.il biglietto.

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"Aria" disse "beckham mi sembra un tipo a posto, ma stai attenta, e soprattutto se ti fa soffrire, me lo dici e se la vedrà con me" disse minaccioso "tranquillo mike" dissi sorpassandolo.
Salii in camera e mi preparai per la notte.
La mattina odiai la mia sveglia e infatti partì una manata che la scaraventò per terra.
Mi alzai dal lettoe andai in bagno per rinfrescarmi, scesi al piano di sotto e come tutte le mattina bevvi un bicchiere di caffè americano.
Risalii nella mia stanza per decidere cosa mettere, optai per un paio di jeans scuri ed una felpa chiusa larga grigia e delle dottor martens nere alte.
Presi il mio zaino e mi incamminai con le cuffie nelle orecchie verso la scuola.
Il tragitto durava quanto "she way out" a volte mi diverte contare i minuti di tragitto attraverso le canzoni.
Entrai in quell'edificio chiamato scuola e andai nell'aula di letteratura insieme a Rose.
"Hei stanfor, ieri ti ho vista andare via con Brooklyn, che succede fra voi?" Chiese la ragazza curiosa "nulla, mi ha accompagnata con l'ombrello nulla di speciale" in quell'istante lo vidi entrare dalla porta, indossava un maglione blu e dei jeans chiari, i capelli scompigliati e le occhiaie confermavano che anche lui aveva passato una notte in bianco.
"Hei, Beckham, dormito male" dissi più strafottente possibile accennando un sorriso "tutta colpa tua" disse lui avvicinandosi fin troppo.
"Buon giorno ragazzi" disse il prof così cominciò la lezione, a circa 20 minuti dall'inizio mi arrivò un biglietto dal banco dietro *dopo scuola vorrei portarti in cima a Londra, vuoi venire? Brooklyn* io presi una penna e risposi *dove vuoi portarmi di preciso* mi arrivò la risposta dopo qualche momento *in cima a Londra, dove potrai ammirare la seconda cosa piu bella che esista* risposi *e qual è la prima?* lanciai il biglietto e dopo un po' arrivò la risposta *tu*.

Brooklyn's smileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora