Happy Ending

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Fu il rumore insistente degli apparecchi ospedalieri a svegliare Anne quella mattina. In un primo momento, non si rese conto di essere in una stanza di ospedale; fu quando cercó di mettersi seduta, ma un dolore acuto allo stomaco la bloccó sul colpo. Abbassó lo sguardo sulle bende che le fasciavano la ferita e si ricordó tutto. Freddy, le coltellate, il sangue, le lacrime, Vincent. Si chiese che fine avesse fatto quest'ultimo. Si sentiva in colpa per non averlo ascoltato. Se lo avesse fatto, nulla di tutto quello sarebbe successo.
Sentì qualcuno bussare e aprire la porta: era un'infermiera.
"Ah, si é svegliata." Si avvicinó e sistemó qualcosa vicino al suo letto. "Come si sente?"
"Non benissimo;" mormoró Anne.
"É normale. Si riprenderà." Replicó.
Dopo aver sistemato tutto l'infermiera aprì la porta, ma prima di uscire, le annunció che aveva una visita. Anne si chiese chi poteva essere, ma in fondo lo sapeva. Alzó lo sguardo e Vincent era sulla porta. Sorrise.
"Vincent....!"
Il ragazzo si avvicinó velocemente a lei e la abbracció, stando attento a non farle male.
"Anne....Oh, Anne..." Il ragazzo si staccó e la guardó negli occhi. "Ero preoccupatissimo."
Ad Anne vennero le lacrime agli occhi. "É tutta colpa mia," singhiozzó, mettendosi a piangere. "Dovevo ascoltarti..."
"No." Vincent le asciugó le lacrime. "È colpa mia. Non dovevo lasciarti sola."
Dopo un po', Anne si calmó e Vincent si sedette su una sedia vicino al suo letto. Inizió a spiegarle come tutto era cominciato.

-Alcuni mesi prima, Freddy Fazbear's Pizza.-

"Che cosa devo fare con te?" Disse Vincent, "Devo forse ucciderti un'altra volta?"
Freddy sorrise e si staccó dal muro.
"Non credo che sarà così facile." In un attimo, Freddy gli molló un pugno nello stomaco e lo sbatté per terra. Vincent sputó e cercó di rimettersi seduto. Freddy gli rivolse uno sguardo di ghiaccio.
"Non saró io a morire stavolta, ma tu." Vincent lo guardó storto a sua volta.
"Come sei qui?"
Freddy ignoró la domanda.
"Meriti di pagare per quello che hai fatto." Riprese. Mentre pensava a un modo per ucciderlo, Vincent si rimise in piedi, ma non fece in tempo a fare niente; Freddy si giró di scatto verso di lui e sorrise. Aveva avuto un'idea.
"Aspetta, peró..." sul suo viso si formó un ghigno malefico. "Come si chiama la tua ragazza? Anne, giusto?"
Vincent sgranó gli occhi.
"No. No! Lascia fuori Anne da tutto questo. Lei non c'entra niente."
Freddy si finse sorpreso.
"Ma come?" Era sarcastico. "Pensavo che sapesse che sta insieme a un serial killer."
Freddy gli tiró un altro pugno, e Vincent si ritrovó di nuovo a terra. Il ragazzo si chinó su di lui e sorrise.
"Comunque, mi piace. Penso che me la prenderó io."
Vincent alzó la testa di scatto, colpendo quella di Freddy, che urló di dolore e indietreggió. Ne approfittó per alzarsi e tirargli un pugno in faccia, poi un altro, e un altro ancora. Dopo che ebbe finito, sputó.
"Sei proprio un bambino." Commentó. Freddy rimase per terra, con la faccia massacrata, in silenzio, per qualche secondo. Poi inizió a ridere, e si alzó di nuovo.
"Che ironia, eh, Vincent? Un bambino..."
Lo afferró per il collo e gli sbatté la testa contro il muro.
"Tu le starai lontano." Disse calmo. "Altrimenti la uccido."
Freddy continuó a togliergli l'aria finché Vincent non vide più niente.
*
"E così, ecco come é andata." Sospiró Vincent. "Scusa per essere stato così freddo. Non volevo rischiare."
Anne rimase in silenzio per un po', assimilando le informazioni. Poi scosse la testa.
"No, avrei fatto la stessa cosa, per te..." tornó zitta per un paio di secondi, chiedendosi se avrebbe dovuto fargli quella domanda. Vincent lo notó.
"Cosa c'é?" Anne sospiró.
"Vin, quindi tu hai...davvero..." deglutì. "...ucciso dei bambini?"
Vincent rimase in silenzio. Sapeva che prima o poi questo momento sarebbe arrivato, e doveva affrontarlo.
"Sì." Annuì. "Sì, l'ho fatto." Abbassó lo sguardo. "Diciamo che é un'ombra che vorrei non mi seguisse più..." mormoró, "Ma non scomparirà mai, a meno che io non stia al buio." La ragazza, a sentire quelle parole, si spaventó. Gli afferró la mano e la strinse forte.
"Vin, il passato é passato." Cominció. Non sapeva neanche da dove le stessero uscendo quelle parole. "Per quanto imperdonabile sia il tuo errore, é nel passato. Rimarrà sempre nel passato. Ma ora stai vivendo il presente."
Vincent la guardó sorpreso.
"Okay, nessuno ti potrà mai perdonare per quello che hai fatto. Né io, né quei bambini. Nemmeno tu. Peró, voglio che tu sappia che io ci sono per te. Dopotutto, tutti hanno dei segreti che non possono essere perdonati, se scoperti."
Vincent continuava a guardarla come se fosse la cosa più meravigliosa del mondo.
La ragazza decise di sdrammatizzare un po'.
"Io, per esempio, ho mangiato tutti i tuoi toast."
Vincent assunse un'espressione offesa.
"Tu cosa?!"
Anne si mise a ridere.
"Scusa. Mi perdoni?"
"Certo...che no!" Mise il broncio.
La ragazza si ricordó di qualcosa che voleva chiedergli.
"Comunque, se Freddy era già morto, come faceva a essere vivo?"
Vincent alzò le spalle.
"Non ne ho idea. Immagino..." Si fermó e guardó Anne.
"No, niente."
I due rimasero a parlare per un po', sino a quando Vincent non si fece serio. Anne se ne accorse.
"Vincent?"
Il ragazzo la guardó dritto negli occhi.
"Anne, sposami."

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FINITOH
Una lacrima strappacapitolo(??)
Forse anche troppo :D
Vb, comunque è molto lungo e... niente. Spero vi sia piaciuto e grazie per aver letto! Ditemi se volete l'epilogo o volete che lo lasci così qwq

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