Capitolo 11

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«Cosa sono i proxy?!» chiesi restando ferma per ascoltare la sua risposta
«Sono persone controllate da me. Tu sei una proxy che non é controllabile, se mai il contrario»
«Io una proxy?!? Ma non diciamo cavolate, sono solo una ragazza che stava per diventare la cena di quei pazzi!»
«Ti ricrederai su di noi, cara Sam» disse per poi lasciarmi sola davanti le scale della casa. Maledizione, mi aveva riportata a quella casa. Andai a dormire.
La mattina dopo venni svegliata da Toby
«Hey Sam! Ti vanno dei waffle!?» chiese saltandomi attorno. Era finalmente contento, si mostrava così solo con me prima, ora invece ha trovato il posto giusto per lui. Ma non lo é per me.
«Gli preparo io però, Masky li farebbe diventare 'blues waffle'» mi lanciò una finta occhiataccia per poi ridere
«Hahaha allora te li ricordi!»
«Ovvio» dissi seguendo Toby in cucina
Cominciai a cercare gli ingredienti mentre Toby mi raccontava la sua storia.
«E così mi sono ritrovato tra questi pazzi. Sono molto meglio degli umani 'normali'» disse facendo le virgolette con le dita
«E io sarei normale?» dissi facendo la finta offesa mentre rompevo un uovo
«No, anzi, non sei nemmeno umana. Non posso dirti altro perché non so niente» disse mentre cominciavo a girare l'impasto.
«Accendi la piastra» accese la piastra e aspettammo che fossero cotti, qualcuno ci stava guardando da venti secondi circa
«Esci fuori, alla fine stiamo solo parlando» dissi intercettando la figura.
«Vedo che tu e Toby andate molto d'accordo, Toby é il burlone della casa» disse lo Slenderman
«Si. Lo conosco da tanto» dissi mettendo su un piatto il primo waffle
«Lo so, ho conosciuto tutti i pensieri di Toby quando é diventato Proxy ma con te non ci sono riuscito» feci comparire sul mio volto un sorriso compiaciuto e misi sul piatto un altro waffle. Slenderman se ne andò e Toby riprese a parlare.
«Tu sei pazza Sam!»
«Tutti i migliori sono pazzi... Scendi dalla cucina e va a mangiare i tuoi waffle.»
«Si mamma!» gli feci un sorriso mentre si metteva in piedi e gli porsi il piatto. Era forse l'unico di cui mi fidassi, o dopo c'era Ben?
Preparai un altro piatto di waffle e lo portai a Toby che in quel momento mi stava "lovvando" e diceva che i miei waffle fossero sempre i più buoni. Lo ringraziai e andai a togliere di mezzo le coppe che avevo sporcato ma non c'erano più. Presi un respiro e mi diressi verso una specie di soggiorno dove Ben giocava a FIFA.
«Vuoi giocare? Credo che avresti una sola possibilità di vincere» in quel momento entrò Toby ridendo delle ultime parole pronunciate da Ben
«Bene, sappi però che in caso di sconfitta ballerai anaconda»
«Accetto ma se perdi tu la stessa penitenza» accettai e presi il controller. Presi i giocatori migliori perché Ben diceva che mi avrebbe battuta comunque.
Primo gol, secondo, terzo...
«Bene, ho vinto per 6 a 0 Ben. Vai a metterti qualcosa di secsi per ballare» dissi chiudendogli la bocca.

Innamorata di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora