"-Forse è meglio che stia a casa per oggi.-" sento dire a mio padre.
"-Io credo che sia meglio farla andare a scuola e non farle pesare questa storia.-" risponde Damon.
Mi giro verso di loro ancora tenendo gli occhi chiusi, facendo finta di star dormendo.
"-Tu dici? Non chiediamoglielo esplicitamente però.-" propone mio padre e ricevendo un cenno del capo di Damon esce dalla stanza.
Damon si avvicina verso di me sedendosi e prendendomi per mano."-Dato che hai già sentito tutto, che vuoi fare?-"
Come ha capito che ero sveglia?"-Preferirei andare a scuola.-" apro gli occhi e immediatamente ricevo un sorriso e subito dopo un suo bacio.
Sorrido leggermente e mi alzo per prepararmi, lasciandolo ancora un altro po' disteso sul letto.
Entro in bagno e fisso per un po' lo specchio, poi mi abbasso sciacquandomi la faccia con l'acqua ghiacciata che mi fa distendere la pelle.
Mi rialzo con l'asciugamano a tamponarmi la faccia, faccio per toglierla e per un attimo vedo quel lupo dietro di me. In piedi dietro di me e immobile a fissarmi con quei suoi occhi rossi che ti perforano le budella con un solo sguardo e facendoti ribaltare tutto il corpo.
Mi giro di scatto.
Nulla. Non c'è assolutamente niente.
Un brivido mi percorre tutto il corpo e mi appoggio per un attimo al lavandino sospirando.
Rilasso il battito cardiaco cercando di respirare a ritmi più tranquilli.Finita di vestirmi, raggiungo Damon e scendiamo giù a fare colazione per poi uscire e andare insieme a scuola.
"-Prima devo passare un attimo da casa.-" dice prima di salire in moto.
Annuisco e partiamo per casa sua.
Entriamo e mi chiede di aspettarlo nel frattempo che lui si cambi.C'è uno strano odore in casa. Odore di mobili antichi. Non me ne ero mai accorta prima d'ora.
Mi metto ad aspettarlo seduta sul divano di pelle marrone, sprofondando tra i cuscini osservo la stanza ancora una volta.
Vicino a me un armadietto ad ante trasparenti, che fanno intravedere le tante bottiglie di alcolici posizionate in ordine.
Le finestre posseggono delle tende amaranto scuro, ma adesso sono aperte facendo entrare tutta la luce in casa.
Giocherello con le dita sul tessuto della poltrona di pelle, causando piccoli rumorini e continuo a fissarmi in giro."-Sono pronto.-" vedo spuntare Damon dalle scale con addosso una camicia nera attillata e sbottonata ad intravedere gran parte delle clavicole, jeans scuri con stivaletti neri a punta.
Si avvicina a me da dietro poggiando le sue mani sulle mie spalle e facendo dei piccoli massaggi si avvicina all'orecchio dicendomi "-Sai, potremmo restare qui, anziché andare a scuola...-", non appena finisce di parlare mi stampa un bacio sulla tempia facendomi chiudere gli occhi e fa scendere le mani ancora più giù nella schiena, provocandomi un leggero brivido.
"-Magari un'altra volta, preferirei andare a scuola oggi.-"
Svio cambiando discorso. Scommetto che sono già tutta rossa in faccia.
Annuisce e stacca le mani dal mio corpo, così riapro gli occhi.
Mi alzo e ci dirigiamo all'uscita, ma mi blocca da un polso facendomi fare un giro su me stessa e facendomi perdere l'equilibrio su di lui, bloccandomi con le nostre bocche socchiuse a pochi centimetri di distanza.
Fisso le sue labbra e poi i suoi occhi, mi imita e stringendomi di più a se mi lascia un bacio sulla bocca, facendomi trattenere il respiro e ricambio stringendo tra le mie dita i suoi capelli alla base del collo."-Lydia? Lydia?-" sento Stiles chiamarmi bisbigliando durante l'ora di biologia.
Mi giro verso di lui per sapere di quale altro appunto vuole passato.
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• Supernatural •
Fanfiction"Ah. Ecco di nuovo la sveglia che suona, ciò sta a significare che un nuovo giorno sta per cominciare, un giorno orribile come tutti gli altri." Pensava Lydia, ma si sbagliava, quel giorno sarebbe stato diverso dagli altri. La sua vita sarebbe cambi...