Capitolo XIX

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Thomas POV

Entrai in casa di Tyler e un forte odore di bruciato mi entrò nelle narici. "Merda!" urlò Tyler mentre correva in cucina. Thomas si mise a ridere e Tyler lo seguì a ruota ed uscì dalla cucina con una teglia di biscotti completamente carbonizzati. "Mhm... Ti va di andare al bar?" chiese Tyler mentre scoppiava a ridere di nuovo. Lo guardai e sorrisi anche io. Poi pensai alla riunione del cast e come per magia il sorriso si spense sul mio volto. Cosa avrebbe fatto Dylan?

Tyler POV
Più lo guardavo ridere e più mi sentivo preso totalmente da lui. Poi gli si era spento il sorriso. Che aveva? "Thomas tutto okay?" chiesi accertandomi che non ci fosse niente che non andasse.
"Tutto okay Tyler, posso vedere la stanza?" chiese Thomas mentre prendeva la valigia. Annuii e lo accompagnai nella stanza degli ospiti, piuttosto piccola, ma comunque molto confortevole. Sul lato sinistro c'era un letto a muro, mentre su quello destro un piccolo armadio a parete e in fondo a tutto una finestra che dava su un terrazzo.
Thomas appoggiò la valigia a terra e cominciò a spogliarsi. Rimasi lì sbigottito qualche secondo per poi destarmi dai miei sogni. Si stava togliendo i pantaloni. Era decisamente troppo. Uscii dalla stanza con la scusa del dovermi preparare anche io. Lui mi sorrise e disse che mi avrebbe raggiunto in salotto qualche minuto dopo. Andai in camera mia e scelsi un paio di jeans e una maglia bianca; dopodiché cercai di sistemare alla bell'e meglio la cucina, sperando Thomas non notasse il disastro cronico e persistente che c'era sul mio piano cottura e in praticamente tutta la casa. Cercai di buttare a lavare mutande e calzini che erano in giro sparsi dappertutto per casa e provai a sistemare un po' i cuscini del divano che erano completamente messi a caso. Guardai l'orario. 11:06. Era ormai quasi ora di pranzo, altro che colazione. Thomas uscì da camera sua e mi sorrise. "Grazie ancora per ospitarmi qui Tyler, sei stato gentilissimo."
Sorrisi anche io e uscimmo di casa per andare a mettere qualcosa sotto i denti.

Tyler salì in macchina di Thomas nel posto del passeggero e Thomas diede gas.
"Dove dobbiamo andare?" chiese Thomas mentre si immetteva nella strada principale, piuttosto trafficata. "Andiamo in un qualsiasi bar, il primo che troviamo per strada" rispose Tyler mentre sperava ardentemente che la conversazione non finisse lì. Invece Thomas accostò vedendo un bar in cui poter far colazione. Entrarono ed era praticamente pieno. Trovarono un tavolo e una cameriera venne per prendere gli ordini. Arrivarono poco dopo nonostante tutta la gente che affollava il bar. "Devo andare ad una riunione del cast." disse Thomas così dal nulla. "E ci sarà anche Dylan e non so che fare."
Tyler d'istinto cercò di afferrargli la mano sotto il tavolo, ma all'ultimo secondo si ritrasse. "Vuoi che venga con te?" chiese mentre cercava ancora di capacitarsi di quello che stava per fare. "Vorrei, ma non potresti." disse mentre cominciò a sorseggiare il suo caffè. Alzò lo sguardo quando Tyler, sovrappensiero, rovesciò tutto il suo caffè. Una goccia di caffè era schizzata sulla mano di Thomas e Tyler si affrettò a pulirla con un gesto veloce della mano. Thomas sorrise e andò a pagare il conto. Poi tornò al tavolo e vide Tyler che si scusava con la cameriera mentre cercava di sistemare il disastro che aveva combinato col caffè. Thomas richiamò l'attenzione di Tyler e insieme uscirono dal bar. "A che ora è questa riunione?" chiese Tyler mentre pensava ancora a come potesse avvicinarsi ancora di più a Thomas. "Verso sera penso" disse mentre entrò in macchina e mise in moto. "Cosa farai con Dylan?" chiese Tyler con una nota di gelosia. "Non lo so Tyler" disse Thomas con voce quasi annoiata "Di sicuro non andrò lì ad abbracciarlo, non credi?"

