Twenty-four.

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  Rixon mi afferrò il polso e strinse forte. - Attenta a dove ficchi il naso. - Aveva le mascelle serrate dall'ira, le narici dilatate. - Forse è così che funziona con Zayn, ma con meno. Nessuno tocca le mie cicatrici. - Sollevò le sopracciglia in modo eloquente. 

Ero quasi piegata in due dal nodo che mi stringeva lo stomaco. - Ho visto morire mio padre.. - sussurrai,paralizzata dall'orrore. 

- Hai visto l'assassino? - chiese Rixon scuotendomi per il polso nel tentativo di riportarmi al presente. 

- Ho visto Zayn da dietro.. - Ansimai. - Indossava il suo cappellino blu. - 

Annuì, come se riconoscesse che ormai, dopo quello che avevo visto, non si poteva più tornare indietro. - Non voleva mentirti, ma sapeva che se te l'avesse detto ti avrebbe persa. E' successo prima di conoscerti.- 

- Non mi interessa quando è successo! - dissi, la voce stridula e tremante. - Dev'essere consegnato alla giustizia.-

- Non puoi farlo. Stiamo parlando di Zayn. Se lo denunci, credi davvero che si lascerà mettere sotto dai poliziotti?- 

No, certo che no. La polizia non gli faceva nessuna paura.Solo gli arcangeli potevano fermarlo. - Una cosa però mi sfugge. C'erano soltanto tre persone nel ricordo: mio padre, Zayn e Hank Blain. Tutti e tre hanno visto cos'è successo. Allora perché io l'ho visto nella tua memoria? -

Rixon non disse nulla, ma la bocca gli si indurì. Fui assalita da un nuovo, orribile pensiero. Tutte le certezze riguardo l'assassino di mio padre svanirono.L'avevo visto di spalle e avevo dedotto che si trattasse di Zayn a causa del cappellino. Più riflettevo sul ricordo,però, più mi convincevo che l'assassino era troppo magro per essere Zayn, le spalle troppo spigolose. 

Infatti, l'assassino somigliava molto a...-Tu l'hai ucciso.. - sussurrai. - Sei stato tu. Indossavi il cappellino di Zayn. - Lo shock venne divorato velocemente dalla ripugnanza e da un gelido terrore. - Hai ucciso mio padre. -

Dagli occhi di Rixon svanì ogni traccia di gentilezza o comprensione. - Be', è imbarazzante.- 

- Indossavi il cappellino di Zayn, quella notte. L'hai preso in prestito, non è vero? Per uccidere mio padre dovevi assumere un'altra identità, solo così potevi permettere alla tua psiche di attuare un meccanismo di rimozione. - dissi, attingendo a tutto quello che mi ricordavo del corso di psicologia del primo anno.  - No. Aspetta. Non è questo. Tu hai fìnta di essere Zayn perché vorresti esserel ui. Sei geloso. E' così, non è vero? Preferiresti essere lui... - 

Rixon mi afferrò la mascella, obbligandomi a tacere. -Chiudi quella bocca. - Balzai indietro, la faccia dolorante. 

Avrei voluto scagliarmi su di lui, colpirlo con qualsiasi cosa mi capitasse sottomano, ma sapevo di dover stare calma. Dovevo scoprire tutto il possibile. Iniziavo a credere che Rixon non mi avesse portato nei tunnel per aiutarmi a fuggire. Peggio,iniziavo a credere che non avesse alcuna intenzione di portarmi fuori di lì. 

 - Geloso di lui? - ringhiò. - Certo che sono geloso. Non è lui quello sulla corsia di sorpasso che porta dritta all'inferno. Eravamo insieme in questa storia, ma lui ne è uscito e ha riacquistato le ali. - I suoi occhi mi ispezionarono con disgusto.  - Per colpa tua. - 

Scossi la testa. Non ci credevo. - Hai ucciso mio padre prima di sapere chi fossi. -

Rise, ma non era per niente divertito. - Sapevo che e rida qualche parte, ti stavo cercando.- 

- Perché? -

Rixon tirò fuori la pistola da sotto la camicia e fece un gesto per indicarmi di addentrarmi nella casa degli orrori. -Continua a camminare.- 

Let me love you. 》zjm.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora