19° capitolo✨

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Non ci potevo credere.
Avevo il piano terra completamente distrutto.

Piansi, tanto. Venne Luke a consolarmi, ma non cambiò molto.

Chiunque sia stato aveva rotto tutte le finestre, strappato il divano, rotto la tv, strisciato il tavolo, rotto i bicchieri, i piatti. Aveva fatto tutto quello che poteva fare.
Aveva per fino rubato tutte le cose di valore.

-Piccola, io inizio a mettere apposto, se vuoi aiutarmi okay, se no vai pure a risposarti va bene?- mi disse.
-No no ti aiuto. Grazie mille- dissi con le lacrime agli occhi.

-Di niente piccola, io inizio a tirare su i vetri delle finestre che va a finire che qualcuno si fa male..-
-Okay, io i piatti e i bicchieri allora.-

Iniziai a spazzare anche sopra al tavolo, per terra, sopra alla cucina.

LUKE POV.
Scelsi di iniziare lì perche avevo visto una lettera con una firma che non lessi subito. Prima volevo leggerla io e poi magari la fecevo leggere a Camille.

La presi e usai la scusa che dovevo andare in bagno..
-Camille vado in bagno e torno-
-Okay okay- rispose lei ancora piangendo.

Andai in bagno aprii la lettera e lessi.

Avevo voglia di piangere.

Non avevo intenzione di farla leggere a Camille, si incazzerebbe troppo.

-Luke! Ci sei?- urlò Camille.
-Si arrivo piccola!-

Misi in tasca la lettera e andai fuori tirando lo sciacquone tanto per far credere che io abbia pisciato.

CAMILLE POV.
Quando uscì dal bagno sembrava sorpreso e anche incazzato..

-Ehi amore che c'è?- gli chiesi.
-Niente piccola.- mi rispose intrecciando le sue mani alle mie.
-Sicuro?-
-Certo-
-Ti vedo quasi incazzato.. Colpa mia?- gli chiesi.
-No tranquilla.-
Mi prese per i pantaloni e mi avvicinò il bacino contro il suo. Mi baciò. Dio quanto lo amo.
Restammo a baciarci per tanto. Quant'era bello quel bacio. Quant'era bello lui.
Gli misi le mani nelle tasche dei pantaloni, come fanno alcune coppie no?!
Sentii una busta.. Mi staccai dal bacio e gli chiesi -Cos'è?-
-Ah niente lascia stare.-
-No dimmi. Ce scritto "Per Camille" ho il diritto di sapere che ce scritto!-
-Non te lo voglio dire! Andiamo avanti a lavorare dai- disse prendendo la busta e mettendosela di nuovo in tasca.

Dopo qualche minuti andai da lui e sfilai la busta.
-Camille ridammela!- mi urlò contro lui.
-No!-
La aprii e lessi.

Mi accasciai a terra.
Volevo farla finita.

Nella lettera c'era scritto:

Invisible, to your eyes. ||L.H.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora