Tre

4.6K 172 15
                                    

"'Cause in a sky, 'cause in a sky full of stars,
I think i see you
I think i see you"
•A sky full of stars-Coldplay•

Mi svegliai alle due del pomeriggio con un gran cerchio alla testa e mi ci volle un po' per ricordare cosa fosse successo la sera prima. 
Appena focalizzai nei pensieri il viso di Tommaso, mi si aprì un sorriso sul viso ed iniziai a stiracchiarmi.

In quel momento Micol aprì la porta della mia stanza, saltò sul mio letto e iniziò a saltellare sul materasso rimanendo in piedi.

<Cos'è quel sorrisone Chiki?>

<Uh..niente, niente. Mi sento un po' meglio.> risposi senza smettere di sorridere.

<Sono proprio contenta amica mia! Uscire ti fa bene! A proposito ti andrebbe di andare al bowling stasera?> chiese continuando a saltare sul letto. Certe volte sembrava proprio una bambina piccola, eppure mi metteva sempre di buon umore.

<Mah, non saprei, pensavo di studiare un po' e poi scrivere una mail al prof. Cattelano per sapere quand'è il prossimo appello.>

Micol smise si saltare e scese dal letto.

<Basta pensare a quell'esame! Mi sembra ovvio che ora devi prenderti una pausa! Senti, il prossimo appello sarà tra almeno tre mesi! E ti ricordo che tra appena due settimane ricominciano le lezioni. Tutti gli studenti in questo periodo fanno vacanza. Ti puoi ri-po-sa-re! Capito?>

<Due settimane di riposo?> pensai a voce alta. <Mi annoierò!>

Micol scostò con decisione il piumone dal mio letto scoprendomi.

<Tesoro, dopo queste due settimane passate con me non saprai più cos'è la noia.> Sfoggiò un sorriso accattivante.

Sorridendole a mia volta, mi alzai dal letto e la seguii in cucina con l'intenzione di farmi un bel caffè forte. Non potevo iniziare la giornata senza un caffè. Era come una droga per me. Se fossi rimasta un giorno senza, o anche solo poche ore, avrei iniziato ad impazzire proprio come un tossico dipendente.
 Sentire l'aroma di quella miscela che si diffonde nella stanza quando la caffettiera si riempie, mi faceva sentire immediatamente più rilassata.

<Come mai proprio il bowling?>, chiesi ripensando alla domanda di prima, mentre addentavo un biscotto.

<Poco fa ho ricevuto un messaggio di Alberto che chiedeva se li raggiungiamo lì stasera.> disse prendendo una tazza dal mobiletto in cucina.

Per poco non mi andò per traverso il biscotto.

<Li raggiungiamo?? Nel senso di tu ed io?> chiesi ansiosa. Questo voleva dire che c'era una concreta possibilità di rivedere Tommaso.

<Nel senso di tu ed io, esatto. Raggiungeremo Alberto e Tommaso che ci aspettano al bowling. Senti Chiki, io ti devo confessare che mi piace Alberto. Però hai visto che tipo è. È così figo. Sempre allegro, solare, coinvolgente, con la battuta pronta. Ho paura di non potergli piacere.> disse in tono un po' triste, scegliendo una tazza dal ripiano.

Ero ancora sotto shock all'idea dell'uscita che mi aspettava, ma provai comunque a concentrarmi su ciò che mi aveva appena confidato. 
Le feci un sorriso per tranquillizzarla.

<Mi piace Alby, è simpatico! E secondo me anche lui stravede per te.> dissi offrendole un biscotto. <Insomma, si capisce che è un burlone, ma dal cuore tenero. Vi vedrei bene insieme. Siete più simili di quanto tu non immagini! Quindi non preoccuparti troppo, vedrai che si farà avanti con te. E poi chi è lo stupido che non ti vorrebbe?>

L'unica stellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora