·capitolo 15·

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Ero sola per strada, non c'era anima viva...
Camminavo verso una meta sconosciuta perfino a me stessa...
La situazione era fin troppo inquietante...
La strada asfaltata é circondata da palazzi, tutti con lo stesso aspetto.
Erano vecchi, alcuni avevano le finestre rotte, altri avevano delle incisioni sui muri...
Continuo a camminare silenziosamente, ascoltando il ticchettio che producono le mie scarpe a contatto con il marciapiede...
Mi sento osservata...
Ed é propio per questo che mi giro all'improvviso, notando una figura che mi segue...
Accelero il passo, per poi iniziare a correre, dato che la figura si stava avvicinando man mano a me...
Mi giro per l'ennesima volta.
Mi sento prendere per le braccia, ed essere sbattuta al muro del palazzo accanto a cui camminavo...
Sussulto a quell'azione.
É un uomo, data la sua corporatuta.
Non riesco a guardare il suo volto, visto che é molto buio...
La figura avvicina il suo capo al mio, fino a far toccare le nostre fronti...
Il fiato si fa pesante e inizio a tremare.
A quel punto sento le sue labbra sulle mie.
Poi un dolore al petto e tutto buio...

Mi sveglio di soprassalto con il fiatone...
Era solo un sogno
Mi appoggio sui gomiti, sprofondando peró nel materasso del letto...

Chi era l'uomo che mi aveva baciato e perché dopo il bacio mi era venuta una fitta al cuore?

Stropicciai gli occhi, per poi mettermi seduta e guardare fuori dalla finestra aperta.
Era ancora buio...
Guardai la sveglia sul comodino.
Segnava le 6:07...

Era ancora presto e visto che era sabato, giorno in cui non vado a scuola, potevo rimanere a dormire di piú.

Appoggio la guancia sul cuscino caldo.
Chiudo gli occhi, sperando di riaddormentarmi...
Cosa che non riesco a fare, visto che mi alzo di scatto quando la finestra si chiude con un tonfo, molto probabilmente per colpa della corrente...

Appoggio nuovamente la testa sul cuscino, portandomi le coperte che prima avevo sui fianchi, fino a coprirmi le spalle...

Passano 20 buoni minuti e ancora non mi sono addormentata...
Continuo a chiedermi chi fosse l'uomo nel mio sogno, finché non mi rassegno e mi alzo dal mio letto e vado in cucina per preparare del caffé.

Dopo aver preso il caffé, seduta sul divano, accendo il mio telefono e vado a controllare i messaggi...

Nessun messaggio ricevuto...

Me lo dovevo aspettare, dato che sono le 6:35 di mattina...

Mi annoio, cosi decido di andare a prendere un libro da leggere.
Vado in camera mia e prendo un libro a caso dalla libreria bianca accanto al mio letto...
Mi stendo sul letto, poggiando il telefono accanto alle coperte arrotolate ai piedi del letto.
Apro il libro e inizio a leggere le prime pagine...
Non sapevo nemmeno di averlo quel libro...
Parlava di una ragazza innamorata di un ragazzo che non la filava propio...
Era il genere di libro che io odiavo ma non so nemmeno io il perché, c'era qualcosa che mi coinvinceva ad andare sempre avanti con la storia.

Ad un certo punto sento il mio telefono vibrare.
Mi alzo di scatto e giro gli occhi sulla sveglia...
7:00...

Chi potrebbe mai essere a quest'ora?

Allungo il mio braccio fino al telefono...
Nicole...
Che poteva mai dirmi?

Mi sbrigai ad accettare la chiamata e a portami il telefono all'orecchio.
April: "Pronto, Nicole?"
Nicole singhiozzava.
Dalla sua bocca uscivano solo parole smorzate...
"NICOLE CHE SUCCEDE!"
Nicole: "April...Alessandro ieri sera é stato investito da una macchina!" Mi disse Nicole tutto d'un fiato...
Sobbalzai a quelle parole...Come era possibile?
Nicole: "Ora lo stanno operando..."
April: "ODDIO...Nicole...Ma a te chi l'ha detto?"
Dissi dirigendomi di fretta verso la sedia ai piedi del letto, e afferrando gli abiti che vi erano sopra.
Nicole: "Mi ha chiamato la madre, dicendomi che l'avevano portato all'ospedale con urgenza...Ora preparati che ti vengo a prendere tra pochi minuti"
April: "Ok, a tra poco" Dissi mettendomi la scarpa destra e afferrando la sinistra.
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Spazio me

OK SI MI SCUSO SE NON HO AGGIORNATO, MA IL TEMPO PER FARLO SCARSEGGIA, ED É GIÁ TANTO SE RIESCO A SCRIVERE QUALCOSA DI DECENTE (almeno credo che sia)...

Un bacio
Giorgia

I can't back down ·||Lorenzo Ostuni||·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora