"L'amore lascia posto alla libertà; non solo le lascia posto, la rafforza.
Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore.
Deve trattarsi di altro, perchè amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano."Ashton se ne stava li,sdraiato nel suo letto a fissare la esile figura coricata di fianco a lui,accarezzandone con una mano qualche ciocca di capelli arruffati di tanto in tanto.
Le immagini di quello che era successo nel corso della notata scorrevano nella sua testa come tanti fotogrammi sfuocati.
Nonostante cercasse di non pensarci,la sensazione delle labbra carnose e leggermente screpolate di calum sulle sue era ancora viva nella sua mente,tanto viva da essere un ricordo indelebile ormai.
"Ashton" disse il ragazzo più piccolo in un sussurro,catturando l'attenzione del maggiore.
"Calum,buongiorno" rispose il riccio guardandolo "Hai dormito bene?"
"Mh mh" fu la risposta di calum mentre si strofinava gli occhi con le mani.
Il soldato buttò un occhiata veloce alla sveglia vicino al comodino,che segnava le 6,01 di mattina,così fece per alzarsi,ma un paio di sottili braccia si intrecciarono alla sua vita,impedendogli di alzarsi.
"No non andare" lo implorò calum "Non lasciarmi solo"
Il cuore di ashton fece le capriole a quella richiesta.
"Volevo solo preparare la colazione cal" rispose ashton accarezzandogli i capelli.
"Resta qui con me" sussurrò il moro.
"Va bene,tanto oggi non devo prestare servizio" rispose infilandosi nuovamente a letto,stringendo delicatamente calum a se "Hai avuto altri incubi sta notte?"
"Come avrei potuto dopo quello che è successo?" rispose calum guardando ashton dritto negli occhi e quest'ultimo,sentendo la risposta, non ci mise molto ad avvicinare il viso a quello del più piccolo.
"Calum" sussurrò a meno di un centimetro dalle labbra del più piccolo,che infilò le dita tra i folti capelli ricci del soldato e lo spinse verso di se,eliminando quel centimetro che li divideva.
Così i due ragazzi si trovavano ancora uno aggrappato all'altro,a scambiarsi dolci baci fatti di sonori schiocchi,parole sussurrate e sorrisi impercettibili.
*Qualche ora dopo*
"Ashton"
"Mh?"
"Credi che la guerra finirà presto?" domandò calum guardando fuori dalla finestra,stando attendo a non farsi vedere da nessuno.
"Lo spero tanto piccolo" disse ashton sospirando,continuando a pulire i suoi stivali in pelle.
"E noi cosa faremo dopo?"
"Voglio tornare in germania...con te"
Calum sorrise "Davvero?"
"Davvero calum" disse ashton inginocchiandosi d'avanti al più piccolo e prendendogli la mano "Adesso ascoltami,io non so cosa accadrà in futuro e sinceramente neanche mi interessa,l'unica cosa della quale mi importa in questo momento sei tu,salvarti e poterti offrire un futuro,con me se vorrai"
Il moro non ci pensò due volte a buttarsi tra le braccia del maggiore,facendolo sbilanciare all'indietro.
"Con te" confermò calum prima di unire le loro labbra in un dolce bacio.
*Qualche giorno dopo*
Non successe gran che nei giorni che passarono,calum se ne stava tutto il giorno rinchiuso dentro quella piccola stanza,aspettando il ritorno del maggiore e ashton invece a prestare servizio con la paura che tornando alla sua casetta non avrebbe più trovato il suo calum.
Ormai la routine era quella,durante il giorno la paura,ma durante la notte l'amore.
***
"Che c'è calum?Non riesci a dormire?" domandò ashton accarezzando la spalla del più piccolo.
"Stavo pensando a una cosa"
"Cosa?"
"Io,si io credo di amarti ashton"
Ashton sentendolo pronunciare quelle parole si lasciò andare in un sorriso a 32 denti.
"Anche io ti amo"
"Davvero?"
"Davvero"
"Ma,io sono ebreo"
"E con questo?"
"Non è sbagliato?"
"E' sbagliato solo se tu credi che lo sia,tu lo credi?"
"No,l'amore non è mai sbagliato" rispose calum.
"Ti sei risposto da solo" concluse ashton baciandogli la fronte "Ora dormi su"
"Non voglio dormire"
"Come non vuoi dormire?"
"Ashton io..."
"Tu?"
Calum prese un gran respiro per trovare la forza di parlare "Io voglio fare l'amore con te"
Gli occhi di ashton si illuminarono,calum,il ragazzo di cui era follemente innamorato,voleva concedersi a lui.
"Sei sicuro? insomma,potrebbero sentirci" ripose ashton accarezzando il viso del più piccolo.
"Non voglio rischiare di morire senza averti dato il mio amore ash"
Quella notte l'unica cosa che si poteva sentire nel campo erano gli ansimi e gli schiocchi dei baci dei due ragazzi,ma solo chi aveva un cuore ed era in grado di amare poteva sentirli,perchè quella notte,l'amore stava vincendo contro la morte.
*Spazio Autrice*
Okay,questo capitolo mi fa assai schifo,ma non ho trovato altri modi per metterlo giù.
Comunque,ci siamo,mancano circa 3/4 capitoli alla fine.
Quindi direi che è ora di armarsi di fazzoletti per il prossimo capitolo gente.
Non sto scherzando,fazzoletti gente.
Giulia
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Nazism 卐 || c.h & a.i ~COMPLETA~
Fiksi PenggemarDeportato numero 8010,calum hood. Soldato esercito tedesco,ashton irwin. La loro colpa? Appartenere a due razze diverse.