"...ne. Anne..."
La ragazza aprì lentamente gli occhi, e la prima cosa che vide, o meglio, persona, fu Freddy. Il ragazzo sorrise.
"Buongiorno."
Anne era incapace di parlare. Si mise a sedere, e si accorse di essere nella camera da letto di Freddy e di avere addosso solo l'intimo. Passarono un paio di secondi prima che si ricordasse che cosa era successo la sera prima; ricordava tutto, a parte per un particolare. Arrossì.
"F-Fred...noi non..." Freddy scosse la testa.
"No." Sorrise. "Solo un pó di coccole~"
Non capiva perché, ma Anne si sentiva sollevata. Dopotutto, Freddy le piaceva.
"Oh."
La ragazza si giró verso di lui per capire cosa c'era che non andava. Freddy stava guardando il suo collo.
"Scusa. Non intendevo lasciarti il segno."
Anne si passó una mano sul punto, ma non sentì niente. Si alzó velocemente e si guardó allo specchio più vicino. Notó un segno scuro, che si distingueva dal resto della pelle chiara. Anne sbiancó.
"Come faccio a nasconderlo ora?" Freddy alzó le spalle.
"Perché lo devi per forza nascondere?" Rise.
Anne arrossì e scosse la testa.
"Comunque, dobbiamo andare a lavoro. Me ne stavo dimenticando." Disse lui mettendosi a sedere. "Meglio prepararci."
***
Mentre percorrevano la strada per arrivare alla pizzeria, Anne era preoccupata. Si chiedeva se Vincent le avrebbe detto qualcosa a proposito del giorno prima, o le avrebbe chiesto dove aveva passato la notte. Almeno fu sollevata di essere riuscita a nascondere il succhiotto; si era fatta una coda bassa, laterale, sistemata sul punto in cui si trovava, ed era perfettamente coperto.
Ma quando arrivarono sul posto di lavoro, le preoccupazioni di Anne si rivelarono infondate: non c'era traccia di Vincent. La ragazza, sollevata, sospiró.
"Comunque, stai bene con quella coda così. Dovresti fartela più spesso." Commentó Freddy.
Anne sorrise.
"Dici?" Poi scosse la testa e cominció a spingere Freddy. "Forza! Devi andare a prepararti, che arrivano i bambini!"
Lui si mise a ridere.
"Con calma, Anne, con calma!... Oww, okay, vado, vado!"
Mentre Freddy andava a prepararsi, Anne rideva sotto i baffi. Non vedeva l'ora che arrivassero i bambini, così poteva giocare con loro. Le piaceva pensare che era un po' la "pratica" prima della cosa vera.
'Sicuramente, Vincent vorrà--'
Appena si rese conto di cosa stava pensando, si bloccó. Si ricordó il loro discorso sui bambini, quella notte.
"Scommetto che sarai una mamma ancora più brava con tuo figlio." Aveva detto.
Le salirono le lacrime agli occhi e il suo primo impulso fu quello di mettersi a piangere lì, ma poi si ricordó che c'era Freddy, e si trattenne. Freddy ritornó proprio nel momento in cui Anne aveva scacciato le lacrime.
"Tra un po' apriamo," annunció.
Anne si mise a giocare con le sue orecchie da orso.
"Okay."
***
Quella sera, Anne tornó a casa sua, nonostante Freddy avesse insistito perché andasse da lui. Trovó la porta chiusa, e pensó che doveva averla chiusa Vincent, quando se n'era andato.
Abbattuta, entró in casa; il gioco era ancora in pausa.
______________________Ecco qui!
Spero vi piaccia!
Avvisetto: probabilmente domani non riusciró a postare niente prima di sera tardi, quindi...yep. :3
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A Purple Shadow || FNAF ||
FanficAnne Brown si trova in una situazione difficile con Vincent: cade un silenzio inspiegabile tra i due e la ragazza, ritrovatasi da sola, non sa cosa fare. Per fortuna, c'é Freddy lì con lei... Ma sarà davvero una "fortuna"? Sequel di "Purple's Shades...