Mi svegliai riprendendo fiato di colpo. La stanza era in ombra e dietro i vetri, in lontananza, la luna brillava come una sfera di cristallo. Le lenzuola erano calde e umide, attorcigliate alle gambe. L'orologio segnava le nove e trenta.
Saltai fuori dal letto e andai in bagno. Riempii un bicchiere d'acqua che bevvi con avidità, quindi mi appoggiai al muro. Non potevo riaddormentarmi: qualunque cosa, tranne permettere a Zayn di tornare nei miei sogni.
Presi a camminare avanti e indietro nel corridoio, cercando in ogni modo di tenermi sveglia, ma ero talmente agitata che non sarei riuscita a riaddormentarmi neanche se avessi voluto. Diversi minuti dopo, il battito del cuore era diminuito, ma non era altrettanto facile placare la mente.
La Mano Nera. Quelle tre parole mi perseguitavano. Erano sfuggenti, minacciose, beffarde. Non riuscivo a pensarci con calma: ogni volta mi sembrava che il mio mondo, già fragile, stesse per andare in pezzi.
Sapevo che stavo evitando di far sapere agli arcangeli che Zayn era la Mano Nera, non ché l'assassino di mio padre, per proteggermi dall'infame verità: ero innamorata di un assassino. Avevo lasciato che mi baciasse, mi mentisse, mi tradisse.
Quando entrava nei miei sogni e mi toccava, tutta la mia forza di volontà si sgretolava, e io mi sentivo di nuovo prigioniera della sua rete. Possedeva ancora il mio cuore, e quello era il tradimento più grande. Che razza di persona ero, che non riuscivo nemmeno a consegnare alla giustizia l'assassino di mio padre?
Zayn aveva detto che potevo far sapere agli arcangeli che volevo che lui tornasse a essere il mio angelo custode: bastava lo dicessi ad alta voce. Sembrava logico, quindi, che se avessi gridato: «Zayn Malik ha ucciso mio padre!» avrei risolto il problema. Giustizia sarebbe stata fatta. Zayn sarebbe stato mandato all'inferno e io, piano piano, avrei potuto cominciare a ricostruirmi una vita. Non riuscivo a tirarle fuori, però, quelle parole: era come se fossero incatenate da qualche parte in fondo alla mia anima. Troppe cose non tornavano.
Perché Zayn, un angelo, avrebbe dovuto mischiarsi a una società di sangue dei Nephilim? Se era la Mano Nera, perché andava in giro a marchiare le reclute? E poi perché li reclutava? Non solo era strano: era illogico. La razza Nephilim odiava gli angeli,e viceversa. E se la Mano Nera era il successore di Chris nonché il nuovo leader della società... come poteva essere Zayn?
Mi massaggiai le tempie. Mi sentivo come se da un momento all'altro la testa potesse esplodermi, a furia di girare e rigirare intorno alle stesse domande. Perché tutto ciò che riguardava la Mano Nera sembrava essere un labirinto senza fine e pieno di tranelli?
In quel momento, Liam era l'unico legame affidabile che avevo con la Mano Nera. Sapeva più di quanto mi avesse rivelato, ne ero sicura. Aveva semplicemente troppa paura per parlare. Quando aveva raccontato della Mano Nera, la sua voce aveva tradito autentico panico. Bisognava mi dicesse tutto quello che sapeva, peccato che fosse in fuga dal passato e niente di ciò che io potevo dire lo avrebbe convinto a voltarsi indietro e affrontarlo. Mi premetti i palmi delle mani contro la fronte, cercando di pensare con chiarezza.
Poi telefonai a Mary. - Buone notizie. - esordì lei prima ancora che riuscissi a proferire parola. -Ho convinto mio padre a tornare alla spiaggia con me e a pagare la multa per far togliere le ganasce alla macchina. Sono di nuovo in pista.-
-Bene, perché ho bisogno del tuo aiuto.-
-Aiuto è il mio secondo nome.-
Ero quasi sicura che mi avesse già detto che il suo secondo nome fosse "brutto", ma me lo tenni per me. -Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a perquisire la camera di Liam.- Era probabile che Liam non tenesse in bella vista le prove del suo coinvolgimento con la società dei Nephilim, ma quali alternative avevo? Era sempre riuscito, con grande abilità, a non darmi delle risposte dirette e dopo il nostro ultimo incontro sapevo che non si fidava di me. Per scoprire ciò che sapeva, avrei dovuto faticare un po'.
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Let me love you. 》zjm.
Фанфик'L'amore è come la febbre. Nasce e si spegne senza che la volontà ne abbia la minima parte.' Darcey è assolutamente sicura che Zayn sia il suo unico, vero, grande amore. Che sia un angelo caduto non importa, lui Darcey avrebbe dovuto sapere che la s...