Capitolo 4

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TRIS

Mi sveglio e Tobias non è più con me.
Dove sarà finito?
Mi vesto e vado a cercarlo. Magari sta facendo colazione.
Vado in sala pranzo e appena entro lo vedo, seduto al tavolo con Cara e Caleb.
Ha i pugni serrati e si morde l'interno del labbro.
Non ha ancora mangiato nulla.
Decido di andare a sedermi con loro.
"Ehi Tris, si può sapere che cosa il tuo ragazzo oggi?" Mi chiede Cara. Fa un sacco di domande, tipico degli Eruditi.
"Non lo so, sono appena arrivata." Le rispondo.
"Tris, possiamo parlare?" Mi chiede Tobias. È nervoso oggi, abbiamo proprio bisogno di parlare.
Lo seguo fino ad arrivare ad un lungo corridoio semi buio che prima non d'ora non avevo mai visto.
"C'è qualcosa che non va? È per ieri? Pensi che non avremmo dovuto...?" Gli chiedo preoccupata.
"No, Tris. Cosa ti salta in mente, ieri è stato bellissimo, ma è per una cosa che ho notato stamattina." Mi risponde lui.
"Cos' hai visto?"
"Non fraintendermi, non odio tuo fratello, ce l'ho ancora con lui, ma non a tal punto da odiarlo. Però stamattina ho notato che aveva un atteggiamento sospetto. Poi ho sentito che qualcuno lo chiamava, così l'ho seguito. Si è fermato in questo corridoio, dove ha incontrato Peter..." mi spiega angosciato.
"Peter? Perché mio fratello dovrebbe frequentare Peter?" Chiedo dubbiosa.
"Beh, stavano parlando di voler dominare e robe varie, ma che non potevano finché lei è viva."
"Chi è lei?" Continuo a non capire.
"È quello che vorrei capire anche io. Peter mostrerà i suoi piani a Caleb oggi alle 15:00 nella stanza 54 B." Mi spiega Tobias.
"Possiamo accedere alle telecamere del centro di controllo in modo da osservare tutto quello che fanno." Ipotizzo io.
"Bell'idea allora ci vediamo alle 14:30 davanti al centro di controllo."
Torniamo alla sala pranzo e vedo Caleb e Cara che si tengono la mano. Sapevo che c'era sotto qualcosa.
Magari nascerà una storia tra loro due.
Mi avvicino al tavolo "Ma guarda un po' quindi anche Cara ha il cuore tenero."
"Devo immaginare cosa è successo tra voi due là dietro, Tris?" Risponde lei arrabbiata.
"Tranquilla me ne vado, vi lascio soli."
Da quando ho concluso la mia missione non ho ancora visto Christina. Così decido di andare nella sua stanza per parlarle un po', è strano che non mi stesse aspettando dopo la missione.
Salgo le scale per arrivare al corridoio che porta alla sua stanza e vedo un ragazzo disteso a terra.
Mi avvicino a lui e gli sento il polso, per vedere se è ancora vivo.
Si, respira e il suo cuore batte.
"Svegliati!" Lo sprono.
Dopo qualche minuto lui si sveglia.
"Ciao, tu chi sei?" Mi chiede.
"Mi chiamo Tris abito qui al Dipartimento da poco. Vengo da Chicago." Non posso spiegarmi la mia storia, perché la sua memoria è stata cancellata.
"Ciao io sono Jordan." Mi dice alzandosi.
"Perché eri a terra?" Gli chiedo.
"Non lo so, due ragazzi sono venuti qui e mi hanno colpito e io sono svenuto." Mi spiega Jordan.
"Sai dirmi chi erano i ragazzi?"
"Non li conosco. Però gli ho fatto delle foto come documentazioni. Ora vado a medicarmi perché credo di essermi rotto un braccio. Se vuoi alle 15:00 puoi passare da me per vedere le foto, stanza 78 C." Mi risponde lui.
"A quell'ora non posso, va bene lo stesso dopo cena?"
"Aggiudicato!" Risponde ridendo.
Ormai è ora di pranzo, passerò da Christina domani.
Scendo in sala pranzo, quando sento una fitta allo stomaco.

Nota dell'autrice:
Questo capitolo è un po' più corto a causa della mia mancata ispirazione, ma tranquilli ora ho tante idee. Ma soprattutto im questo periodo ho tante verifiche e non ho molto tempo. Domani scrivo il quinto capitolo, ma non so quando sarà pronto.
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~Irene♡

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