi in tutto il corpo, si suppone che sia stato un animale.-" continua Stiles.

"-Allison come mai così silenziosa stamattina?-" domando.

"-Oh...niente, pensavo.-"

Arrivati a scuola, posteggiamo e scendiamo dalla macchina.
Subito dopo arrivano due motori uguali con sopra due ragazzi con giacche di pelle e il casco a coprirgli la faccia.
Posteggiano accanto alla macchina di Allison e si levano il casco scendendo dalla sella.

I fratelli Salvatore.

Damon si gira verso di me, guardandomi e avvicinandosi.

"-Ciao Lydia.-"

"-Ciao Damon...-"

"-Scusa, ma ancora non ti ho presentato mio fratello Stefan.-" dice dando una pacca sulla spalla a quest'ultimo.
Stefan rivolge una stretta di mano verso tutti e io presento anche Allison e Stiles.

Dopo le presentazioni Damon dice "-Ci vediamo dopo.-"

"-Va bene. A dopo.-" ci scambiamo una sguardo e si allontana con suo fratello.

La giornata passa velocemente e ho scoperto di essere in alcuni dei corsi che frequenta Damon, come letteratura e filosofia.

Uscita da scuola aspetto Stiles ed Allison.
Dopo poco mi raggiunge Stiles.

"-Allison è dovuta scappare a casa durante l'ora di biologia.-" mi avvisa Stiles.

"-Spero niente di grave.-" dico e ci incamminiamo verso casa.
Non appena le nostre strade si dividono, decido di andare a trovare mia mamma al cimitero.

Mi siedo accanto alla sua lapide, raccontandole tutto riguardo Damon.
Nonostante lei non possa rispondere, parlarle mi fa sentire bene.
Noto l'acqua sporca dei fiori, così prendo il vaso e lo vado a sciacquare e riempire nella fontana più avanti.
Ritornando vedo lo stesso corvo nero di stamattina sopra la sua lapide.
Cerco di scacciarlo, non voglio che gliela sporchi, ma nulla da fare, rimane impassibile.
Poso il vaso e vado per prendere un quaderno per poter far spostare il corvo, ma nel momento in cui apro la borsa, vola via.

Dopo un paio di minuti, ritorno nella strada che porta a casa.
Durante il tragitto mi sento seguita, come se qualcuno fosse dietro di me.
Di tanto in tanto mi giro per controllare, ma niente.
Arrivata davanti casa, eccolo lì, di nuovo, il corvo nero poggiato sulla cassetta della posta.
Entro velocemente in casa, cercando di non pensare a quanto sia inquietante, e mangio qualcosa prima di mettermi a studiare.

Sento aprirsi la porta nel frattempo che sto svolgendo un'espressione di matematica e scendo, dato che non sento la voce di mio padre che mi avvisa il suo ritorno.

Arrivata in salotto, lo vedo sdraiato sul divano.

"-Papà? Tutto bene?-" domando preoccupata.

"-Sì tesoro, scusami, ma oggi è stata una giornata davvero dura.-"

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