3° capitolo✨

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Chi poteva essere? Io? Che avevo fatto?
Ci guardiamo, ma non mi parla, nascondeva qualcosa. Che aveva?
Più che incazzato sembrava triste, ma non poteva farsi vedere debole, triste, doveva essere incazzato, doveva dimostrare a tutti che lui è forte, non soffre.
-Ciao- dissi io.
Lui mi guarda, con gli occhi pieni di lacrime, ma le trattenne tutte.
-Che hai?- gli chiesi.
-Sono solo. Non ho più nessuno.- mi disse.
-Ma che dici? Tutti gli amici, le amiche? Io? I genitori?-
-Tutti mi detestano, gli amici pensano che io faccia solo soffrire le persone, cioè le ragazze, le "amiche" invece (diciamo che ho solo scopa amiche ) non vogliono me, vogliono il mio membro.- disse scazzato. -Tutto questo per colpa mia, colpa mia che voglio solo le ragazze per farmele, per andarci a letto, ho dato un idea di me sbagliata.
Poi ahahah i genitori?! Tutta questa riflessione l'ho fatta perche i miei hanno divorziato. Era da mesi che litigavano, e ieri hanno litigato pesantemente, e boom, hanno deciso di separarsi.- mi disse con qualche lacrima che bagnava il suo viso perfetto.
-E dove vanno? Chi va via dei tuoi? Chi resta con te?- gli dissi preoccupata.
-Se ne vanno tutti e due. Lei se ne va a New York, ha dei parenti la e va a vivere con loro, lui invece si era già preparato una casa a 879km da qua. E io? Dovrei trasferirmi a New York?-

-No, tu resti, non pu.......- DRIIIIIN
Suona la campanella, corro in classe di biologia, lasciando in sospeso l'argomento.

Dopo le noiosissime 6 ore di scuola torno a parlare con Luke.

-Luke devo andare a casa subito. Oggi dobbiamo vederci no? Mi spieghi tutto meglio dopo ok?-
-Okay okay. Ciao-

Torno a casa, mangio le mie amate lasagne e mi precipito sui compiti per poi essere libera tutto il pomeriggio.

Arrivano le 3, vado in piazza, non ce nessuno, gli scrivo, non risponde. Aspetto un ora, due... Okay torno a casa, sono stanca.

Vado a dormire, non avevo nient'altro da fare. Mi sveglio verso le 6 di sera, Luke non si è fatto sentire, mi ha tirato pacco. Che stronzo.
Beh dai avrà avuto da fare con le valige.
OH PORCA PUTTANA, LUI PARTE, SE NE VA. MERDA.

Scrivo a tutte le persone che lo conoscono, uno saprà il suo indirizzo no?
Una mia amica me lo dice e corro alla macchina, parto e mi trovo davanti a casa sua, una villa enorme, bellissima
Suono
-Ciao ce Luke?-
-Tu chi sei? Io sono sua madre.-
-Mi chiamo Camille-
-Luke è sparito, non è tornato a casa oggi dopo scuola, ho chiesto a tutti i suoi amici se ne sapevano qualcosa ma nessuno ha idea di dov'è.- mi disse, triste, preoccupata.
-Ora lo cerco, stia tranquilla, lo troverò. Arrivederci!-
-Ciao e grazie!- mi urla dietro mentre me ne vado.

Dovevo trovarlo.

Invisible, to your eyes. ||L.H.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora