I giorni passavano, il demone si indeboliva e devo ammettere che la mia vita normale mi mancava.
-T: Hey che ti prende?
Ero stravaccata sul divano a testa in giù con gli occhi chiusi.
-I: Niente, mi manca un po' la mia vita normale.
-T: Che facevi di solito?
-I: Nuotavo e andavo sullo skate.
Sì, una sottospecie di ameba impedita come me sapeva andare sullo skate. ( Davvero, anche nella realtà xD ).
Volevo anche prendermi il penny.
-T: Wow, mi piacerebbe imparare.
-I: Ho lo skate dietro, basta che mi trovi un posto con il pavimento liscio e si può fare.
-J: Di che state parlando voi due?!
-I: Piccolo tenero Jeff, non fare il geloso.
-T: Esatto. Quindi ti dà fastidio se faccio così?
Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia, pericolosamente vicino alla bocca.
Jeff iniziò a scaldarsi e strinse i pugni finché le nocche non iniziarono a sbiancarsi.
Io intanto fissavo il castano con gli occhi fuori dalle orbite e con la bocca semiaperta.
Nella mia testa risuonavano tre parole.
"MA CHE CAZZ..."
-J: Toby io ti uccido.
A quel punto Toby sorrise in modo crudele e azzardò troppo.
Mi baciò.
Non sulla guancia.
Sulla bocca.
A quel punto Jeff esplose, si scagliò contro Toby ed iniziò a menarlo.
Io mi misi in mezzo per fermarli, ottenendo un pugno in un occhio di sconosciuta provenienza.
Mi spostai, optai per il metodo urlo.
Questa volta era più potente.
-I: Basta. BASTA.
Si fermarono di colpo.
-J: Che cosa ti è successo all'occhio?!
-I: Indovina.
-T: Mi spiace...
-I: Chiariamo questo, io non sono il fottuto giocattolo di nessuno, non mi usate per scatenare una rissa. Se vi volete picchiare lo fate quando saranno passati questi tre mesi.-
Tutti rimasero senza parole.
-I: Ah, e un'ultima cosa. Vaffanculo.
Detto questo me ne uscii di casa, non mi importava la destinazione.
Volevo solo andarmene.
Non volai, non feci nulla. Camminai e basta.
Mi fermai ad un fiume. Mi sedetti sulla riva.
-EJ: E tu che ci fai qui?
-I: Potrei farti la stessa domanda.
Mi guardò, era chiaro che aveva notato il trucco sbavato e l'occhio viola.
-EJ: Che ti è successo?
-I: Mi sono beccata un pugno nel tentativo di dividere due idioti.
Lui annuì.
Mi sentivo strana insieme ad Eyeless, quasi insignificante.
-I: E tu? Che ci fai qui?
-EJ: Camminavo.
Rimanemmo zitti per un po', finché non ricevetti un gesto totalmente inaspettato da parte sua.
Un abbraccio insieme alla frase "non te la prendere".
Lo strinsi forte, avevo bisogno di un abbraccio.
Mi ricordava dannatamente Jeff, con il suo profumo fresco.
-EJ: Vuoi che ti riaccompagni a casa?
Annuii.
Ero davanti alla porta, fissavo la maniglia.
La abbassai e la scena non fu delle migliori.
Sangue.
Sangue per terra e Jeff e Toby feriti.
Jeff alla gamba e Toby al braccio.
-EJ: Siete due deficienti megagalattici.
-I: Ora mi spiegate che cosa è successo.
-T: Piccola rissa.
-I: Piccola? PICCOLA? La casa è un lago di sangue porco demonio!
-J: Stiamo bene, è tutto okay.
Lo guardai, in modo freddo. Per loro era tutto ok.
Per loro.
Io stavo morendo dentro.
Il mio ragazzo ed il mio migliore amico che si pestano a sangue, scherziamo?
Tolsi dalle mani di Jeff il coltello e me lo piantai in un fianco.
Tutto questo tenendo lo sguardo fisso su Jeff.
Non sarei morta, non avevo preso nulla di vitale.
Il sangue cominciò a scorrere, sotto lo sguardo esterrefatto di tutti, anche di Eyeless.
Mi accasciai a terra.
Svenni.
Quando riaprii gli occhi ero nello stesso posto di prima, in una pozza rossa.
-T: Ma che cosa?
-EJ: Sei svenuta per neanche un minuto! Possibile che tu ti sia già ripresa?!
-I: A quanto pare.
-J: Ma sei diventata stupida?! Avresti potuto morire! Mi hai fatto preoccupar...
Non finì la frase, aveva capito.
Io Lo avevo fatto per un solo motivo, per farlo sentire come mi sento io tutti i dannati giorni.
Preoccupata.
Passavo tutto il tempo a medicare ferite e a disinfettare tagli.
-EJ: Ma non hai pensato che avresti potuto rimetterci la pelle?!
-I: Quando facevo le prove di volo sono caduta dall'altezza di un palazzo e non mi sono fatta nulla, questo è solo un graffietto.
-T: Perché non ci hai detto nulla?!
-I: Perché al contrario di voi due deficienti non voglio farvi preoccupare! Non voglio...
Mi sedetti a terra e iniziai a piangere.
La ferita sul mio fianco era sparita.
-I: Idioti, mi fate sempre preoccupare, idioti!
-J: Mi spiace tanto.
Si avvicinò per darmi un bacio quando si fermò a poca distanza tra le nostre labbra.
-I: Lo hai capito vero che tra me e Toby non c'è nulla?
Silenzio.
Fui io a distruggere la distanza tra le nostre labbra, gli presi la testa e lo avvicinai a me.
Gli stringevo i capelli, mi era mancato. Tanto anche.
-J: Mi sei mancata.
-I: Anche tu.
E.J. ci salutò e se ne andò via, Toby era in un angolo, quasi mortificato.
-I: Toby va tutto bene, rilassati. Dai venite qua che vi medico le ferite.
Fu una dura lotta, soprattutto contro Jeff.
-J: Ahia, AHIA! Mi fai male porcodemonioildemonetimangialafaccia!
-T: Guarda io come sono bravo!
-J: ...
-I: Finito!
-T: Ehm...
-I: Cosa c'è?
-T: La tua pelle si sta schiarendo!
Era diventata di una tonalità di grigio leggermente più chiara.
-I: Wow, il demone si starà indebolendo!
Salii le scale e andai in camera mia, ero davvero stanca.
Dopo essermi presa il pigiama andai a farmi la doccia.
Il piercing non mi faceva male.
Era un cerchio non completo che terminava con due diamantini (naturalmente finti).
Mi asciugai, mi misi il pigiama e andai in camera.
Jeff era seduto sul letto con le gambe incrociate che mi fissava con sguardo strano.
Appena mi avvicinai al letto lui mi prese il braccio e mi portò con le spalle al muro, le sue mani erano vicino alle mie orecchie.
-I: Hai intenzione di dire qualcosa o rimaniamo qui a fissarci?
-J: Sei bellissima.
-I: Seh, vabbeh!
Continuava a sorridermi.
-I: Hai intenzione di lasciarmi?
-J: In realtà no.
-I: Levati.
-J: Altrimenti?
-I: Ti castro.
Lui fece una faccia addolorata e si tolse.
Niente cose pervy, in fondo non ho nemmeno 15 anni!
-J: Tu dormi così stanotte.
Mi afferrò e mi abbracciò stringendomi a sé.
Mi addormentai in quel modo e con le sue ultime parole che rimbombavano nella testa
"Ti amo".
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||Ticci Toby e Jeff the Killer|| Operazione Creepypasta
FanfictionNon vi voglio annoiare, sarò breve. Questa è una storia creata dalla mia mente contorta. Mille idee girano in essa. Un racconto di spietati Creepypasta costretti a vivere come normali adolescenti. Insieme ad una ragazza. Una ragazza che ha osato sfi...