8° capitolo✨

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Da un momento all'altro non ricordavo più niente, l'unica cosa che ricordavo, e che sapevo, è che lui probabilmente non c'era più.

Avevo in mente solo lui.
Presi le chiavi della macchina e andai a casa sua, ormai dei nonni.
Mi aprirono subito, mi dissero che l'avevano ricoverato tanto distante da lì.
Avevamo circa 14 ore di macchina.
Dormii circa per sette ore, mi svegliai e andai a mangiare con i nonni.. Iniziai a conoscerli e a parlare di Luke. Mi raccontarono di quando era piccolo aveva una morosa, una ragazzina di un anno in meno, bionda occhi azzurri, com'ero io insomma. Mi dissero che lui era innamorato perso di lei, ci stava insieme tutti i giorni, la baciava. Piangeva mentre era senza lei.

Mi venne in mente che anch'io ero cosi con un ragazzo all'asilo. Me l'avevano raccontato i miei ancora prima che se ne andassero a vivere lontano. Mi mancavano. Anche se avevo la casa tutta per me si sente che non ci sono.

Mi manca il profumo delle brioches che saliva dalle scale alla mattina. Mi mancano i miei. Mi manca la mia famiglia.

Dopo una lunga chiaccherata, e un'altra dormita arrivammo.
Scesi e mi misi a correre verso l'ospedale.
Chiesi a tutti dov'era la stanza con un certo "Luke Hemmings", mi dissero -Piano 3 sala operatoria-
SALA OPERATORIA?! CHE È SUCCESSO?
Ero l'unica in sala d'attesa. Ad un certo punto arrivarono anche i suoi nonni.
-Ci siamo fatti spiegare quello che è successo.-
-Cioè? Cioè?- dissi io quasi piangendo.
-L'aereo è precipitato in mare, sono andati a prenderli il prima possibile ma almeno un terzo delle persone è morta.-
Scoppiai in lacrime.
Avevo paura che lui morisse. Avevo paura di perderlo. Che gli stavano facendo? Come stava?

Volevo correre da lui e abbracciarlo forte.
Mi addormentai nell'attesa.

Mi svegliarono i nonni con il viso bagnato di lacrime e un miliardo di fazzoletti bagnati in mano.


Invisible, to your eyes. ||L.H.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora