Exchange

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«Scommetto cinquanta sterline che Styles non si è ancora fatto la Porston.» Zayn Malik uscì le banconote dalla tasca del jeans stinto che quella mattina aveva deciso di indossare, attorniato da una decina di persone che ridevano con lui e scommettevano cifre più alte.

Harry passò loro accanto stringendosi i libri al petto, con gli occhiali da vista addossati al naso e lo sguardo abbassato per terra per non incontrare il loro che, sicuramente, avevano notato la sua figura attraversare il giardino curato all'interno della scuola. «O no, Styles?» lo prese in giro Zayn, sorridendo con un angolo delle labbra sollevato verso l'alto e i denti bianchi scoperti. «Dicci qualcosa, così che possa portarmi la vittoria in mano» terminò, dando una pacca sulla spalla di Louis Tomlinson accanto a lui che si accendeva una sigaretta, parando la piccola fiammella con la mano.

Harry tirò su con il naso e tenne lo sguardo puntato sulla punta delle sue converse nere, le loro risate che gli cadevano addosso come un manto di vestiti pronti a seppellirlo.

Strinse gli occhi e tentò di focalizzarsi sul compito che avrebbe fatto l'ora successiva, cercando al tempo stesso di ignorare quei ragazzi che non facevano che importunarlo da anni, ormai. Che problema c'era, se lui preferiva studiare piuttosto che sballarsi in quella combriccola di amici? Non fumava, non beveva, non si tatuava cazzate sulle braccia, non era come loro e non era per niente interessato ad averci a che fare, ma quelle scommesse, i bigliettini con gli insulti che gli arrivavano sul banco durante le lezioni, gli scherzi nell'armadietto l'avevano stancato, eppure non faceva mai niente per fermarli.

Credeva che l'indifferenza sarebbe stata l'arma migliore, ma più li ignorava, più infierivano contro di lui, e ne era sostanzialmente esausto.

Una mano si avvolse intorno al suo polso che manteneva i libri al petto, una chioma scura che gli si accostò al corpo e che si slanciò sulla sua faccia, lasciandogli un tenero bacio sulla guancia.

Tamara Porston era una ragazza meravigliosa, la più bella che Harry avesse mai visto. Stavano insieme da circa due anni, e con lei non era mai stato così felice.

Tamara era esattamente come lui, amava leggere, studiare, prendere voti alti, ma in compenso amava uscire con lui o con le amiche. Era solare, simpatica e spumeggiante. Aveva sempre voglia di fare amicizia, eppure accanto ad Harry non aveva mai fatto qualcosa che andasse contro le regole. Sempre solita monotonia giornaliera, ma ciononostante stava bene e in pace con se stessa. Gli scompose i capelli sulla fronte e gli sorrise con le sue labbra sottili, chiudendo appena gli occhi marroni contorniati da ciglia marcate di mascara. «Lasciali stare, okay? Non è importante.»

«Porston, se tu fossi stata con me, non ti avrei semplicemente scopato!» urlò Zayn facendo scoppiare a ridere le ragazze che gli stavano intorno, mentre Louis sollevava la mano mantenente la sigaretta e la salutava con un gesto malizioso.

Tamara si girò verso di lui, per poi scuotere la testa appoggiandola sulla spalla di Harry. Entrambi superarono l'arco e si immisero nel corridoio, dirigendosi presso la classe che avevano in comune.

«E' una tortura che non finirà mai» ammise Harry, spegnendo il telefono e appoggiandolo sulla cattedra dell'insegnante, mentre il resto della classe non faceva altro che fotografare appunti e salvarli nelle gallerie del telefono per utilizzarli durante il compito. Tamara prese posto sotto alla finestra ed Harry al posto davanti al suo, mentre l'insegnante faceva il suo ingresso, con una plica di fogli nascosti all'interno del braccio. Quando suonò la campanella, prese a distribuirli per file.

«Harry, devi imparare a difenderti, cavolo. Quando ti renderai conto che hai un necessario bisogno di saper stare dalla parte del manico in ogni situazione? Malik continuerà fin quando non gli darai un buon motivo per smettere di farlo.» Poi la ragazza si zittì per focalizzarsi sul foglio che aveva davanti, mentre Harry annuiva e si grattava un lato della testa con la matita.

Reflection || H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora