Stasera sono a casa di Genn.
I miei mi hanno permesso di andarci.Stiamo guardando un film.
Gli arriva un messaggio.
Lo ignora.Dopo poco mi appoggio a lui, che credendo che io abbia gli occhi chiusi, sbircia il messaggio.
Non rieso a vedere cosa c'è scritto ma ci sono dei cuori.
E lui ne manda altri.
Mette via il cellulare velocemente.
Farò finta di niente.Il film è veramente molto interessante, si intitola "Lo studio in rosso" di Sherlock Holmes.
Ad un certo punto lui si gira di lato e mi fa sedere tra le sue gambe.
Tiene le sue braccia attorno alla mia vita e mi bacia il collo.
Da dietro poggia la sua testa sulla mia spalla. Rimaniamo in quel modo per un po'.
È così bello.
Mi rendo conto che sono le 11:30 e se non torno a casa subito mia mamma si arrabbierà molto.
Genn mi lascia sull'uscio di casa, mi dà il bacio della buonanotte, saluta mia madre e se ne va.
Mamma:" Quel Gennaro inizia a piacermi un po' di più. Vi siete divertiti oggi?"
Me:"Si mamma, abbiamo visto un film si Sherlock Holmes, anche a lui piacciono i gialli".
Mamma:"Va bene, buonanotte tesoro"
Me:"Buonanotte mamma"Il mattino dopo alle 6:00 suona la sveglia.
Spettinata come tutte le mattine, mi trascino fuori dal letto e mi dirigo in bagno dove mi lavo e mi vesto.
Scendo in cucina e faccio colazione.
Come tutte le mattine i miei genitori dormono ancora.
Prendo lo zaino e sto per uscire quando Gennaro mi chiama e dice che sta venendo a prendermi per darmi un passaggio.Dopo circa cinque minuti vedo la sua macchina spuntare dall'inizio della via.
Si ferma davanti alla mia casa, salgo in macchina e mi saluta con un bacio.
Genn:"Come sei bella stamattina"
Io arrossisco nonostante sia il mio fidanzato e bisbiglio un "Grazie".
Il tempo è nuvoloso.
È presto e, quindi, prima di partire gli dico "Hai già fatto colazione?"
Genn:"No"
Me:"Allora andiamo in casa che ti preparo qualcosa"
Genn:"Non ce n'è il bisogno, tranquila"
Me:"Ma dai, tanto è presto" e scendo dalla macchina. Lui mi segue.
Gli dico di fare piano perché i miei dormono ancora.
Gli preparo la colazione e lui mi dice che è il caffelatte più buono che abbia mai assaggiato. Mi fa ridere, perché oltre al fatto che quello che ha detto è una bugia, ha la parte superiore del labbro ricoperta dalla schiuma del latte.
Me:"Sei peggio dei bambini piccoli Gennà!"
E continuo a ridere mentre con un tovagliolo gli pulisco la bocca.
Lui ride e, anche se arrosisce un po' per l'imbarazzo, mi risponde "Scusa mamma".
Cerco di fare l'espressione più arrabbiata che mi riesce benché il sorriso me lo impedisca e dico "Che stupido".
Si alza, mette la sua tazza nel lavandino e mi dà un bacio sulla guancia.
Devo sciacquare a mano la tazza e metterla via, prima che mia mamma si accorga che lui è stato in casa nostra alle 7 del mattino.
Mi porta a scuola, mi dà una bacio sulla fronte e ci salutiamo.Questa mattina le lezioni passano più velocemente del solito.
Quando esco da scuola Mattia viene verso di me.
Sento qualcuno che mi chiama, mi giro e vedo Michele.
Oh no.
Mi chiede come sto e se potremmo uscire un giorno.
Lo ringrazio per ieri ma gli dico che in questa settimana sono occupata.
Mi dispiace che dopo quello che ha fatto l'altro giorno per me debba ignorarlo così.
Mattia viene a casa mia.
Ci eravamo già messi d'accordo.
Si gira e mi accorgo che ha una botta gonfia sulla tempia di sinistra.Quando arriviamo a casa i miei sono al lavoro e così preparo la pasta per noi due.
Prima però prendo la pomata e la metto a Mattia. So che lui non lo vuole dire ai suoi genitori ma chissà come farà a nascondere quella botta.
Gliela su tutti i segni del suo corpo.
È così magro.Dice di non avere fame.
Io faccio finta di offendermi per la mia pasta così lui cede, ma dopo tre maccheroni non ce la fa più è io lo ingozzo a forza.Prima di cominciare a studiare ho il coraggio di chiedergli di come mai succedono tutte quelle cose.
Con Mitya ci sta ancora, però non sa come fare a dirlo ai suoi.
Si vergogna ad andare in giro e i bulli della scuola lo picchiano spesso.
La fame gli passa sempre.
E quelle poche volte che lo costringono a mangiare poi va a vomitare tutto.
Ecco perché prima di lasciarlo andare in bagno dopo il pranzo faccio passare due ore.
Matt:"Sei peggio di mia nonna"
Mi fa ridere.
Ride anche lui.
Che bello quando lo fa.Dopo aver studiato insieme, decidiamo di fare le pulizie di casa.
Sembriamo due rincitrulliti, ma va bene.Ci mettiamo a lavare il pavimento, quando arrivano i miei e genitori.
Sono le sette di sera e manco ce ne eravamo accorti.
Nel momento in cui loro entrano in casa io sto dando il manico dello spezzettone in testa a Mattia, che si è sdraiato in terra cercando di evitarlo, perché lui mi ha lanciato in faccia lo straccio con cui ha fatto passare tutto il pavimento.
Papà :"State pulendo molto bene, mi dicono"
Mattia si alza e si fa serio.
Mamma:"Mattia, si sta comportando bene mia figlia?"
Matt:"Si beh, oltre a prendermi a mazzate in testa, direi che è tutto okay"
Me:"Ma io non ho fatto niente, hai cominciato tu"
Scoppiamo a ridere tutti e due.
Suona il telefono di Matt, deve andare a casa per la cena.La sera stessa, verso le 21:00 riceviamo una chiamata al telefono di casa.
Risponde mia madre e dice che è la mamma di Mattia e vuole parlare con me.
Lei mi ringrazia tantissimo e mi chiede cosa io abbia fatto per convincere suo figlio a cenare senza scappare in bagno a vomitare di nascosto.
Me:"Abbiamo giocato, niente di che"
Mi ringrazia ancora e io le dico che non ce n'è il bisogno.
Non voglio dire niente ai miei genitori, così vado a dormire.Spazio autrice
Ei belle persone. Grazie ancora per tutte le visualizzazioni.
Questo capitolo è un po' più lungo del solito e non parlo molto di Alli e Gennaro... spero non vorrete uccidermi. Non accadrà più, promesso.♡
Scusatemi se ci sono errori :)
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UrbanStrangers
FanficMi sono innamorata di due ragazzi che hanno voci stupende. Sono gli Urban Strangers. Non credo ci siano storie su di loro. quindi ho deciso di scriverne una io. Grazie a chi legge♡ La mia è stata la prima ff sugli Urban Strangers.