7

43 5 0
                                    

I giorni passavano e il campionato si avvicinava. In casa mia l'atmosfera era a dir poco nervosa, stressante. Non solo dovevamo giocare una partita importantissima ma a breve ci sarebbe stato anche il saggio di Caroline. Io e Denise ci allenavamo duramente con la nostra squadra, tornavamo a casa stanchissime e piene di lividi.

Una sera, in palestra, fummo costrette a rimanere fino a tardi perché c'era qualcosa che non andava con i nostri schemi, non eravamo coordinate e la palla non ci voleva essere amica. Dopo il duro allenamento andai nello spogliatoio a cambiarmi e vidi Daniele, "Hei aspetta un attimo. Mi spieghi come hai fatto a trovarmi su facebook che il mio nome non te l'ho detto?", lui mi guardò e sorrise "Bellezza, sei conosciuta da queste parti per la tua bravura, spirito di squadra, voglia di giocare e diffidente con i ragazzi. Mi è bastato chiedere al tuo allenatore e vuolà, nome e cognome". Rimasi un pò perplessa, perché vuole tanto sapere chi sono? Cosa vuole da me?

Tornammo a casa e raccontati tutto a Denise. "Dio Sophia! E' cotto di te! Ma perché non provi a conoscerlo? Forse è diverso ed è un bravo ragazzo. Se può farti stare tranquilla potrei venire con te. Se sbaglia solo un passo lo stendo con un calcio nei testicoli" disse e io scoppiai a ridere, "Non lo so, ci penserò" dissi e andammo a letto, con Jack accuciolato sul mio fianco.

Il giorno dopo in palestra ci vidi Daniele allenarsi, è un bel ragazzo: alto, abbastanza in forma, capelli castano scuro e occhi verdi; ovviamente non si poteva dire che era brutto. Iniziai il mio allenamento e dopo tre ore finalmente era finito, non perché non ne volevo più ma ero stanca e avevo fame, fosse per me starei ore e ore ad allenarmi, con delle pause ovviamente. Presi tutta la mia roba e all'uscita sentii uno dire "Hei aspettami! Sophia!", era Daniele, "Sei libera stasera?", Denise mi guardò con gli occhi dolci e rispose lei al posto mio "Certo che è libera!", Daniele rise e disse "Bene, posso venirti a prendere alle dieci? Tranquilla, mi sono informato anche su dove abiti" "Alle dieci sotto casa allora. Ti dispiace se vengo anch'io? Non lascio mia sorella sola con un ragazzo che nemmeno conosce" disse Denise e Daniele rise e acconsentì con un semplice movimento di testa. Ci salutammo e andammo a casa.

Non sapevo proprio cosa mettermi, ora per colpa di mia sorella avevo un appuntamento con un ragazzo. Bhe devo dire che in casa mia il clima era cambiato, tutti erano felici e volevano conoscere il ragazzo che mi aveva convinta. "Allora chi è? Come si chiama?" mi chiese mia madre mentre mi preparavo, "Si chiama Daniele e si allena alla palestra. Non chiedermi nient'altro, non so nulla, ha fatto tutto Denise" dissi e Lory "Oh cara, sai tua sorella quant'è testarda, ma se crede di farti felice è capace anche di cercarti un orco in uno stagno", iniziammo a ridere tutte e due. Era vero, solo di una cosa ero certa, Denise avrebbe dato la vita per me.

Daniele arrivò puntuale e andammo in un locale a prenderci un drink, si avvicina la cameriera e con fare molto dolce ed educato ci chiede cosa prendiamo, "Per me un Mojito" dissi , "Anche per me" dissero in coro Denise e Daniele. La serata procedeva bene, si parlava di tutto, devo ammettere che è simpatico ma non voglio soffermarmi su questo, voglio capire cosa vuole da me. "Devo andare alla toilette, torno subito" disse Denise e ci lasciò soli, "Quando andiamo a casa l'ammazzo" pensai tra me e me. "Allora, vuoi raccontarmi un pò di te? Voglio conoscerti" disse Daniele, "Non c'è niente da sapere su di me, le cose basilari le sai" dissi. Non mi piaceva quando si doveva parlare di me, preferisco che la gente non sappia quasi nulla.

Il tempo scorse facilmente ed era ora di rientrare, Daniele non si è fatto problemi a riaccompagnarci a casa. Denise si mise sul lato posteriore della macchina perché diceva di essere stanca e di voler riposare, "Dio! La uccido" pensai; quindi il posto davanti spettava a me. Durante il tragitto dissi "Non si può accendere lo stereo? Ho voglia di ascoltare un pò di musica" dissi e Daniele fece un piccolo sorriso sulle labbra e disse "Certo principessa, devi premere solo quel pulsante", allungai la mano e dissi "Quale dei tanti?" "Questo qui" disse e allungò la mano per premerlo, casualmente le nostre mani si toccano per un cinque secondi per poi finire con lo sfiorarsi. "Mi dispiace, non era mia intenzione.." disse lui vedendo che iniziavo a non sentirmi a mio agio, "Tranquillo ma prova a toccarmi di nuovo e non so se tornerai a casa" dissi e lui rise "E' una minaccia?" rispose, "Può essere" dissi sorridendo.

Arrivammo a casa e Daniele disse "Allora a domani Sophia. Buonanotte", "Buonanotte Daniele" rispose


Appunti di un'adolescenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora