Jennifer venne portata di corsa in ospedale. Era in macchina con sua madre, suo padre e Josh, che nel frattempo continuava a perdere sangue dal naso. La ragazza non faceva che tenersi la pancia e non riusciva a togliersi dalla mente il pensiero di poter perdere il suo bambino. Sentiva delle fitte fortissime, fitte che ogni volta le causavano un gemito di dolore. Mentre la sua mano destra avvolgeva il pancione quasi per proteggerlo, quella sinistra era stretta intorno a quella di mamma Karen, seduta al suo fianco. Gary invece, guidava a tutta velocità, nel tentativo di raggiungere l'ospedale nel minor tempo possibile. Dopo neanche 10 minuti, finalmente parcheggiarono difronte all'ingresso principale e Jennifer venne caricata su una barella in pochi secondi. Josh era al suo fianco, non l'avrebbe abbandonata. Attraversarono un lungo corridoio e poi alcuni infermieri avvertirono i familiari che Jennifer si sarebbe dovuta sottoporre ad una visita d'urgenza per accertarsi sulle relative condizioni del bambino. Non erano consentiti accompagnatori, così a Josh, Karen e Gary, venne chiesto di aspettare fuori nella sala d'attesa.
"Josh!" chiamò Jennifer cercando di attirare l'attenzione del ragazzo.
"Ehi, ehi, ehi shhh..sono qui!" rispose Josh prendendo la sua mano e stringendola tra i due palmi.
"Mi dispiace Josh.." disse Jennifer rivolgendo il suo sguardo al naso del ragazzo, circondato da una fazzoletto che ormai aveva cambiato colore.
"Starò bene, non pensare a me." rispose Josh sorridendo.
"Resti qui ad aspettarmi?" chiese Jennifer mentre due infermieri avevano iniziato a muovere la barella.
"Sempre." sussurrò Josh prima di lasciarle andare la mano. Il ragazzo rimase immobile per alcuni istanti, fissando senza mai distogliere lo sguardo Jennifer che si allontanava.
Poi, quando la vide scomparire dietro una porta scorrevole, si mise a sedere vicino ai genitori della ragazza.
"Josh, siamo mortificati per il comportamento di Nicholas!" esclamò Gary mettendo una mano sulla spalla del ragazzo.
"Oh, ma voi non avete colpa!" rispose Josh cercando di consolare le loro espressioni tristi e preoccupate.
"Vuoi chiamare Allison per dirle che sei in ospedale?" domandò Karen, avvicinando il proprio telefono verso Josh.
"Si, ma userò il mio, tranquilla." controbatté il ragazzo con un sorriso. Compose il numero, che ormai aveva imparato a memoria e si mise in attesa. Un paio di squilli e finalmente una voce dall'altra parte rispose. "Pronto?" esclamò Allison con una voce addormentata.
"Allison, sono Josh!" rispose il ragazzo.
"Josh, ma che ore sono? Che è successo?" domandò la ragazza passando a un tono di voce preoccupato.
"Sono in ospedale, Nicholas era ubriaco e mi ha dato un pugno, credo di essermi rotto il naso." rispose Josh facendo fatica a parlare per via del dolore.
"Oh mio dio, prendo un taxi e sono subito da te." esclamò la ragazza per poi mettere giù, non curandosi della risposta di Josh.
Pochi istanti dopo aver riposato il telefono nella tasca della giacca, un'infermiera arrivò per portare Josh al pronto soccorso.
"Dite a Jennifer che non appena ho fatto, la raggiungo ok?" disse Josh a Gary e Karen. I due annuirono e il ragazzo si lasciò accompagnare dalla mano fredda dell'infermiera verso l'ascensore.
Jennifer era appena entrata in una stanza bianca e fredda, piena di macchinari e spie che non facevano che accendersi e spegnersi. Le avevano appena fatto un'iniienzione per far sì che si rilassasse e che le si alleviasse il dolore almeno un po'. Non faceva che tremare, era terrorizzata all'idea che fosse successo qualcosa al suo bambino.
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E' una vita che ti aspetto.
RandomDopo l'uscita dell'ultimo film della saga di Hunger games, Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson si sono persi di vista. Sono andati avanti con le loro vite e soprattutto con le loro relazioni. Ma qualcosa sta per cambiare.. Dal testo: "Presa dalla fr...