Capitolo 1

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TOBIAS

Mi risveglio su una poltrona, che somiglia molto a quelle che usavamo tra gli Intrepidi per le simulazioni. Mi sento un po' stordito come se qualcuno mi avesse tirato qualcosa in testa.
Al mio fianco c'è Evelyn ed anche lei non sembra molto in forma.
La stanza in cui mi trovo è completamente azzurra e ciò mi fa pensare ad una sola cosa: eruditi.
Ma non può essere stata Jeanine a portarci qui, lei è morta. Pensavo che con la sua morte i problemi con gli eruditi fossero finiti.
Perché non sono nel mio cupo appartamento e perché in questa stanza non c'è nessuno?
"Cosa è successo?" Chiedo a mia madre.
"Non lo so, mi sono svegliata ora, mi ricordo solo di essere stata da Marcus, mi ha mostrato la città di cui lui è il capo. È uma delle cose peggiori che potesse succedere!"
Come è possibile? Quando Tris è morta, due anni fa, regnava la pace in città e Marcus non aveva più potere.
Mi alzo senza dire una parola e noto che in fondo alla stanza c'è un computer. Mi dirigo verso il computer e guardando il monitor vedo il mio nome e quello di mia madre, seguiti da due grafici incomprensibili, sotto ad essi ci sono dei testi scritti in un codice che non riesco a decifrare.
"Hai intenzione di scoprire cosa sta succedendo?" Mi chiede Evelyn con aria stanca.
Annuisco.
"Seguimi." Le ordino.
Lei si alza e mi segue.
C'è una porta scorrevole in fondo alla stanza, decido di aprirla.
Davanti a me c'è un enorme corridoio con delle piastrelle lucide sul pavimento, è perfettamente illuminato e i muri sembrano stati verniciati da poco.
Deve essere un edificio abitato e ristrutturato da poco, perché dopo l'attacco agli Abneganti gli appartamenti disabitati erano a pezzi.
Una delle porte ai lati del corridoio si apre. Dalla porta esce una ragazza con degli occhiali troppo grossi, un camice da laboratorio azzurro e una fascia rosa che tiene i suoi lunghi capelli biondi in ordine.
La donna ci viene incontro "perché siete qui?"
"Questo dovresti dircelo tu. Ci siamo svegliati su una poltrona, in quella stanza -dico indicandola- e non sappiamo cosa sia successo." Le spiego.
"Siete degli Alleanti?" Ci chiede.
"No" rispondiamo quasi in coro. In realtà lo sono perché ho partecipato alle riunioni, ma poco m'importa.
"Ah, capisco. Deve esserci stato un errore. Immagino vogliate sapere cosa sta succedendo... sarà meglio che ci sediamo. Venite." Ha una voce squillante.
Suppongo sia un'ex erudita perché porta gli occhiali e ha un aria intelligente.
Percorriamo il corridoio fino ad arrivare davanti ad una gigantesca porta. L'ex erudita apre la porta digitando uno strano codice e la porta si apre.
Al di là della porta vedo un salone enorme.
"Entrate. Mi presento sono Tara. Sono un'ex erudita."
Proprio come immaginavo.
Ci sediamo sulle poltrone azzurre all'interno della stanza e lei inizia a parlare.
"Dunque... questa è una delle prime biblioteche che gli Eruditi hanno costruito, dopo l'attacco agli Abneganti, però, nessuno ci ha più messo piede. Così io e mia sorella Roth l'abbiamo sistemato e abbiamo deciso di viverci. A noi due non piace l'idea di andare oltre la recinzione perché potrebbe essere molto pericoloso e non stiamo benissimo anche qui. Roth ha usato una di queste numerose stanze per creare un laboratorio dove ha ideato siero che fa svenire le persone e le porta a vivere un fatto che potrebbe realmente succedere, ma che per loro è un incubo. Una specie di simulazione."
Non capisco cosa c'entri io in tutto questo.
Riprende il discorso "Roth va in giro per la città a cercare gli Alleanti e gli somministra questo siero, ma nel momenti in cui lo inietta voi non siete più consapevoli di ciò che è successo. Poi porta gli Alleanti sotto simulazione nella stanza in cui siete stati e studia i loro incubi. Alcune persone credono che siano passati degli anni quando si svegliano, ma in realtà si svegliano solo quando sono riusciti ad accetare i loro incubi. Il nostro obbiettivo è di catturare Marcus e Johanna in modo da poterli controllare. Sicuramente Roth credeva che voi due foste degli Alleanti e vi ha iniettato il siero. Ora vi dico che incubi avete vissuto a causa della simulazione."
Si avvincina ad uno dei tanti computer.
"Evelyn: Marcus ha preso il controllo della città. Tobias: Tris Prior è morta. Tutto questo è falso, solo una simulazione."
Un momento? Solo una simulazione? Quindi Tris è viva e magari non si è neanche sacrificata per Caleb. Devo assolutamente tornare fuori dalla recinzione.
"Okay, ora potete andare, ciao. Scusate per il disturbo."
Evelyn saluta Tara mentre io mi dirigo verso la porta senza salutare.
Usciti fuori Evelyn mi continua a fissare.
"Cosa pensi di fare?"
"Tu puoi trovare una casa qua in città, mentre io devo tornare oltre la recinzione e cercare Tris."
Me ne vado silenziosamente.
Devo prendere un auto dai pacifici e tornare da lei.

Nota di autore:
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo, sicuramente entro sabato metterò il secondo. Se avete dei consigli o critiche scrivete nei commenti ♥
Se volete un altro capitolo dite ai vostri amici di passare a leggere questo e di commentare♡

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