Capitolo XIII

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Scene di sesso esplicite.

Thomas e Dylan erano distesi sul divano e stavano facendo zapping sui vari canali della TV. "Allora lo giriamo il filmino?" chiese Dyaln voltandosi verso Thomas, che si scansò schifato. "Ma se non l'ho mai fatto!" gli gridò mentre strabuzzava gli occhi. "Mi stai dicendo che tu non hai mai fatto sesso con nessuno?" chiese Dylan avvicinandosi pericolosamente verso Thomas.  Sangster lo baciò e annuì alla domanda di Dylan. "Non preoccuparti Thomas, se sei pronto, anche stasera." disse Dylan subito dopo avergli lasciato un succhiotto sul collo. "Dylan, se vuoi possiamo provare, ma non ti assicuro nulla, cioè insomma, non sono bravo." disse mentre cominciava ad agitarsi. "Ehy piccolo, stai tranquillo. Ti guido io." rispose Dylan mentre cominciava ad accarezzargli le braccia pian piano.

Thomas POV
Ero agitato, molto agitato. Troppo agitato. Dylan era andato a farsi una doccia e aveva dato a me l'incarico di cercare dei preservativi. Frugai in tutti i cassetti in camera ma nulla. Bussai alla porta del bagno. "Dylan non ci sono nei cassetti." lui spense la doccia e aprì la porta agitando una confezione di preservativi XL. Deglutii. "Cercherò di fare piano, tranquillo." mi disse Dylan mentre mi toglieva la maglietta e i pantaloni. Non mi ero mai reso conto della sua enormità fino a quel momento. Dylan mi baciò e mi prese in braccio e mi portò fino in camera da letto, dove mi tolse anche i boxer. Ci stendemmo sul letto e cominciai a baciargli la peluria che gli ricopriva il petto, cominciando a scendere pian piano fino ad arrivare al suo amichetto. Dylan annuì, così lo presi in bocca e dolcemente cominciai a muovermi. Dylan gemette e premette la mia testa con una mano. Mi trovai quasi a soffocare e mi venne da vomitare così mi scansai. "Scusa Tommy, non volevo forzarti" disse Dylan mentre cercava di respirare fra gli ansimi. "Adesso o mai più" dissi mentre cercavo di ricompormi. Dylan scartò il preservativo e se lo infilò e poi mi baciò. Sentivo che era un bacio diverso, un bacio segnato e dettato dalla passione che avevamo dentro. Cercai le sue labbra come una persona che aveva sete, e poi quando le baciai mi sentii finalmente a posto col mondo. Eravamo solo io e lui, nudi sul mio letto. E si stava così dannatamente bene. Staccai le mie labbra dalle sue e mi stesi affianco a lui, per agevolarlo. Lui all'inizio fece piano e sentii un forte dolore, poi mi strinse forte la mano e andò più a fondo. Trattenni un grido di dolore e lui spinse un'altra volta, lasciandomi a bocca aperta. Oltre al dolore stava crescendo dentro di me qualcosa di mai provato, mi sentivo felice e pieno finalmente. Lui uscì e si girò verso di me e dopo avermi accarezzato il naso mi baciò. Stemmo così per qualche minuto, o forse ore o solo per qualche secondo, in fondo che importanza poteva avere il tempo in quei momenti? Restammo così a baciarci e non sentivamo nemmeno la leggera pressione del tempo che scorreva sulle nostre pelli. Ci addormentammo così, uno legato all'altro, due anime in continua collisione ma che in fondo, erano state sempre legate.

Thomas si svegliò la mattina dopo con tutto il fondoschiena distrutto. Dylan dormiva pacificamente e stava quasi russando quando Thomas si rese conto che quel giorno si sarebbero dovute fare le riprese del film. Si alzò di scatto e si rese conto che quel movimento gli aveva provocato un dolore lancinante così si gettò di nuovo sul letto. Dylan si mise a ridere ancora con gli occhi chiusi. "E allora Sangster, tutto okay laggiù?" chiese sbeffeggiandolo. "Oh Dylan, se potessi prenderti a sberle lo farei." disse Thomas mentre cercava di sollevarsi dal letto, ma Dylan fu più veloce e lo prese in braccio. "E ora, principessa mia, verso l'infinito e oltre!" gridò mentre partiva di corsa verso la porta della camera, ovviamente chiusa. "Dylan la porta è chius-" cercò di dire Thomas ma Dylan evidentemente non se ne rese conto e andarono a sbattere sul duro legno, cadendo entrambi a terra.

Thomas si alzò massaggiandosi leggermente la spalla. "Quanto sei idiota da uno a dieci?" chiese mentre gli puntava un dito sul petto. "Dodici" rispose sorridendo mentre lo aiutava a rialzarsi. "Non hai migliorato la situazione, te lo dico chiaro e tondo." disse Thomas mentre si massaggiava il sedere. "Non è colpa mia se sono esageratamente dotato" rispose con un'alzata di spalle. "Adesso le prendi" gridò Thomas mentre Dylan si metteva a correre in giro per la casa.
"Sono io il velocista! Non mi prenderai ma-" gridò mentre urtava contro il divano e cadeva sopra di esso. Thomas gli rotolò sopra e si ritrovarono con i visi ad un soffio l'uno dall'altro. "Ti amo Thomas Sangster." disse Dylan, guardandolo dritto negli occhi. Thomas allacciò le sue mani dietro il collo di Dylan e gli baciò il naso. "Anche io piccolo velocista".

Dylan POV
Qualche ora dopo ritornammo a casa,  entrambi esausti a causa delle riprese. " Thomas vuoi andare al luna park?" chiesi sperando in una risposa positiva. Mi mancava l'adrenalina e l'energia che mi dava salire sulle giostre. "Solo se mi porti nel labirinto degli specchi" rispose Thomas facendomi l'occhiolino. "Hai voglia di mangiare qualcosa?" chiese subito dopo. In realtà avevo parecchia fame, ma non avevo voglia di farlo faticare ancora. Era stato stupendo la sera prima, qualcosa di totalmente incredibile e terribilmente eccitante. "Dylan mi stai a sentire?" chiese Thomas distogliendomi dai miei pensieri erotici. Scossi la testa e lo intimai di ripetere. "Vuoi un panino?" chiese Thomas mentre si stava infilando dei pantaloni e le sue scarpe preferite. "No grazie" risposi e mi vestii anche io. Dopo circa dieci minuti eravamo pronti per uscire e Buck, intuendo le nostre intenzioni si era messo in cuccia e stava già dormendo. Thomas lo carezzò un'ultima volta e poi uscì di casa; feci la stessa cosa e mi sedetti sul sedile anteriore, al posto del passeggero. "Sei pronto per le montagne russe?" chiesi mentre lui si voltava verso di me facendo una faccia scandalizzata.
"O'Brien prova a costringere il mio fottuto culo a salire su uno di quegli attrezzi demoniaci e ti ritrovi spappolato sul parabrezza." disse fissandomi intensamente. "Vedrai come ti costringo piccolo mio..." risposi per ripicca mentre lui accendeva il motore e si immetteva nella strada trafficata che portava al luna park. Durante il viaggio mi addormentai e Thomas mi svegliò con una delle sue delicatissime inchiodate accompagnata da qualche insulto irripetibile. Lo guardai per un secondo e poi Thomas sorrise. "Oh mi scusi principessa. Proviamo con un: Sei sveglia oppure dormi?" disse mentre aggiungeva qualche altro insulto per la Volvo che davanti a noi si era fermata in maniera del tutto irresponsabile. "Idiota. Quanto manca?" chiesi mentre mi massaggiavo gli occhi. "Manca poco. E poi possiamo perderci nel labirinto degli specchi." rispose mentre manteneva lo sguardo fisso nella strada. "E sei ti perdi?" chiesi toccandogli la coscia. "Chiamo il tipo della sicurezza che mi dice dov'è l'uscita" rispose. "E se io mi perdo?" chiesi indugiando ancora un po' sulla sua coscia. "Beh cazzi tuoi." rispose girandosi per un secondo e facendomi l'occhiolino.

Thomas POV
Arrivammo al luna park ad un orario decente. Dylan scese dall'auto e mi prese per mano. Ricambiai la stretta e mi diressi verso il labirinto degli specchi, ma Dylan provoca dirottarmi verso le montagne russe. "Amore ti ho già detto che io non ci salgo lì" dissi mentre tiravo verso gli specchi. "Thomas sembri un piccolo bambino dispettoso quando fai così. Eddai, solo un giro, poi basta." implorò mentre sfoggiava la sua più bella faccia tenera. Dovetti cedere. "Va bene." acconsentii facendomi letteralmente trascinare nella fila che c'era prima delle montagne russe. "Dai Thomas, non succederà nulla." disse stringendomi le spalle con un abbraccio stritola-ossa. "Potemmo cadere, potrebbe rompersi qualcosa, qualcosa potrebbe andare storto, anzi adesso che ci penso potrebbe andare tutto stort-" cominciai ad ipotizzare ma lui fermò la mia piena di parole con un piccolo bacio. "Non ti succederà nulla se sei con me." disse sottovoce per poi acquistare i biglietti e spingendomi verso la giostra. "Allacciati bene le cinture" raccomandò il ragazzo che controllava la sicurezza. Dylan seguì con molta attenzione tutti i suoi movimenti che fece per stringermi la cintura in vita. Poi la giostra partí. Odiavo il vento in faccia così forte, odiavo il modo a scossoni con cui la giostra si muoveva, odiavo essere legato alla vita solo tramite una cintura, odiavo essere su una cazzo di giostra che avrebbe potuto cedere da un momento ad un altro. Poi Dylan mi strinse la mano nell'esatto momento in cui la giostra cominciò ad acquistare velocità e tutte le preoccupazioni scivolarono via insieme alle nostra grida che disperse nel vento di quella serata, suonavano solo come un lontano eco.

Che finale ragazzi. Che tambler ragazzi. Beh ho aggiornato. Alleluia. E questa e una cosa positiva. E fra poco esce the maze runner. Altra cosa positiva. Buonanotte piccoli radurai :))

[Dylmas] R U Mine?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora