Metzengerstein

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"La scienza non ci ha ancora insegnato se la pazzia sia o no più sublime dell'intelligenza."

(Edgar Allan Poe)


Il citofono suona acuto come le urla delle loro vittime. Alice posa adagio quel libro al suo posto, e completamente nuda, si affaccia alla finestra del terzo piano cercando di capire chi fosse lo scocciatore o la scocciatrice.

E' un uomo con la barba folta e ben vestito. Lo ha riconosciuto subito.

Lo ha visto spesso in televisione. E' un detective, il migliore di tutti lì a Dusseldorf.

Fa di cognome Metzengerstein, il nome non lo ricorda. Il solo fatto che il suo cognome possa ricordarle il primo racconto dello scrittore statunitense Edgar Allan Poe, la eccita da morire.

Si poggia una mano sul seno nudo e passandosi la lingua sul labbro superiore avvisa la sorella di quella visita. Gretel si copre istintivamente con la coperta, il suo sguardo è preoccupato quanto eccitato.

Gretel non ha mai fatto l'amore con un uomo, non ci ha nemmeno mai scopato, fottuto e tutto il resto. Alice invece si.

Le due sorelle si guardano negli occhi mentre Alice con passo selvatico si avvia al citofono per aprire.

Gretel si alza dal letto e corre in bagno, sempre istintivamente. Alice apre la porta di casa e si siede su di una poltrona di un'ottima fattura e apparentemente molto comoda che si trova fronte alla porta stessa.

E' ancora nuda, e lui sta salendo.

L'ascensore è occupato ci metterà un po' di più...

Alice si accende una Lucky Strike rossa e aspetta quel detective senza paura. E' eccitata all'idea di averlo. Lui è lì per farle domande come a sua sorella ma lei invece è eccitata anche da questo.

"Come sarebbe bello possederlo e poi ucciderlo."Pensa esaltata al solo immaginare una cosa del genere.

Più i secondi passano più l'attesa l'avvolge di desiderio.

"Sbrigati a salire sbirro del cazzo."Pensa con un sorriso beffardo, passandosi la mano tra le gambe e stringendole subito dopo.


Gretel resta chiusa nel bagno. Che sia giunta la fine di quella carriera criminale?


Metzengerstein finalmente giunge a destinazione. Davanti a lui vede quel corpo nudo con qualche macchia di sangue ancora appiccicata. Rimanendo freddo, porta la mano sulla fondina della pistola lentamente. Alice si alza sensualmente da quella poltrona e si avvicina verso di lui. La sua espressione e la sua classe lo lasciano per un attimo spiazzato, quel corpo poi... E' bellissima.

Lo afferra per la cravatta e lo porta dentro casa chiudendone poi la porta dietro di loro.

I loro sguardi si scontrano, sono uguali, fremono entrambi di desiderio. Le labbra umide di lei si depositano su quelle secche del detective. Inizia a bagnargliele avidamente con la lingua mentre una mano scende all'altezza della lampo, la tira giù, e la follia ha inizio.

Metzengerstein è come rapito da quella seduzione un po' porca che lo tiene incollato a lei. La mano di lei sfila fuori quel membro affamato. Vuole sfamarlo e lui vuole che lei lo faccia.

Si toglie la giacca mentre lei intanto, poggiando una mano sulla sua camicia, scivola guardandolo negli occhi verso il piacere di lui. Metzegerstein continua distratto a togliersi cravatta, gilet e camicia, e un la fellatio ne completa la scena.

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