Un nuovo amico

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Apro gli occhi un po' stordita e subito un ragazzo mi si avvicina, Rick, mi ricordo. Quindi non è stato tutto un sogno, ieri sera ho conosciuto mia madre.. Ora ho degli amici ed una famiglia..
-Hei senti Zoe, chirone vorrebbe parlarti.- dice sorridendo -mettiti questa, è la maglietta del campo. Ti ho preso anche dei jeans, se li vuoi.- mi poggia sul letto una maglia arancione con un pegaso e dei jeans chiari.
Dopo essermi vestita esco e subito vedo Alex e Michael appollaiati davanti alla porta, -Ciao- dico
-Oh ti sei svegliata! Pensavamo che Morfeo ti avesse rapita!- ride Michael,
Alex invece è piuttosto seria, -Chirone vuole parlarti, Derek gli ha detto della spada.- dice e fa un cenno alla spada che porto sempre con me, giusto per minacciare qualche figlio di Poseidone che fa il gradasso.
-Okay- dico solo e la aiuto ad alzarsi,
ci incamminiamo verso la casa grande senza fiatare ed Alex continua ad avere quello sguardo serio, anche Michael sembra non sapere il perché di quel umore dagli sguardo interrogativi che mi scocca.
Appena arriviamo il centauro mi guarda dritto e poi il suo sguardo indugia sulla spada,
-Zoe, finalmente sei arrivata. Come hai fatto?- chiede con voce tremante, ma intuisco che non è per la spada. C'è altro, è successo qualcosa, qualcosa di brutto.
-l'ho vista sul muro e l'ho provata.- dico tirandola fuori è tutti indietreggiano. -ma che ha questa spada che non va?- chiedi scoraggiata,
-dietro a quella spada c'è una profezia. È stata recuperata dopo l'ultima guerra contro Gea e i Giganti e... Non si sa a chi sia appartenuta. Potrebbe essere maledetta, potrebbe esser appartenuta ad un nemico, un alleato di Gea.-
-Chirone, che hai?- chiede Alex alzando lo sguardo
-Cosa? Io.. Niente, devo andare.- dice con la stessa voce tremante che aveva prima, gira sugli zoccoli ed entra nella casa grande.
-Ecco. C'è qualcosa che non va.- si gira rabbuiata e corre via, io sto per incamminarmi ma Michael mi ferma prendendomi la mano, mi giro di scatto e lui diventa rosso.
-S-scusa- dice -volevo fermarti, senti.- fa cenno verso la porta socchiusa ed entra, lo seguo e vediamo un'altra porta   attraverso cui sentiamo delle voci.
-Chirone non starai dinuovo pensando a quella sciocchezza vero? Sta tranquillo non accadrà nulla- dice una voce che riconosco essere quella del signor D.
-Alle profezie non si sfugge..- la voce di chirone,
-Ma dai, sono solo sciocchezze!-
- il male incomberà ed il maestro se ne andrà..- recita chirone.
-Ah sciocchezze io me ne vado, ho una partita a scopa in sospeso.- sentiamo qualcuno alzarci e corriamo fuori,
ci fermiamo vicino al laghetto e nessuno dei due dice una parola.
-Chirone è nei guai. Guai molto seri, se è spaventato lui..- dice Michael in fine e butta una pietra nel laghetto.
-ma Dioniso ha detto che sono solo sciocchezze-
-Dioniso è solo un idiota va bene? Alle profezie non si sfugge, l'ha detto anche Chirone.- lancia un altra pietra con più forza, -non posso starmene qui con le mani in mano mentre lui è in pericolo.- stringe i pugni fino a farsi diventare le nocche più bianche di quanto non siamo già.
Si alza e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi,
-andiamo a fare un giro?- chiede mentre mi strofino i pantaloni pieni di fili d'erba,
-non dovremmo cercare Alex?- chiedo pensando a quando è corsa nel bosco quasi con le lacrime agli occhi,
-no, non le piace essere disturbata quando è arrabbiata.- risponde e gli di ascolto, in fondo lui la conosce più di me.
Mentre camminiamo vediamo Derek ed il suo gruppo mentre spintonano un ragazzino basso e robusto con la pelle scura, loro ridono mentre lui è pieno di lividi e graffi. Cade ripetutamente per terra e boccheggia -basta, vi prego..-
Mi ricordo di quando in quel cerchio c'ero io, tutti che mi spingevano e mi prendevamo in giro.. Un attacco d'ora mi spinge ad  andare lì e farla pagare a quei bulletti.
Mi avvicino a Derek che si ferma e ride indicandomi, cammino più veloce e sono abbastanza vicina da.. 'Cruck' il mio pugno contro il suo naso fa un suono orribile, barcolla un po' e cade a terra.
-la vuoi smettere di picchiare chiunque vedi?- grido mentre lui mi guarda immobile. -prenditela con chi è alla tua stazza!- mi allontano e con Michael alziamo il ragazzino per terra.
Lo portiamo al laghetto e gli bagniamo la faccia gonfia, -grazie- farfuglia
-e di cosa?- dice Michael
-di aver dato una lezione a quello stupido. e di avermi aiutato.- dice e fa un sorriso con il labbro sanguinante
-Sei una tipa locuace?- chiede ed io mi limito a sedermi sul prato, -Io sono Simon. Tu sei Michael giusto? E tu sei Zoe, figlia di iride, riconosciuta ieri sera.-
-esatto, senti vuoi un po' di ambrosia?- dice Michael guardando la faccia del ragazzo.
-no, va bene così grazie.- sorride -Se volete posso andarmene.- dice ed il suo sorriso si spegne,
-No, rimani. Scusa e che.. Insomma non lo sopporto e mi fa male la mano- dico e loro due si mettono a ridere,
-è stata una bella botta.- dice Michael guardandomi da sotto la frangia nera e rido anche io massaggiandomi le nocche.

Storia di una SemideaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora