Controcorrente

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"Il demonio non può nulla contro la volontà, pochissimo sull'intelligenza e tutto sulla fantasia."


(Joris Karl Huysmans)


La peccaminosa inizia a procurare piacere con la bocca al "malcapitato". E' in questi momenti che Metzengerstein non sa più se voler scappare o meno.

Loro sono quegli opposti di cui si parla tanto e che poi si attraggono. Loro si piacciono, nessuno sguardo può negarlo. Anche i libri sembrano averlo capito, così come le mura e sopratutto quel letto che adesso stanno malmemando con le loro gesta lussuriose.

Alice e Gretel da sempre sono andate controcorrente. Si sono staccate giovanissime dalla loro famiglia e dai loro coetanei chiudendo definitivamente ogni contatto con la società, ormai priva, ai loro occhi, di una qualunque attrattiva.

Come nel bellissimo romanzo di Huysmans, (A rebours), che viene tradotto con il titolo di Controcorrente, le due ragazze si sono rifugiate lontano da occhi altrui.

Vivono all'interno di una palazzina di un quartiere poco abitato e alquanto tranquillo di Dusseldorf. Qui, da qualche anno hanno iniziato il loro eremitaggio tenendo a distanza qualsiasi distrazione che le possa offrire la civiltà. Si dedicano a soddisfare ogni loro desiderio e piacere: arredano la loro amata libreria con una cura maniacale scegliendo poeti e romanzi che più le soddisfano. Hanno a loro disposizione moltissimi libri, alcuni dei quali finemente rilegati. Curano ogni aspetto artistico del loro appartamento come se quello fosse il loro unico habitat. Scelgono con cura lenzuola e tende, sedie e tavolini, e nonostante poi come capita spesso li sporchino di sangue, a loro sembra non importare, o forse è soltanto che così gli piacciono ancora di più. Finiscono per dargli un tocco ancora più personale quanto macabro.

La loro vita scorre così tra la lettura e gli omicidi su commissione che permettono loro di guadagnare quei soldi di cui sono affamate.

Spesso la sera si abbandonano alla degustazione di alcolici e bottiglie di vino pregiate. Sono amanti del buon vino e hanno il giusto guadagno per permetterselo.

Le sorelle sinistre vivono in una realtà tutta loro, distorta quanto terrena. Così crudele e viziosa da averle trasportate in una dimensione psicologica senza ritorno. Non sanno più cosa sia giusto o sbagliato. Non sono né cattive né buone, praticano il dolore ma donano il piacere.

Alice e Gretel sono follemente uniche. E la loro bellezza poi... Vogliamo parlarne?

Sembrano angeli caduti dal cielo come Lucifero. Hanno quei lineamenti delicati da mandare a puttane il cervello di ogni uomo. Occhi così accattivanti che chiunque vorrebbe morire con sguardi del genere puntati addosso. Se fossero l'ultima cosa che uno guarda che ben venga: la delizia accompagnerebbe quella morte tanto temuta ma che sul momento apparirebbe come una visione angelica.

Le due sorelle hanno un quoziente intellettivo sopra la media. Per molti versi potrebbe essere stato questo a portarle alla follia. O forse la follia non è altro che un'intelligenza troppo spiccata? Non lo sapremo mai. Così come non sapremo molte altre cose di loro...


Gretel, si adagia su quel divano bordeaux creato con materiali pregiati e curato nelle lavorazioni e nelle sue rifiniture color oro. E' quasi ora di pranzo ma loro saltano spesso e volentieri i pasti, riempiendo lo stomaco con dell'abbondante vino di Giacomo Conterno Monfortino, un Barolo di Riserva DOCG, chiaramente italiano. Il loro preferito.

Seduta comodamente su quel divano ne stappa una bottiglia che trova sottomano e ne riempie due bicchieri, a quanto pare l'ospite oggi non berrà con loro. Afferra con la mano libera un libro e ne legge a voce alta un'affermazione di Charles Bukowski che la porta a sorridere.

"Tutti abbiamo udito la donnetta che dice: "Oh, è terribile quel che fanno questi giovani a se stessi, secondo me la droga è una cosa tremenda". Poi tu la guardi, la donna che parla in questo modo: è senza occhi, senza denti, senza cervello, senz'anima, senza culo, né bocca, né calore umano, né spirito, niente, solo un bastone, e ti chiedi come avran fatto a ridurla in quello stato i tè con i pasticcini e la chiesa."

Nel frattempo Metzengerstein è ancora schiavo della sorella. Ormai manca poco a che l'uomo le venga sul palato. Alice affretta quei suoi movimenti costringendolo ad accettare tale sevizia. Non vorrebbe non dare soddisfazione alla ragazza evitando di gemere, ma è impossibile non farlo. Vorrebbe stare zitto ma dalla sua gola alcuni mugugni escono con fare soffocato.

Lei gli sta praticando un la fellatio, ma sembra lui quello che sta soffocando, che non riesce a respirare.

Manca poco ormai a che i sensi del detective cadano anche loro vittime come povere prede ignare di un cacciatore troppo furbo quanto stronzo.

Eccolo dunque. Le sue gambe si contraggono così come le braccia. Le micro schegge di vetro gli penetrano i polsi, stare fermi risulta impossibile. Anche le manette alle caviglie gli procurano un'irritazione non da poco. Tutto questo sotto lo sguardo eccitato di Alice, che invece ride asciugandosi le labbra soddisfatta del suo lavoretto.

"Guardati come godi verme." Dice a lui, continuando a ridere mantenendo un atteggiamento superiore.

Gretel sorride con la sorella, come se in qualche modo anche lei fosse soddisfatta di un qualcosa che non le appartiene direttamente.

Alice mantenendo all'interno della sua bocca, gli umori dell'uomo, si alza con il suo solito passo delicato quanto arrapante e una volta chinatasi verso la sorella, le apre la bocca dolcemente passandoglieli.

Gretel incuriosita inizia ad assaporarne il sapore.

"E' amaro." Dice.

"Bene." Risponde sua sorella. "Allora credo sia il caso di dare un po' di vino anche a questo essere inferiore." E avvicinandosi alla bottiglia, l'afferra con classe portandola in direzione dell'uomo.

Una volta giunta davanti a lui, gliela versa completamente addosso andando a rinfrescare quelle ferite precedenti e non solo...

"Oggi berremo così" E facendo un cenno alla sorella, le due iniziano a leccare il corpo nudo e ferito di Metzengerstein.

Il cuore di lui inizia a battere velocemente. Non sa se è per l'orgasmo precedentemente ricevuto o per la paura di ogni loro gesto.


Le sorelle sinistre sono insaziabili quanto viziose.

Pericolose con gli altri quanto vogliose tra di loro.

Questa è la loro vita, e tutto ciò che vi entra per loro è solo un gioco.

Metzengerstein è un gioco...

Il loro bel gioco...

Un gioco perverso e criminale...

Un gioco pericoloso.






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