Three.

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Mi sedetti sul letto, lo sguardo fisso nel nulla. La rabbia stava svanendo, ma avrei quasi preferito restarne preda per sempre.

Il vuoto che lasciò faceva più male del dolore acuto, cocente che avevo provato quando Zayn era andato via.

Cercai di trovare un senso in quello che era appena successo, ma non riuscivo a mettere in fila i pensieri. Le parole che ci eravamo urlati mi risuonavano nelle orecchie, ma in modo confuso, come se stessi rievocando un brutto sogno anziché una vera conversazione.

Avevo davvero rotto con lui? Volevo davvero che fosse una cosa definitiva? Non c'era modo di aggirare il destino o, più nell'immediato, le minacce degli arcangeli?

Quasi a modo di risposta, mi si attorcigliò lo stomaco e mi venne da vomitare. Corsi in bagno e mi piegai sul gabinetto, un forte ronzio nelle orecchie e il respiro corto. Che cosa avevo fatto? Niente di irrimediabile, sicuramente niente di irrimediabile.

Il giorno dopo ci saremmo rivisti e tutto sarebbe tornato come prima.

Si era trattato solo di una lite.

Una stupida lite.

Non era finita.

Ci saremmo resi conto di quanto eravamo stati meschini e ci saremmo scusati. Ci saremmo lasciati tutto alle spalle, avremmo fatto pace.

Mi tirai su a fatica e aprii il rubinetto del lavandino, quindi bagnai un asciugamano e me lo premetti sul viso.

La testa mi girava vorticosamente, così chiusi gli occhi per fermare le immagini «Ma come facciamo con gli arcangeli?» mi chiesi. Come faremo ad avere un rapporto normale con i loro occhi costantemente puntati addosso? Mi raggelai.

Magari mi stavano osservando anche in quel momento. Magari stavano osservando Zayn, per cercare di capire se aveva oltrepassato il limite. Stavano cercando una scusa qualsiasi per spedirlo all'inferno, lontano da me, per sempre.

Sentii riaccendersi la rabbia. Perché non ci lasciavano in pace? Perché erano così determinati a distruggere Zayn? Lui mi aveva detto di essere il primo angelo caduto a riacquistare le ali e diventare un custode. Per questo gli arcangeli erano in collera? Avevano la sensazione che Zayn li avesse ingannati? O che avesse usato una scorciatoia? Volevano metterlo a posto? Oppure, più semplicemente, non si fidavano di lui?

Chiusi gli occhi e sentii una lacrima scendere lungo il naso. «Ritiro tutto quello che ho detto» pensai. Volevo disperatamente chiamare Zayn, ma non sapevo se in quel modo l'avrei messo in pericolo.

Gli arcangeli potevano ascoltare di nascosto le conversazioni telefoniche? Come avremmo potuto parlare con sincerità sapendo che stavano a origliare? E poi non potevo mettere da parte l'orgoglio così in fretta.

Possibile che lui non si rendesse conto di avere torto tanto quanto me? Quella lite era scoppiata proprio perché si era rifiutato di dirmi che cosa ci facesse a casa di Clare, la sera prima.

Non ero gelosa, e lui conosceva i miei trascorsi con Clare, quindi doveva sapere che su quel punto avrei dovuto sapere la verità.

C'era anche un'altra cosa che mi faceva impazzire. Zayn aveva detto che Clare era stata aggredita alla Bo's Arcade, nel bagno degli uomini: che cosa ci faceva Clare da Bo's? Che io sapessi, nessuno della Coldwater High lo frequentava.

Prima di conoscere Zayn, in realtà, non l'avevo neanche mai sentito nominare, quel posto. Zayn si era appostato sotto la finestra della camera di Clare e il giorno dopo lei era andata da Bo's: solo una coincidenza?

Zayn sosteneva che tra loro c'erano soltanto questioni di affari, ma che cosa significava? E poi Clare era, tra le altre cose, attraente e persuasiva.

Let me love you. 》zjm.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora