Vibrare all'unisono

Parte 1: Appuntamento

Toby, come tutti i pomeriggi, era nella sua stanza tenuta nella penombra. Stava facendo i compiti e ogni tanto buttava un occhio alla chat del forum sui manga che teneva aperta sullo schermo del portatile, in un angolo della scrivania ingombra di libri e fogli di quaderno.
Toby aveva sedici anni, faceva il liceo e il giorno dopo sarebbe stato probabilmente interrogato dall'arpia di matematica che l'aveva messo nel mirino fin dalla prima perchè si era permesso di correggerla quando l'aveva corretta. Nel fare l'appello aveva infatti sbagliato a pronunciare il suo nome: aveva detto Tony anziché Toby. Da quel momento per lei era un piantagrane e chissà come o perchè alla fine di ogni anno lui aveva il doppio delle interrogazioni di qualunque altro compagno. Una spina nel fianco. Doveva ammettere che grazie a quella insegnante rompiballe era diventato molto bravo in matematica, nonostante i voti che quella gli sganciava non fossero mai proprio onesti. Ma essendo davvero bravo riusciva comunque a strappare voti più che discreti.
Stava risolvendo un problema di trigonometria quando notò accendersi una bustina blu nella parte bassa del display del pc... gli era arrivato un messaggio da qualche utente del forum. Incuriosito cliccò sull'iconcina e lesse il messaggio. Veniva da un certo "PwrBall":

Ciao!
Scusa se ti disturbo, ma ho visto nelle tue info che vieni dalla mia stessa città e segui gli stessi manga che seguo io qui sul forum, almeno a giudicare dai commenti che lasci!
Vorresti incontrarmi per vedere se possiamo scambiarci qualche volume?
Se non vuoi pazienza, almeno c'ho provato! XD

Quando Toby finì di leggere sentì uno strano calore alla bocca dello stomaco e in gola. Non gli era mai successo di essere contattato da un altro utente. Lui andava su quel forum per leggere un po' di notizie sul mondo dei manga, per leggere qualche scanlation, per chattare un po' del più e del meno con altri ragazzi, ma non si era mai lasciato troppo coinvolgere. Sentirsi indirizzare una richiesta così diretta lo lasciava un po' spiazzato. Non era invadente, ma sembrava così risoluta! Toby aveva anche un altro pensiero... quella richiesta lo aveva eccitato. Infatti, negli ultimi tre anni, aveva scoperto di guardare i ragazzi in modo particolare. Non era mai stato un tipo intraprendente con le ragazze, non era particolarmente prestante, era tutto pelle e ossa e anche se aveva un bel viso non era mai stato avvicinato da nessuna compagna di classe. A un certo punto lui si rese conto che non gli importava granché. Perchè lui preferiva stare vicino ai suoi compagni di classe maschi. E quei tre anni gli erano serviti per accettare la sua omosessualità, senza peraltro avere il coraggio di rivelarla ad anima viva o provare ad avere un rapporto con un ragazzo.
La richiesta di PwrBall quindi faceva correre la sua fantasia e non potè evitare ad un angolino remoto del suo cervello di pensare che magari anche lui fosse omosessuale e stesse cercando di contattarlo per vedere di iniziare un rapporto o chissà che...
Con mani tremanti cliccò sul tasto "Rispondi" e posò le mani sudate sulla tastiera. Cosa doveva scrivere? Doveva rifiutare? Sapeva che c'era gente poco rispettabile che si nascondeva dietro agli avatar, ma era curioso... cosa fare? Poteva dare appuntamento in un luogo pubblico, così se avesse visto la mala parata avrebbe potuto cercare aiuto. Decise.

Ciao PwrBall! :)
D'accordo, vediamoci al centro commerciale che hanno appena aperto, quello col Mc Drive, davanti a "Mondo gelato", indosserò un cappellino di One Piece. Va bene per domani alle 16?
Aspetto la tua risposta! :D

Premette "Invia" e si appoggiò alla scrivania, teso, fissando l'angolo basso del display. I compiti completamenti dimenticati dall'altra parte del tavolo.
Dopo un paio di minuti la bustina blu apparve, fece in tempo a dare due lampeggi che già Toby aveva aperto il messaggio. Sorrise.

OK! :)
A domani.

Il suo cuore diede un balzo. Poi si costrinse a pensare un po' più freddamente. Non sapeva nulla di PwrBall. Magari alla fine non era nemmeno un ragazzo, ma una ragazza. Magari era molto più grande di lui... o più semplicemente non era interessato a una relazione perchè etero e davvero interessato ai manga.
Aveva un misto di speranza e pre accettazione di un fallimento nel cuore. Guardò i libri, tentò di continuare a studiare, ma poi chiuse tutto. Tanto sapeva il necessario per prendersi il suo sette, poteva anche andare al diavolo quella megera!
Si buttò sul letto e si mise ad ascoltare della musica dall'mp3 player.