Thomas POV
Il bello era che non sapevo veramente cosa avrei fatto. Finta di nulla? Semplicemente sorriso e risposto ad ogni domanda? E se avessero chiesto qualsiasi cosa che implicasse anche il solo contatto visivo con Dylan? E se le fan avessero chiesto qualcosa, qualsiasi cosa? Sarei stato obbligato a rispondere, magari con un sorriso falso ben piazzato e con qualche parola di scusa e congedo frettolosa. Pensai agli sguardi che mi avrebbe rivolto Dylan, forse addirittura di supplica? E quando mi avrebbe visto con Tyler? Non provavo nulla per lui, se non un immenso senso di gratitudine per avermi accolto in casa sua. Sperai lui non si fosse illuso in qualche modo, perché sarebbe rimasto deluso. Mentre guidavo verso casa di Tyler mi resi conto che mi mancava la mia vecchia casa. E mi mancava anche Buck.
Tyler stava guardando fuori dal finestrino e taceva. Cercai qualcosa da dire per iniziare una conversazione, ma nulla era talmente importante da poter rompere quel silenzio, così rimasi senza parlare finché non fu il momento di scendere dall'auto.

Entrarono in casa e Thomas finalmente si rese conto del disastro che regnava in quella lì dentro. Era tutto totalmente e completamente in disordine. Sorrise. "Thomas, mi dispiace tantissimo per il disordine." disse Tyler mentre si scompigliava i capelli e cercava di giustificare in qualche modo un paio di suoi boxer sopra il divano. "Tranquillo, dopo una doccia ti do una mano a sistemare" disse Thomas mentre cercava nella valigia qualcosa di ricambio. Prese un paio di mutande ed entrò in bagno. Aprì la doccia e si mise sotto l'acqua calda.

Thomas POV
A pensarci bene ero davvero incazzato con Dylan. Perché l'aveva fatto? Di sicuro io non gli avevo fatto mancare nulla di nulla. Non ero abbastanza? E cosí era andato a soddisfarsi con Kaya. C'è da dire però che facendo questo era caduto veramente in basso. Ormai non me ne importava più nulla, non provavo piú nulla per lui, se non un senso di rabbia estrema. Non quella rabbia da tirargli un sasso sulla finestra di casa, quella rabbia da andarlo a cercare e fargli capire chi è che ha sbagliato. Un dubbio esistenziale si fece strada nella mia mente. Perché era stato lui a sbagliare, vero?

Tyler POV
Sapere Thomas completamente nudo nella stanza accanto mi stava facendo andare in ansia. Dovevo sistemare casa, dovevo preparare qualcosa per pranzo, anche se erano ormai le 3:46 del pomeriggio. Andai ai fornelli e cominciai a riscaldare un pezzo di pasticcio che avevo comprato quasi tre giorni fa ormai. Mi immaginai la faccia schifata di Thomas mentre mangiava quella poltiglia e decisi che se volevo fare bella figura con lui dovevo cucinare qualcosa di decente. Non avevo la più pallida idea di come si facesse una pasta. Presi una pentola, la riempii fino all'orlo con acqua e la misi a fuoco massimo e tornai in salotto a sistemare. Poco dopo dei rumori non troppo rassicuranti giunsero dalla cucina e vidi che l'acqua nella pentola era fuoriuscita quasi tutta, così presi un intero pacco di pasta e lo buttai dentro. Poco dopo cominciò a formarsi una schiuma biancastra sulla superficie, così decisi di abbassare il fuoco. Aspettai aspetta dieci minuti e sperai fosse pronta. Non sapevo che fare. Entrare spudoratamente nel bagno dove Thomas Sangster era completamente nudo e bagnato o restare lì ad aspettare che quello schifo di pasta facesse ancora più schifo?
Optai per la prima soluzione.
Bussai alla porta del bagno ma sentii che dentro la musica era troppo alta perché Thomas potesse sentire il battere alla porta. Probabilmente avrebbe sentito il mio battito cardiaco, altro che. Decisi che per una volta le regole della decenza potevano andare a farsi fottere ed entrai spalancando la porta. Venni subito inondato dal vapore che mi annebbiò la vista per qualche secondo. Poi lo vidi. Era davanti allo specchio, completamente nudo, che si stava passando un asciugamano sui capelli, cercando di dare una forma a quella massa di capelli biondi. Si voltò appena sentì il mio respiro affannoso e sorrise. Poi si voltò, e la visione fu ancora più celestiale e tutto poi fu coperto come da una tenda calata su una vetrina di delizie. Sorrisi mentre si legava l'asciugamano in vita con mosse semplici e veloci. Cercai di riordinare quei pochi neuroni dentro al cervello per formulare una frase decente.
"La pasta è pronta."

Ho una spiegazione. Ve lo giuro.
Avete presente il famoso blocco dello scrittore? (Beh non posso definirmi scrittore ma va bene lo stesso)
È stato talmente difficile che questo capitolo non andava nemmeno bene, come d'altronde i precedenti tre che avevo provato a scrivere.
I'm so sorry :(

[Dylmas] R U Mine?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora